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Codex Alimentarius 2007: nuovi standard per la qualità e la sicurezza dei cibi

(traduzione, sintesi e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)

 

 

Il 9 luglio 2007, la Fao e l’Oms hanno annunciato che la commissione sul Codex Alimentarius ha adottato ed emendato 44 nuovi standard alimentari. Inoltre, ha stabilito una ricca serie di principi che potranno supportare i governi a stabilire i propri standard, specialmente riguardo a questioni non contemplate dal Codex. Gli standard sulla sicurezza alimentare del Codex vengono stabiliti grazie alla consulenza scientifica di comitati di esperti della Fao e dell’Oms, che garantiscono l’applicazione rigorosa delle procedure. Quest’anno la partecipazione è stata da record: 133 Paesi, la più alta mai registrata.

 

Verso nuovi temi
Fao e Oms hanno approvato la scelta della commissione Codex di cercare metodi per prevenire la resistenza agli antibiotici da parte dei batteri presenti nei cibi, e hanno offerto il proprio supporto in aree come l’uso delle nanotecnologie e la valutazione di rischi e benefici del consumo di pesce. Per raccogliere i fondi necessari per condurre queste nuove attività, le due organizzazioni hanno lanciato l’Iniziativa globale per la consulenza scientifica in campo alimentare (Global Initiative for Food related Scientific Advice-Gifsa), cercando il supporto da parte di donatori e della società civile.


Nuove linee guida su salmonella e Campylobacter
Si è poi deciso di sviluppare ulteriori linee guida per ridurre la presenza di salmonella e Campylobacter nel pollame: nel complesso, infatti, questi due batteri sono responsabili di una quota significativa delle malattie di origine alimentare in tutto il mondo. Trovare delle strategie efficaci per affrontare questo problema potrebbe tradursi nella prevenzione di centinaia di migliaia di casi di patologie di origine alimentare ogni anno.

 

I nuovi standard

Nel corso dell’incontro del Codex sono stati adottati numerosi codici e standard nuovi, tra cui:

  • un codice per la prevenzione o la riduzione della contaminazione da ocratossina A (una micotossina che può essere tossica a livello renale) nei vini nel corso della catena di produzione
  • uno standard rivisto riguardo al latte in polvere e a formulazioni speciali per scopi medici, che potrebbe aiutare a salvare la vita di molti bambini in tutto il mondo

un codice rivisto sulle pratiche per garantire l’igiene delle uova e dei derivati, per proteggere i consumatori da batteri patogeni come la Salmonella enteritidis e rendere così più sicuro il commercio internazionale di questi prodotti.

Il contributo dei Paesi in via di sviluppo

Per la prima volta, due Paesi in via di sviluppo (Brasile e Malesia) hanno dichiarato di voler contribuire al Codex Trust, fondo che aiuta i Paesi più poveri a partecipare agli incontri del Codex. Attualmente circa 250 partecipanti provenienti da Paesi in via di sviluppo ricevono un supporto economico per partecipare a numerosi incontri organizzati dal Codex. Quello di Brasile e Malesia è il primo esempio di contributo economico da parte di realtà in via di sviluppo per supportare altri Paesi nel settore della sicurezza alimentare.


Occhi puntati sull’Africa

Molti Paesi in via di sviluppo, specialmente in Africa, hanno chiesto alla Fao, all’Oms e agli altri Stati contribuenti di mettere in atto per loro dei programmi di assistenza tecnica ad hoc. Questi Paesi hanno infatti bisogno di incentivare i propri sistemi di produzione, lavorazione e distribuzione degli alimenti, per rispettare così le regole del Codex e poter partecipare in modo più attivo e regolare agli incontri.

 

Leggi il comunicato originale.