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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Frutta e verdura: quanta consumarne?

 

Ad aprile 2021 il ministero della Salute ha pubblicato il documento “Salute a portata di mano: Decalogo per il consumo di frutta e verdura” con l’obiettivo di incrementare il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali nelle famiglie. Il testo, che contiene una serie di indicazioni riassuntive e pratiche, è stato anche pensato per sensibilizzare i genitori ad adottare e promuovere un'alimentazione varia ed equilibrata per tutta la famiglia, che includa adeguate quantità di prodotti vegetali.

 

In un Paese mediterraneo il consumo quotidiano di prodotti orto-frutticoli potrebbe auspicabilmente superare le 5 porzioni raccomandate attraverso l’introduzione di frutta e verdura non soltanto nei pasti principali, ma anche nella colazione e negli spuntini, nonché come ingredienti di piatti più elaborati. Le porzioni proposte dal decalogo sono “almeno” 5 di frutta e/o verdura, con il suggerimento di variare il più possibile e utilizzare prodotti di stagione. Tra queste, le porzioni di verdura da consumare dovrebbero essere 2-3 al giorno. Nel documento inoltre si raccomanda di non eccedere nella cottura delle verdure per limitarne gli effetti sia in termini di perdita di nutrienti sia per non ridurre eccessivamente la “croccantezza” dei prodotti e quindi la loro capacità di dare sazietà. Tra le indicazioni è proposto l’utilizzo di ogni parte dei prodotti vegetali e dei residui della polpa dei frutti per preparare bevande ricche di vitamine e fibre. Oltre a frutta e verdura, il decalogo raccomanda, almeno 2-3 volte a settimana, il consumo di legumi e di cereali, preferibilmente integrali, e suggerisce di utilizzarli insieme per la preparazione di zuppe come piatto unico, ricco di nutrimento e bilanciato.

 

Il contesto internazionale e nazionale

Il decalogo del Ministero è in linea con quanto proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Food and Agriculture Organization (FAO), che raccomandano l’assunzione di 400 g di frutta e verdura commestibili al giorno (che si traducono in cinque porzioni/giorno) per prevenire l’insorgenza di malattie non trasmissibili, nonché per prevenire e attenuare diverse carenze di micronutrienti.

 

A livello nazionale le “Linee guida per una sana alimentazione” (2018) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) evidenziano l’importanza di incentivare in consumo di frutta e verdura in relazione agli effetti benefici per la salute dovuti sia alle loro caratteristiche nutrizionali quali apporto di fibre, vitamine e minerali e sostanze ad azione protettiva, nonché alla loro bassa densità energetica che contribuisce a uno stato di sazietà con poche calorie per unità di peso e volume. Un’alimentazione particolarmente ricca di frutta e verdura e povera di grassi, zuccheri e sale contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e patologie dell’apparato digerente.

 

L’importanza di una dieta bilanciata per la salute

Un’alimentazione equilibrata basata su un apporto bilanciato di nutrienti quali carboidrati, proteine e grassi, un equilibrio tra energia introdotta e il suo dispendio attraverso un adeguato livello di esercizio fisico, rivestono un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di sovrappeso e obesità e di alcune patologie cronico-degenerative. Una dieta bilanciata è il risultato di scelte quotidiane di alimenti appropriati e correttamente combinati che prevedono un consumo adeguato di frutta, verdura, legumi, cereali e un consumo limitato di sale, dolci e bevande caloriche. In associazione alle scelte salutari, conoscere la diversità delle risorse alimentari, la loro stagionalità e tipicità nonché le filiere alimentari e le loro caratteristiche produttive permette di scegliere consapevolmente e variare la dieta rendendola ricca e completa.

 

Tuttavia, l'aumento della produzione di alimenti trasformati, la rapida urbanizzazione e il cambiamento degli stili di vita hanno portato a una modifica nell’alimentazione. Le persone ora consumano più cibi ricchi di energia, grassi, zuccheri liberi e sale/sodio e molte persone non mangiano abbastanza frutta, verdura e cereali integrali. Per questo motivo iniziative come il Decalogo del Ministero sono fondamentali per promuovere cambiamenti negli stili di vita a favore della salute dei cittadini.

 

Risorse utili

 

Data di pubblicazione della pagina: 15 luglio 2021

Testo scritto da: Silvia Ciardullo e Angela Spinelli - Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS (ISS)