Archivio 2008
(27 novembre 2008) Esposizione dei bambini alle polveri sottili: un’analisi in Europa
L’evidence attuale è sufficiente per attribuire una relazione causale tra inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili e decessi per disturbi respiratori nel periodo post-neonatale. Le prove sono anche sufficienti per attribuire un nesso tra inquinanti atmosferici ed effetti negativi sullo sviluppo funzionale dei polmoni. L’evidence mostra anche un legame tra esposizione alle polveri sottili, complicanze dell’asma e aumento della prevalenza e dell’incidenza di tossi e bronchiti. È questo il quadro generale in cui si inserisce il documento pubblicato il 20 ottobre 2008 dallo European Environment and Health Information System (Enhis). La valutazione copre il periodo che va dal 2002 al 2006 e riguarda gli effetti del particolato atmosferico sulla salute, in particolare su quella dei bambini. Leggi l’approfondimento su EpiCentro.
(13 novembre 2008) Inquinamento: gli effetti dell’ozono sulla salute
In Europa, si stima che circa 21 mila morti premature all’anno e 14 mila ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie siano associati a livelli di ozono troppo elevati. Sono i dati che l’Oms Europa ha pubblicato in un nuovo documento che analizza l’inquinamento a grande distanza e, in particolare, gli effetti dell’ozono sulla salute. L’approfondimento è a cura della redazione di EpiCentro.
(22 ottobre 2008) Le iniziative dell’Oms in materia di clima e salute
Gli effetti che i cambiamenti climatici potrebbero avere sulla salute umana sono ancora poco chiari. Variazioni della temperatura e delle precipitazioni, diffusione delle malattie e alterazioni dell’ecosistema modificano il rendimento dei suoli e mettono a rischio la sicurezza alimentare e la salute umana, colpendo in particolar modo le popolazioni più vulnerabili. Queste le problematiche affrontate nei due incontri di Madrid e Roma, organizzati dall’Oms per fare il punto sulle nuove sfide lanciate alla salute globale dal clima che cambia. L’approfondimento è a cura della redazione di EpiCentro.
(10 luglio 2008) Rapporto acque di balneazione 2008: in regola il 96% delle coste
Il 96,2% delle coste italiane sottoposte a controllo è balneabile, per un totale di 4970 chilometri su 5170. È quanto risulta dal Rapporto acque di balneazione 2008 (pdf 172 kb) del ministero della Salute. I dati del rapporto confermano che l’Italia, oltre ad avere il più alto numero di siti di balneazione in Europa, è anche fra le prime posizioni dal punto di vista dei controlli e della conformità alle direttive europee. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.
(10 luglio 2008) Linee guida dell’Oms per abbassare il rumore notturno
Dormire male a causa dei rumori esterni può provocare problemi di salute da lievi fino a severi. A fare il punto sugli effetti a breve e lungo termine in base alle più aggiornate evidenze scientifiche sono le Linee guida sul rumore notturno per l’Europa (pdf 4,66 Mb), un progetto dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms co-sponsorizzato dall’Unione Europea. Secondo le valutazioni di un gruppo di esperti appositamente nominato, il massimo livello di esposizione considerato sicuro è di 30 decibel. Sopra questa soglia di rumore iniziano a comparire conseguenze sempre più marcate. Il documento intende fornire indicazioni importanti ai governi, che sono invitati a rivedere le loro normative in materia. Leggi le Linee guida sul rumore notturno per l’Europa (pdf 4,66 Mb) e l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.
(12 giugno 2008) Incidente nucleare di Krsko: nessun rischio per l’Italia
L’agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat), il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali e l’Arpa del Friuli Venezia Giulia concordano nell’affermare che non vi è pericolo per il territorio italiano riguardo a possibili fuoriuscite radioattive dalla centrale nucleare slovena di Krsko. L’incidente del 4 giugno 2008 ha riguardato la fuoriuscita di acqua di raffreddamento del reattore che però è rimasta all’interno dell’edificio di contenimento della centrale. La notizia della fine dell’emergenza è stata data dal Sistema di notifica delle emergenze radiologiche e nucleari della Commissione Europea (Ecurie) il 4 giugno stesso. Nel pomeriggio del 5 giugno, la sezione di fisica ambientale dell’Arpa del Friuli Venezia Giulia ha monitorato in continuo il particolato atmosferico per rilevare l’eventuale presenza di radionuclidi artificiali gamma emittori. Leggi il comunicato stampa dell’Apat (pdf 20 kb). Leggi il comunicato del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.
(8 maggio 2008) Normativa sulla qualità dell’aria: adottata la direttiva Ue
Standard più severi per le particelle sottili PM2,5, considerate tra gli inquinanti più pericolosi per la salute umana. L’Unione Europea ha adottato una nuova direttiva, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di maggio 2008, che prevede che nelle aree urbane gli Stati membri riducano mediamente del 20% l’esposizione al PM2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010. Il testo prevede l’obbligo di portare i livelli di esposizione, in queste zone, al di sotto di 20 microgrammi/m3 nel 2015 mentre, sul territorio nazionale, gli Stati membri avranno un valore limite di 25 microgrammi/m3 da raggiungere sempre entro il 2015. La definizione di livelli di concentrazione vincolanti dimostra il forte impegno dell’Unione Europea a combattere l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria nelle città. Leggi il comunicato stampa sul sito dell’Unione Europea.
(10 aprile 2008) Ambiente urbano: il rapporto Apat 2007
Aumentano gli spazi verdi in tutti i 24 capoluoghi di provincia italiani con più di 150 mila abitanti, diminuiscono ovunque le emissioni di polveri sottili PM10 rispetto al 2000. Continua a crescere il numero di automobili circolanti anche se, parallelamente, sono sempre più numerose quelle a basse emissioni, con le Euro 4 che superano il 10% in tutte le città. Mare pulito per oltre il 90% delle zone costiere idonee alla balneazione. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Apat 2007 sulla qualità dell’ambiente urbano, giunto alla sua quarta edizione. Quest’anno la pubblicazione presenta un approfondimento dedicato alla natura e alla biodiversità in città, considerati importanti indicatori della qualità della vita urbana. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.
(3 aprile 2008) Giornata mondiale della salute 2008: sanità e cambiamenti climatici
Proteggere la salute dagli effetti avversi dei cambiamenti climatici: è il tema della giornata mondiale della salute 2008 fissata dall’Oms per il 7 aprile. Con questa scelta l’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea la necessità di azioni globali e coordinate sul fronte della sanità pubblica e catalizza l’attenzione generale su questi argomenti, con l’obiettivo anche di inserirli al centro dell’agenda e del dibattito delle Nazioni Unite. Evidenti sono ormai gli effetti antropici sul clima globale e l’ampio spettro delle implicazioni per la salute dei cambiamenti climatici: disastri naturali, ondate di caldo, alluvioni, siccità. Le malattie sensibili ai cambiamenti delle temperature e delle precipitazioni comprendono malnutrizione, diarrea o anche patologie trasmesse da vettori: il ventaglio delle minacce per la salute umana è ampio. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.
(6 marzo 2008) Cambiamenti climatici e salute: stato dell’arte nel Regno Unito
Nel Regno Unito, entro la fine del secolo si prevede un aumento della temperatura media di circa 2 °C (±0,2 °C) in inverno e di circa 4 °C (±0,3 °C) in estate. È uno dei dati messi in evidenza nel rapporto “Health effects of climate change in the UK - 2008”, pubblicato dal ministero della Salute britannico e dalla Health Protection Agency (Hpa). Il documento, che affronta i possibili effetti dei cambiamenti climatici sulla salute, prende in considerazione le informazioni più recenti sui cambiamenti climatici nel Regno Unito: c’è oggi un consenso sul fatto che le attività umane contribuiscono al riscaldamento globale, ed è quindi necessario chiedersi come sia possibile ridurre i rischi per la salute. L’approfondimento è a cura della redazione di EpiCentro.
(28 febbraio 2008) Metalli pesanti e inquinamento transfrontaliero a grande distanza
Il rapporto “Health risks of heavy metals from long-range transboundary air pollution”, pubblicato dall’Oms Europa e dalla Convention Task Force on the Health Aspects of Air Pollution, riesamina le informazioni disponibili su fonti, proprietà chimiche e distribuzione spaziale dell’inquinamento atmosferico dovuto a metalli pesanti come cadmio, piombo e mercurio. Disponibile anche una valutazione del rischio per l’Europa. Leggi l’approfondimento su EpiCentro.