Documentazione
Nel mondo
COP 28: Conferenza delle parti - Conference Of Parties (Dubai, 30 novembre-12 dicembre 2023)
Leggi i due approfondimenti dei ricercatori del Dipartimento Ambiente e salute dell’ISS dedicati alla conferenza delle parti sul clima di Dubai, COP 28 (30 novembre-12 dicembre 2023):
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“COP 28: una riflessione finale sulla conferenza”, pubblicato il 14 marzo 2024
- “La conferenza delle parti sul clima: a Dubai una doppia opportunità per la salute”, pubblicato il 23 novembre 2023
- “COP 28: anche i sistemi sanitari possono contribuire agli obiettivi della Conferenza”, pubblicato il 30 novembre 2023
WHO global air quality guidelines: particulate matter (PM2.5 and PM10), ozone, nitrogen dioxide, sulfur dioxide and carbon monoxide
Linee guida sulla qualità dell’aria pubblicate il 22 settembre 2021 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le nuove linee guida portano a una notevole rivisitazione dei valori precedentemente raccomandati e introducono nuove metriche (come nel caso del valore di picco stagionale per l’ozono). Per approfondire leggi il commento di Maria Eleonora Soggiu e Gaetano Settimo (ISS).
Air pollution and child health: prescribing clean air
Documento pubblicato dall’Oms a ottobre 2018. Il rapporto evidenzia ancora una volta la rilevanza dell’inquinamento atmosferico outdoor e indoor per la salute dei bambini, problema che nella Conferenza Ministeriale Ambiente e Salute dei 53 Stati della Regione europea dell’Oms (Ostrava, 2017) era già stato riconosciuto come una delle principali priorità di sanità pubblica, da affrontare attraverso il rispetto delle linee guida Oms, tramite un processo continuo di miglioramento della qualità dell’aria. Leggi il documento completo “Air pollution and child health: prescribing clean air” e l’approfondimento a cura di M. Eleonora Soggiu, Gaetano Settimo, Ivano Iavarone (Dipartimento Ambiente e Salute, Iss).
Inheriting a Sustainable World: Atlas on Children’s Health and the Environment
Report Oms pubblicato a marzo 2017. Il documento sottolinea che riducendo i rischi ambientali, si potrebbero prevenire le cause di mortalità infantile più comuni, come diarrea, malaria e polmonite. A supporto di questa tesi, il report “Don't pollute my future! The impact of the environment on children's health” fornisce una panoramica chiara sul tema segnalando, per ciascuna patologia, il numero di decessi annui e il loro legame con la qualità dell’ambiente in cui hanno vissuto ed evidenziando i principali settori sui quali mirati interventi governativi potrebbero portare a un miglioramento della qualità dell’ambiente in cui vivono i bambini. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Inheriting a Sustainable World: Atlas on Children’s Health and the Environment” e il comunicato stampa Oms.
Evolution of WHO air quality guidelines: past, present and future
Report pubblicato dall’Oms a febbraio 2017. Riassume i principali documenti pubblicati a partire dagli anni Cinquanta, la loro evoluzione relativamente ai criteri di valutazione della qualità dell’aria e dell’impatto sulla salute umana, e che hanno portato allo sviluppo di una serie di linee giuda, sia per l’inquinamento dell’aria indoor sia outdoor. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Evolution of WHO air quality guidelines: past, present and future” e leggi il comunicato stampa sul sito dell’Oms.
Ambient Air Pollution: a global assessment of exposure and burden of disease
L’ultimo rapporto dell’Oms, pubblicato a settembre 2016, sottolinea ancora una volta la rilevanza dell’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) quale principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale. Il documento descrive, attraverso l’utilizzo di database aggiornati relativi alle concentrazioni annuali di particolato PM10 e PM2,5, come l’inquinamento dell’aria outdoor e indoor interessi tutte le aree del pianeta e abbia un impatto sulla salute delle popolazioni senza alcuna distinzione tra gruppi di età, genere e condizione socioeconomica. Leggi l’approfondimento a cura di Maria Eleonora Soggiu e Gaetano Settimo (reparto Igiene dell’aria, dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria - Iss).
Conference conclusions and Action Agenda (pdf 686 kb)
Documento finale della Second Global Conference Health and Climate (Parigi, 7-8 luglio 2016).
Report pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a marzo 2016.
Cop21, sul British Medical Journal riflessioni e dati di fatto
Dal 30 novembre all’11 dicembre 2015 i leader mondiali si incontrano a Parigi per raggiungere un nuovo accordo internazionale sui cambiamenti climatici. Un accordo che permetta una “decarbonizzazione” della società, grazie alla riduzione delle emissioni di gas serra per contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C. La XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Conventional on Climate Change Conference of the Parties), in breve Cop21, rappresenta dunque, come sottolinea l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), un’occasione per il miglioramento delle condizioni generali del pianeta e della salute dell’uomo. In occasione della Cop21, il British Medical Journal (Bmj) pubblica alcuni articoli autorevoli. Tra i documenti di interesse: l’infografica interattiva “Climate change health impacts” (curata dall’Intergovernmental Panel on Climate Change) che esplora il problema a 360 gradi e lo sintetizza con grande efficacia; l’editoriale “Paris climate change talks: what doctors need to know”, di John Vidal editor/giornalista del Guardian ed esperto sulle questioni ambientali; l’articolo “Climate science: frequently asked questions” a firma di esperti dell’Imperial College di Londra e della Queen Mary University di Londra che, attraverso una serie di Frequently Answered Questions (Faq), mira a chiarire possibili equivoci interpretativi in genere tendenti a una lettura troppo ottimistica dei dati disponibili. Leggi l’approfondimento.
Burden of disease from Household Air Pollution for 2012 (pdf 1,3 Mb)
Documento Oms pubblicato a marzo 2014 contenente i dati globali sul 2012.
The Atlas of health and climate
Documento, nato dalla collaborazione tra Oms e World Meteorological Organization (Wmo) e pubblicato a ottobre 2012, fornisce valide informazioni scientifiche sullo stretto legame che intercorre tra le condizioni climatiche globali e le principali sfide sanitarie. Leggi l’approfondimento.
The challenge of extending and susteining services (pdf 9 Mb)
Secondo rapporto dello UN-Water Global Analysis and Assessment of Sanitation and Drinking-Water (Glaas) sui sistemi e i servizi igienici nei Paesi in via di sviluppo.
Progress on Drinking Water and Sanitation 2012
Dal rapporto Oms-Unicef, pubblicato a marzo 2012, emerge che nel 2010, l’89% della popolazione mondiale (6,1 miliardi di persone) ha avuto accesso ad acqua potabile, valore che supera di un punto percentuale la soglia dell’88% fissata dagli obiettivi di sviluppo del millennio.
Conferenza di Durban: on line i materiali
Sono disponibili on line, i documenti elaborati durante la conferenza di Durban, in Sud Africa, sui cambiamenti climatici “Climate Change Conference of Parties” (Cop 17) in cui, dal 29 novembre al 10 dicembre 2011, si è discusso della situazione climatologica del nostro pianeta alla ricerca di soluzioni condivise.
Oms: le nuove linee guida sulla qualità dell’acqua potabile
Ogni anno 2 milioni di persone muoiono per malattie trasmesse dall’acqua e molte altre si ammalano di queste patologie. La maggior parte sono bambini sotto i 5 anni di età. Per migliorare questa situazione, largamente prevenibile, le nuove linee guida Oms sulla qualità dell’acqua potabile, presentate a Singapore durante la settimana internazionale sull’acqua (4-8 luglio 2011), richiamano i governi a rafforzare la gestione dell’acqua potabile pianificando gli interventi sulla sicurezza. Se implementato dai singoli Paesi, questo approccio può portare a un miglioramento significativo e sostenibile per la sanità pubblica. Le linee guida impongono ai fornitori d’acqua di valutare sistematicamente il rischio potenziale della presenza di contaminanti nell’acqua, nei passaggi dalla fonte al consumatore. Il documento include anche raccomandazioni riguardo a: sicurezza dell’acqua potabile, rischi microbiologici, cambiamenti climatici, contaminanti chimici nell’acqua potabile, i principali elementi chimici responsabili degli effetti sulla salute tramite esposizione ad acqua potabile. Leggi la quarta edizione delle linee guida Oms sulla qualità dell’acqua potabile e il comunicato stampa di presentazione sul sito dell’Oms.
Giappone: esplosione nella centrale nucleare di Fukushima
Più di 400 mila persone evacuate, oltre 7 mila dispersi, oltre 3000 morti e circa 2000 feriti: sono i numeri ufficiali forniti dal governo giapponese (diversi media parlano di 15 mila decessi). In seguito al terremoto di magnitudo 9.0 che l’11 marzo 2011 ha colpito il territorio giapponese, allo tsunami che ne è seguito e alle successive esplosioni avvenute nell’impianto nucleare del distretto di Fukushima, il governo giapponese ha intrapreso alcune misure cautelari in linea con le raccomandazioni di sanità pubblica previste per le situazioni di emergenza. In particolare è stata predisposta l’evacuazione della popolazione residente entro un raggio di 20 km dalla centrale nucleare ed è stata raccomandata la permanenza in ambienti chiusi e non ventilati per i residenti dell’area compresa tra i 20 e i 30 km di distanza dalla centrale.
Oms: il network delle città a misura di anziano
La popolazione mondiale è sempre più anziana. Per far fronte alle ricadute di questo cambiamento demografico, l’Oms ha promosso la creazione di una rete di città age-friendly, nelle quali la vita per gli anziani sia semplice e confortevole. All’iniziativa hanno aderito numerosi centri urbani nel mondo. Leggi l’approfondimento.
Marea nera negli Stati Uniti: indicazioni dei Cdc
La marea nera che ha investito il Golfo del Messico rappresenta una minaccia non solo per l’ambiente, ma anche per la salute. I Cdc hanno messo in atto vari progetti per valutare l’impatto sulla salute, attraverso una comunicazione continua e diretta con tutti gli interessati, che utilizza come strumento la pagina web “Emergency Preparedness and Response”. La pagina si compone di diverse sezioni in cui vengono rispettivamente riportati: i progetti attivati dai Cdc per stabilire gli effetti sulla salute, le informazioni per i cittadini dei cinque Stati coinvolti, consigli per gli operatori sanitari e quelli per gli operai che stanno lavorando alla ripulitura della costa. Consulta la pagina dei Cdc.
Accesso all’acqua, servizi igienico-sanitari e salute mondiale
Nel mondo, più di 1 miliardo di persone fa affidamento su fonti di acqua potabile a rischio e oltre 2 miliardi e mezzo non hanno accesso a servizi igienici adeguati. Ogni anno, il mancato accesso all'acqua potabile provoca 4 miliardi di casi di diarrea e 1,7 milioni di decessi. “Acqua pulita per un mondo sano” è il tema della Giornata mondiale dell'acqua 2010 che si celebra il 22 marzo. L’obiettivo dell’evento, al quale partecipano oltre 100 Paesi, è ricordare che una delle sfide centrali del secolo è la gestione sostenibile, efficiente ed equa delle risorse idriche. Inoltre, secondo l’edizione 2010 del rapporto “Progress on sanitation and drinking-water 2010 update”, realizzato nell’ambito del Programma congiunto Oms-Unicef per il monitoraggio dei progressi nell’approvvigionamento e nell’igiene delle acque, rispetto all’obiettivo del millennio 7.3 (dimezzare, entro il 2015, la percentuale di popolazione senza accesso all'acqua potabile e a servizi igienico-sanitari di base), il mondo è sulla buona strada per raggiungere o addirittura superare il traguardo relativo alla disponibilità di acqua potabile, ma deve ancora fare molto per quanto riguarda la diffusione dei servizi igienico-sanitari di base. Leggi l’approfondimento.
Munizioni da caccia: rischi ambientali e per la salute pubblica
La carne di selvaggina abbattuta durante l’attività venatoria risulta spesso contaminata da frammenti di piombo. Il consumo di questa carne comporta l’assunzione di piombo in forma biodisponibile. A essere più esposte sono alcune popolazioni di uccelli necrofagi, ma sono noti anche molti casi di avvelenamento di altre specie di uccelli che normalmente catturano prede vive. Non solo: altri studi mostrano come anche l’uomo sia esposto al rischio di assumere piombo, consumando carne di selvaggina abbattuta. Per un approfondimento di questi temi, consulta gli atti della conferenza “Ingestion of Lead from Spent Ammunition: Implications for Wildlife and Humans” (12-15 maggio 2008, Boise - Idaho, Usa).
Linee guida Oms sulla qualità dell’aria negli ambienti chiusi
Chi vive in ambienti chiusi umidi ha il 75% in più di possibilità di sviluppare malattie respiratorie e si calcola che circa il 13% dei casi di asma nei bambini dei Paesi industrializzati sia determinato da un eccesso di umidità all’interno degli edifici. L’umidità è la principale responsabile dei problemi di salute legati a una cattiva qualità dell’aria indoor perché determina la proliferazione di microrganismi come muffe e batteri che rilasciano tossine nell’aria. Per prevenire questi problemi l’Oms ha pubblicato un rapporto sulla qualità dell’aria negli ambienti chiusi che offre una descrizione generale del problema e fornisce alcune linee guida per garantire la salubrità dell’aria indoor. Leggi l’approfondimento.
Clima e salute: il rapporto Oms sulle priorità di ricerca globale
I cambiamenti climatici rappresentano una delle maggiori sfide del prossimo secolo e il loro impatto sulla salute è una priorità di salute pubblica. Sul tema, l’Oms ha organizzato una consultazione globale di 70 esperti che ha portato alla stesura di una serie di raccomandazioni per la gestione del rischio, la ricerca nei settori prioritari e il supporto a ulteriori studi sulla materia. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.
Cambiamenti climatici e salute: a Copenhagen un meeting dell’Oms
I cambiamenti climatici sono una questione che i decisori dovrebbero tenere in considerazione mentre valutano le priorità di azione e investimento per limitare l’impatto globale su ambiente e salute. Questo è il messaggio chiave che gli esperti dell’Oms hanno sottolineato alla conferenza “Climate Change Global Risks, Challenges and Decisions” che si è svolta a Copenhagen dal 10 al 12 marzo 2009. Leggi l’approfondimento.
Le iniziative dell’Oms in materia di clima e salute
Gli effetti che i cambiamenti climatici potrebbero avere sulla salute umana sono ancora poco chiari. Variazioni della temperatura e delle precipitazioni, diffusione delle malattie e alterazioni dell’ecosistema modificano il rendimento dei suoli e mettono a rischio la sicurezza alimentare e la salute umana, colpendo in particolar modo le popolazioni più vulnerabili. Queste le problematiche affrontate nei due incontri di Madrid e Roma, organizzati dall’Oms per fare il punto sulle nuove sfide lanciate alla salute globale dal clima che cambia. L’approfondimento è a cura della redazione di EpiCentro.
Giornata mondiale della salute 2008: sanità e cambiamenti climatici
Proteggere la salute dagli effetti avversi dei cambiamenti climatici: è il tema della giornata mondiale della salute 2008 fissata dall’Oms per il 7 aprile. Con questa scelta l’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea la necessità di azioni globali e coordinate sul fronte della sanità pubblica e catalizza l’attenzione generale su questi argomenti, con l’obiettivo anche di inserirli al centro dell’agenda e del dibattito delle Nazioni Unite. Evidenti sono ormai gli effetti antropici sul clima globale e l’ampio spettro delle implicazioni per la salute dei cambiamenti climatici: disastri naturali, ondate di caldo, alluvioni, siccità. Le malattie sensibili ai cambiamenti delle temperature e delle precipitazioni comprendono malnutrizione, diarrea o anche patologie trasmesse da vettori: il ventaglio delle minacce per la salute umana è ampio. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.
Oms: Paese per Paese, l’impatto dell’ambiente sulla salute
Dall’Oms, “Country profiles of the environmental burden of disease” è il primo rapporto sull’impatto dell’ambiente sulla salute, Paese per Paese. Il fenomeno riguarda tutto il mondo, ma la situazione più grave è quella dei Paesi in via di sviluppo, in alcuni dei quali fino a un terzo delle malattie hanno cause ambientali. In tutto il mondo ogni anno sono circa 13 milioni le morti provocate da fattori ambientali, di cui 91.000 in Italia. L’approfondimento, a cura della redazione di EpiCentro.
Ecco le nuove linee guida Oms sulla qualità dell’aria
È disponibile sul sito dell’Oms l’executive summary delle linee guida aggiornate al 2006 sulla qualità dell’aria. Il documento rappresenta una guida per operatori e decisori per ridurre l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica. Il testo, elaborato su una revisione della letteratura scientifica disponibile, riporta dati e valori per gli inquinanti più comuni. Leggi il comunicato in italiano.
Rischi ambientali: il nuovo rapporto Oms
Un quarto di tutte le malattie nel mondo è legato a fattori di rischio presenti nell’ambiente di vita e in gran parte potrebbero essere evitate. Lo afferma il nuovo rapporto Oms “Prevenire le malattie grazie a un ambiente migliore”, redatto a partire dalla letteratura scientifica e da un centinaio di interviste a esperti internazionali. Il documento è il contributo più completo e sistematico su quanto i fattori di rischio ambientali prevenibili possano contribuire a malattie e incidenti.
È passato ormai più di un anno dal maremoto che ha investito le coste del Sud-est asiatico: a che punto è la ricostruzione? E qual è la situazione sanitaria nei Paesi colpiti? L’Organizzazione mondiale della sanità fa il punto della situazione (tradotto dalla redazione di EpiCentro) e presenta il testo “Oltre lo tsunami”, che ripercorre la storia del disastro, dall’emergenza dello scorso anno alla ricostruzione e alle nuove sfide di questi giorni.
XI Conferenza sui cambiamenti climatici: gli effetti sulla salute
Conclusa l’11esima riunione sulla Convenzione di Kyoto relativa ai cambiamenti climatici, svolta a Montreal tra il 28 novembre e il 9 dicembre. Oltre quaranta gli emendamenti e le azioni ratificate, con l’obiettivo di promuovere l'applicazione del protocollo di Kyoto e lo sforzo globale per la riduzione dell'impatto antropico sul clima. Rimangono comunque molto alte le preoccupazioni dell'Oms, che al rapporto tra salute e cambiamenti climatici dedica un intero programma di lavoro. Per misurare gli effetti negativi del clima sulla salute e per proporre strategie preventive e di risposta, l'Ufficio regionale europeo dell'Oms ha lanciato il primo studio multinazionale e settoriale, dal titolo “Cambiamento climatico e strategie di adattamento per la salute umana” (cCASHh), i cui risultati preliminari sono stati presentati in occasione della conferenza.
Terremoti e uragani: emergenza in Pakistan e in Centro America
Più di 20 mila vittime accertate, danni materiali incalcolabili e centinaia di migliaia di persone ferite e che ancora necessitano di assistenza. Il terremoto che l’8 ottobre scorso ha colpito la regione del Kashmir ha messo completamente in ginocchio il sistema sanitario di India e Pakistan, dove moltissimi ospedali sono crollati e tanti operatori, compresi medici e infermieri, sono morti o gravemente feriti. Danneggiate anche le tubature e gli impianti di depurazione dell’acqua: ristabilire le opportune condizioni igieniche secondo l’Oms è una priorità per evitare la diffusione di malattie diarroiche. Per scongiurare un’epidemia di morbillo, endemico nella regione e contro il quale è vaccinato solo il 60% dei bambini, deve essere raggiunta una copertura vaccinale di almeno il 90% della popolazione. Tutti gli aggiornamenti sul focus terremoti. Le pesanti piogge provocate dall’uragano Stan nei giorni scorsi hanno causato inondazioni, frane e smottamenti lungo tutta la costa orientale del Centro America. I governi di Messico, El Salvador, Guatemala e Nicaragua hanno dichiarato lo stato di emergenza. Centinaia di persone sono morte e decine di migliaia sono state evacuate: le cifre, ancora provvisorie, sono però destinate ad aumentare. Tutti gli aggiornamenti sul focus alluvioni.
Bambini: un atlante per ambiente e salute
Nel mondo sono oltre 3 milioni i bambini con meno di 5 anni che ogni anno muoiono a causa di condizioni ambientali non salutari, come acqua non potabile o inquinamento dell'aria in casa. A questo proposito l'Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato il primo atlante sui rischi dell'ambiente sulla salute dei più piccoli. L'atlante è disponibile on-line sul sito dell'Oms. Oms: obiettivo clima e salute Alla conferenza sul clima in corso a Milano arriva dall'Organizzazione mondiale della sanità il lancio ufficiale di un grande studio sull'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute. Al via anche la messa a punto di nuove Linee Guida sui metodi per la definizione della vulnerabilità della salute umana e l'adattamento della salute pubblica ai cambiamenti climatici.