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Rumore notturno: le linee guida dell’Oms Europa

15 ottobre 2009 - L’esposizione al rumore notturno compromette il sonno e può avere seri effetti sulla salute. «Proprio come l’inquinamento dell’aria e le sostanze tossiche», ha dichiarato in occasione del lancio delle nuove Linee guida sul rumore notturno “Night noise guidelines for Europe” (pdf 2 Mb) Rokho Kim dell’Oms Europa, «anche il rumore è una minaccia ambientale per la salute».

 

Il documento, frutto del lavoro di un gruppo di esperti e pubblicato l’8 ottobre 2009, può essere considerato un’estensione delle precedenti Linee guida per il rumore all’interno della comunità (pdf 9,7 Mb) del 1999 e nasce dall’esigenza di soddisfare la direttiva europea 2002/49/EC (altrimenti nota come Environmental Noise Directive, End) relativa all’accertamento e alla gestione del rumore ambientale. Secondo questa direttiva, a partire dalla seconda metà del 2007, gli Stati membri sono tenuti a produrre mappe del rumore e a fornire dati circa l’esposizione notturna dei cittadini all’inquinamento acustico.

 

Il sonno e la salute

Dormire è un’esigenza biologica e la mancanza di un riposo adeguato è associata a numerosi problemi di salute. Il rumore disturba il sonno attraverso una serie di effetti diretti e indiretti che si ripercuotono sia sulla salute psichica, sia sulla salute fisica degli individui. Per esempio, il rumore causato dal passaggio di aerei, anche quando non determina un vero e proprio risveglio, porta a un aumento della pressione sanguigna e recenti studi mostrano che è il rumore più pericoloso nel provocare un aumento del battito cardiaco.

 

Lo studio condotto dall’Oms ha messo in luce un evidente legame tra il rumore notturno e i disturbi del sonno, l’uso di farmaci e i sintomi dell’insonnia. Per quanto riguarda il legame del rumore con specifici problemi di salute come ipertensione, infarto del miocardio e depressione, le evidenze sono invece limitate, anche se ricerche passate hanno dimostrato che l’inquinamento acustico nel corso della notte è più fortemente associato a disturbi cardiovascolari di quanto non sia quello diurno.

 

I gruppi più vulnerabili

Rispetto ai bambini, gli adulti hanno una soglia di risveglio più bassa e sono spesso considerati più sensibili al rumore notturno. Tuttavia, per quanto riguarda gli effetti del rumore notturno diversi dal risveglio, i bambini sembrano essere ugualmente se non maggiormente reattivi rispetto agli adulti. Dal momento che i bimbi dormono più a lungo sono esposti per più tempo al rumore notturno e sono quindi considerati un gruppo a rischio.

 

A causa di un sonno più frammentato, anche gli anziani sono considerati un gruppo a rischio, così come le donne incinte, i malati e i lavoratori che fanno i turni.

 

I livelli di rumore

Basandosi sulla revisione sistematica dell’evidence prodotta da studi sperimentali ed epidemiologici, la relazione tra esposizione a rumore notturno ed effetti sulla salute può sintetizzarsi in uno schema basato sui diverse soglie acustiche:

  • fino a 30 dB: anche se la sensibilità individuale e le circostanze possono differire, fino a questa soglia non sono registrabili effetti sostanziali a livello biologico. 30 dB è il livello con nessun effetto osservato (no observed effect level, Noel)
  • dai 30 ai 40 dB: sono stati segnalati effetti modesti come movimenti del corpo, risvegli e disturbi del sonno la cui intensità dipende dalla sensibilità degli individui (anziani, bambini e malati cronici sono le categorie più esposte), dalla natura della sorgente rumorosa e dal numero di eventi. 40 dB è il livello più basso a cui si osserva un effetto avverso (lowest observed adverse effect level, Loael)
  • dai 40 ai 55 dB: si registrano effetti negativi sulla salute della popolazione esposta
  • sopra i 55 dB: il pericolo per la salute pubblica aumenta e si registrano frequentemente effetti negativi sulla salute tra cui il rischio di un aumento delle malattie cardiovascolari.

Le raccomandazioni

Visti gli effetti sulla salute evidenziati per le varie fasce di esposizione al rumore notturno, le Linee guida dell’Oms Europa raccomandano che sia rispettata la soglia dei 40 dB durante le ore di sonno della maggior parte dei cittadini. Questa soglia può essere considerata il valore limite per tutelare tutti i cittadini, compresi quelli appartenenti alle categorie più a rischio.

 

Qualora per varie ragioni il limite dei 40 dB non possa essere rispettato, gli esperti raccomandano, comunque, di non superare la soglia dei 55 dB.

 

Risorse utili