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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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I fattori di rischio per il diabete nei bambini e negli adolescenti

Angela Spinelli, Paola Nardone, Marta Buoncristiano, Laura Lauria per il Gruppo OKkio alla Salute

 

14 novembre 2013 - La gran parte dei casi di diabete nei bambini e negli adolescenti è di tipo 1. Tuttavia, negli ultimi anni, si è osservato in diversi Paesi un incremento delle diagnosi di diabete di tipo 2, probabilmente collegato al forte aumento dell’obesità in età pediatrica [1].

 

In Italia, secondo i dati del sistema di sorveglianza OKkio alla Salute, nel 2012 ben il 22,2% dei bambini di età 8-9 anni è risultato in sovrappeso e il 10,6% in condizioni di obesità. Nello studio Hbsc-Italia 2010 (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) i valori di sovrappeso e obesità tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni sono risultati minori, con una diminuzione con l’età, specialmente tra le ragazze (figura 1).

 

Figura 1: Prevalenza di eccesso ponderale (sovrappeso+obesità) nei bambini di 8-15 anni di età. Fonte: Okkio alla Salute 2012 e Hbsc-Italia 2010

 

Questi valori pongono l’Italia ai primi posti a livello internazionale riguardo alla prevalenza di eccesso ponderale, problema che può avere gravi conseguenze sulla salute in età giovanile e adulta. I dati evidenziano anche una notevole variabilità tra Regioni, con una prevalenza di sovrappeso e obesità più alta al Sud.

 

Negli Stati Uniti il rapido aumento dei casi di diabete di tipo 2 in età pediatrica ha spinto l’American Academy of Pediatrics, insieme alla Società di endocrinologia pediatrica, all’Accademia dei medici di famiglia e all’Accademia di nutrizione e dietetica degli Stati Uniti, a pubblicare per la prima volta delle linee guida per il trattamento di questa malattia in una fascia di età compresa tra i 10 e i 18 anni. Oltre a dare indicazioni di tipo clinico, la linea guida sottolinea l’importanza di una sana alimentazione e dell’attività motoria.

 

Riguardo a ciò, anche i dati italiani mostrano una diffusione di errate abitudini alimentari e stili di vita nei bambini e nei ragazzi. Infatti nei 45 mila bambini di 8-9 anni intervistati dalla sorveglianza OKkio alla Salute nel 2012, il 9% non aveva fatto colazione la mattina mentre il 22% dei loro genitori ha dichiarato che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e il 44% bevono ogni giorno bibite gassate e/o zuccherate. Inoltre 17% non ha svolto nessuna attività fisica il giorno precedente la rilevazione e il 18% pratica sport solamente un’ora a settimana, contrariamente a quanto raccomandato dalle indicazioni internazionali. Inoltre ben il 36% di loro trascorre più di due ore al giorno giocando ai videogiochi o guardando il televisore e quasi 1 bambino su 2 possiede la TV in camera.

Il consumo della prima colazione diminuisce nei ragazzi più grandi: 16% degli 11enni, 24% dei 13enni e il 32% dei 15enni hanno dichiarato di non farla mai (indagine Hbsc-Italia 2010, pdf 2,2 Mb). L’80% di questi ragazzi ha dichiarato di non consumare verdure quotidianamente e circa un terzo di mangiare dolci almeno una volta al giorno. Un 45% degli 11enni e un 60% dei 13 e 15enni guardano la televisione per almeno 2 ore al giorno e la grande maggioranza non svolge attività fisica quotidianamente.

 

Risorse utili

Riferimenti

  1. Hannon TS, Rao G, Arslanian SA. Childhood obesity and type 2 diabetes mellitus. Pediatrics 2005;116:473-80.