Informazioni generali
In Italia la sicurezza sui luoghi di lavoro è regolamentata dal Decreto legislativo 81 del 2008. Secondo quanto riportato in questo DL si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
Tutti i DPI rappresentano una barriera che impedisce il contatto tra l’operatore e l’agente infettivo. Per tale motivo rientrano a pieno titolo nella gerarchia dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni, insieme con la formazione, le procedure di isolamento, i controlli ingegneristici (es: stanze a pressione negativa per i pazienti con malattie trasmissibili per via aerea) e il controllo delle pratiche di lavoro (es: sicurezza dei taglienti). Come sottolineato dalle raccomandazioni sul corretto utilizzo dei DPI per la prevenzione delle malattie infettive emesse dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) indipendentemente dalla tipologia di DPI che viene usato, è necessario osservare sempre quattro punti:
- indossarli prima di ogni contatto con il paziente (in generale prima di entrare nella stanza)
- una volta indossati adottare i giusti comportamenti per prevenire la contaminazione
- dopo aver completato il lavoro rimuovere attentamente il dispositivo e smaltirlo correttamente
- lavare le mani prima di passare a un altro paziente.
Quali sono i Dispositivi di Protezione Individuale
I guanti sono il tipo più comune di dispositivo usato in ambito sanitario e possono essere non sterili (in lattice, nitrile o vinile) o sterili. Quando indossati, i guanti devono adattarsi comodamente alle mani (né troppo stretti né troppo larghi), devono essere integri e non facilmente danneggiabili. Per usare i guanti in modo corretto è necessario seguire alcune raccomandazioni pratiche come: lavorare dal “pulito” allo “sporco” cioè iniziare dalle aree, superfici o attività meno contaminate (più pulite) e progredire verso quelle più contaminate, limitare al minimo le opportunità di contaminazione da contatto (evitare di toccarsi il viso con le mani guantate dopo il contatto con pazienti o con superfici come maniglie delle porte, interruttori della luce), cambiarli quando si rompono o si sporcano e anche se si passa da una parte del corpo all’altra dello stesso paziente in presenza di contaminazione.
Cuffia/copricapo
Nei contesti sanitari questo tipo di DPI viene utilizzato soprattutto in area chirurgica. Possono essere in tessuto non tessuto (TNT) oppure di tessuto lavabile.
Camici e grembiuli vanno scelti laddove si preveda una contaminazione del corpo. I grembiuli possono essere usati quando si prevede un’esposizione limitata, mentre il camice, che in genere è di cotone o di materiale sintetico, lo si preferisce in condizioni in cui è vi è una esposizione maggiore in quanto generalmente copre completamente il corpo, ha le maniche lunghe e aderisce perfettamente ai polsi.
Le mascherine chirurgiche sono dispositivi medici monouso che hanno la funzione di proteggere chi le indossa dalle droplet (goccioline respiratorie). In quanto dispositivi medici devono essere registrati dal Ministero della Salute ed essere conformi alla normativa europea EN 14683 e quella internazionale ISO 13485 cioè lo standard utilizzato per orientare la valutazione biologica dei dispositivi medici e dei materiali che li costituiscono.
I respiratori facciali, o filtranti facciali per particelle (FFP) sono DPI che proteggono la mucosa orale e nasale da droplet di grandi (>5 micron) e piccole (<5 micron) dimensioni. A differenza dei respiratori usati in altri setting, quelli dell’ambito sanitario non proteggono da gas e vapori ma solo dal particolato. La frazione di particelle escluse può arrivare anche al 98-99% con determinati filtri. La tipologia di respiratore deve essere scelta sulla base del tipo di esposizione e del rischio previsto, tuttavia, come per gli altri DPI, affinché svolgano adeguatamente la loro funzione, è necessario assicurarsi di:
- utilizzare il respiratore corretto per l’esposizione
- averlo disponibile al momento del bisogno
- conoscere la corretta procedura per indossarlo e rimuoverlo
- conservarlo correttamente.
La visiera deve essere usata quando è necessario proteggere anche il volto e gli occhi, oltre al naso e alla bocca.
Gli occhiali forniscono una protezione ottimale per gli occhi e devono calzare comodamente sopra e intorno agli occhi.
Calzari/copriscarpe
Sono DPI generalmente usati in sala operatoria per mantenere un ambiente sterile e prevenire la contaminazione durante le procedure chirurgiche o nei reparti di isolamento e unità di terapia intensiva per proteggere pazienti vulnerabili e prevenire la diffusione di agenti patogeni.
In alcune circostanze oltre ai DPI che devono essere utilizzati come precauzioni standard, si possono applicare precauzioni basate sulla trasmissione: contatto, via aerea e goccioline.
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la Circolare del Ministero della Salute del 1 luglio 2024 n. 19544 - "Raccomandazioni sull'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nelle strutture sanitarie per la protezione dalle infezioni virali acute” (pdf 317 kb)
- il D. Lgs. n. 81/2008, art. 74, comma 1
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la pagina del sito dell’OMS dedicata ai Personal protective equipment (PPE)
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il documento tecnico “Safe use of personal protective equipment in the treatment of infectious diseases of high consequence” (pdf 14 Mb) pubblicato dall’ECDC nel 2014
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sul sito dell’Health and Safety Executive (HSE) del Regno Unitola pagina“Using personal protective equipment (PPE) to control risks at work”