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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2009

(17 dicembre 2009) Incidenti in Piemonte: il rapporto regionale 2009

Il Centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale ha pubblicato il rapporto 2009 sulla situazione dell’incidentalità stradale in Piemonte. Secondo lo studio, dal 2006 al 2007, i morti per incidente stradale nella Regione sono passati da 9,3 a 9 ogni mille abitanti con una riduzione degli incidenti pari a circa il 3%, percentuale inferiore rispetto a quella dell’anno precedente (-11%). La riduzione del fenomeno incidentale è stata apprezzabile sulle strade comunali (-20%) e sulle autostrade (-2% per gli incidenti e -17% per i morti), mentre un peggioramento è stato rilevato sulle strade provinciali e statali (con aumento degli incidenti pari al 50% e al 30% rispettivamente). In diminuzione risultano i decessi tra i pedoni (-18%) e tra i ciclisti (-12%), mentre in aumento sono i morti tra i motociclisti (+10%). Il maggior numero di incidenti si verifica a maggio, giugno e luglio, ma è ad agosto che si registrano i più alti indici di gravità e mortalità. Più preoccupante la situazione nel Cuneese e nel Vercellese. Leggi il documento completo (pdf 1,2 Mb).

 

(17 dicembre 2009) Incidenti in Piemonte: uno studio sull’uso di cinture, caschi e seggiolini

Il Piemonte è una delle Regioni dell’Italia settentrionale con il più elevato indice di mortalità per incidenti che nel 2004 è risultato pari 3,28, un valore inferiore rispetto a quello dell’anno precedente (3,66) ma superiore rispetto al dato nazionale (2,50). Più gravi gli incidenti nel Cuneese (indice di mortalità 5,43) rispetto a quelli del Torinese (2,54). Per far fronte a questa situazione, come previsto dal progetto regionale “Attività di sorveglianza incidenti stradali 2006-2008”, è stato effettuato uno studio sulla prevalenza dell’uso delle cinture di sicurezza, del casco e dei seggiolini per il trasporto dei bambini. Dal rapporto è emerso che il 76,4% dei conducenti degli automezzi usa la cintura di sicurezza (74,6% per gli uomini, 79,5% per le donne) e che l’uso delle cinture è più diffuso sulle aree extraurbane (80,7%). Molto più basse le percentuali relative all’uso delle cinture di sicurezza da parte dei passeggeri dei sedili posteriori (24,5%). Per quanto riguarda l’uso del casco, è utilizzato dal 98,8% dei motociclisti e dal 97,2% dei passeggeri di motocicli. Brutte notizie, invece, per quanto riguarda il trasporto dei bambini: l’uso dei seggiolini è stato registrato soltanto nel 53,22% dei casi. Leggi il documento completo (pdf 1,9 Mb).

 

(3 dicembre 2009) Oms Europa: rapporto 2009 sulla sicurezza stradale

Ogni anno, in Europa, gli incidenti stradali causano 120 mila decessi e 2,4 milioni di infortuni. Gli incidenti sono la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 5 e i 29 anni e circa il 70% degli infortuni mortali avviene nei Paesi a basso e medio reddito. Oltre all’enorme peso sociale e sanitario degli incidenti, è significativo anche il loro impatto economico, pari a circa il 3% del prodotto interno lordo. È quanto emerge dal rapporto dell’Oms Europa sullo stato della sicurezza stradale in Europa, che descrive la situazione attuale e fornisce raccomandazioni per la prevenzione. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

(3 dicembre 2009) Incidenti stradali in Italia: il rapporto Aci-Istat 2008

Secondo il rapporto di Aci e Istat, in Italia, nel 2008, quasi 5 mila persone hanno perso la vita in incidenti stradali e oltre 310 mila sono rimaste infortunate. Le strade più pericolose sono quelle urbane (76,8% degli incidenti mortali) e le giornate più a rischio quelle del fine settimana (in cui si concentra circa un quarto degli incidenti). Il 44% degli incidenti avviene per il mancato rispetto delle regole di precedenza e il 69,8% dei decessi riguarda i conducenti, soprattutto tra i 25 e i 29 anni. Tra i veicoli più pericolosi, la moto e la bicicletta. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

(17 settembre 2009) Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne

La violenza contro le donne è una delle più gravi forme di violazione dei diritti umani e rappresenta uno dei maggiori ostacoli al raggiungimento della parità tra uomo e donna. La lotta a questo tipo di violenza rappresenta un’occasione, oltre che per difendere i diritti della donna, per andare alla radice delle complesse dinamiche sociali che sono alla base delle diverse forme di discriminazione. Per queste ragioni il 9 e il 10 settembre 2009 si è tenuta la Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, organizzata dalla Presidenza italiana del G8, dal ministero delle Pari opportunità, con la collaborazione del ministero degli Affari esteri. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

(2 luglio 2009) La sicurezza stradale nel mondo: il rapporto Oms 2009

Ogni anno gli incidenti stradali coinvolgono tra i 20 e i 50 milioni di persone, uccidendone circa 1,3 milioni. Il 90% di queste morti avviene nei Paesi più poveri, ma la mancanza di sicurezza sulle strade rimane una priorità di salute pubblica anche per i Paesi industrializzati. È quanto emerge dal rapporto dell’Oms sulla sicurezza stradale che ha coinvolto 178 Paesi in tutto il mondo. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

(4 giugno 2009) Sicurezza di bambini e adolescenti: il rapporto Eurosafe 2009

Ogni anno in Europa muoiono circa 52 mila giovani sotto i 20 anni e, di questi, circa 10 mila (20%) perdono la vita a causa degli incidenti. Anche se la situazione sta migliorando, gli incidenti rimangono la prima causa di morte per i bambini e gli adolescenti compresi tra i 5 e i 19 anni d’età. Il tasso più basso di mortalità giovanile per incidenti in Europa spetta all’Olanda, mentre Estonia, Lettonia e Lituania registrano i tassi maggiori. In Italia, negli ultimi anni, si sono riscontrati importanti progressi, ma gli incidenti rimangono responsabili del 24% dei decessi dei giovani. Leggi l’approfondimento, a cura della redazione di EpiCentro, sulla situazione in Italia e in Europa.

 

(19 febbraio 2009) Eurosafe 2008: le conclusioni della conferenza di Parigi

Ogni anno in Europa 250 mila persone muoiono per infortuni e incidenti, la quarta causa di morte tra i cittadini europei. Nonostante gli sforzi e il potenziamento degli strumenti di prevenzione, in alcuni Stati membri dell’Unione europea la situazione legata alla sicurezza rimane preoccupante e ha bisogno di ulteriori interventi. Come emerge dalla Conferenza Eurosafe 2008 sulla prevenzione degli infortuni e sulla promozione della sicurezza, è indispensabile che i diversi Paesi collaborino tra loro e condividano le azioni di prevenzione e monitoraggio contro gli infortuni. Leggi l’approfondimento, a cura della redazione di EpiCentro.

 

(12 febbraio 2009) Asl Na 1: sorveglianza delle lesioni da fuochi d'artificio a Capodanno

Nel corso dei festeggiamenti per il Capodanno, negli ultimi otto anni, si sono registrati oltre 500 accessi ai Pronto soccorso degli ospedali di Napoli. Di questi casi, 115 erano seri (amputazioni, sfacelo, fratture o ustioni di 3° grado), 128 i casi con prognosi maggiore di 10 giorni. Si tratta quindi di un fenomeno, quello dei festeggiamenti con petardi, che ha serie conseguenze sulla salute della popolazione. I dettagli nel report a cura della Asl Napoli 1 (pdf 115 kb).