Ultimi aggiornamenti
13/10/2022 - Listeriosi: aggiornamento della sezione
La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti. Nei Paesi occidentali la listeriosi rappresenta un problema di sanità pubblica sempre più importante. Seppur meno frequente rispetto ad altre zoonosi la malattia può manifestarsi con quadri clinici severi e tassi di mortalità elevati, soprattutto in soggetti fragili quali anziani, donne in gravidanza, neonati e adulti immuno-compromessi. L’ISS da oltre 20 anni contribuisce alla sorveglianza epidemiologica e microbiologica della listeriosi. EpiCentro aggiorna le informazioni generali sulla listeriosi.
6/10/2022 - Listeriosi alimentare: dal Ministero le regole per la sicurezza alimentare
A seguito delle ultime allerte alimentari per casi di listeria legati al ceppo ST 155, il ministero della Salute, Direzione generale della sicurezza degli alimenti e la nutrizione, oltre a mettere in atto tutte le azioni previste per la massima tutela dei consumatori, richiama l’attenzione della popolazione su alcune semplici regole relative alla corretta preparazione e al consumo degli alimenti, in particolare sull’importanza di seguire le indicazioni riportate in etichetta, e all’igiene nella manipolazione dei cibi in cucina. Consulta la pagina dedicata “Etichette e igiene, le regole per la sicurezza alimentare”.
28/9/2022 - Listeriosi alimentare, casi clinici segnalati in diverse regioni
A seguito del riscontro di un focolaio epidemico di listeriosi alimentare con casi registrati in diverse regioni italiane, il ministero della Salute sta procedendo alle indagini sugli alimenti potenzialmente correlati ai casi umani di listeriosi. Il Ministero invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, in particolare che prevedono la cottura prima del consumo. L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce il rischio di contrarre la malattia. In particolare, il Ministero ricorda l’importanza di: lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette); conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi; cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta; non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo); non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta. Per maggiori informazioni visita il sito del ministero della Salute.
13/1/2022 - Rapporto One-Health sulle zoonosi nel 2020 nell'Unione europea
A dicembre 2021, l’EFSA e l’ECDC hanno pubblicato il rapporto annuale sulle zoonosi, agenti zoonotici e sui focolai epidemici di malattie a trasmissione alimentare, relativo ai dati raccolti nel 2020, da 36 Paesi europei. Responsabile di oltre il 60% delle segnalazioni totali, la campilobatteriosi, anche nel 2020 si conferma l’infezione più frequentemente segnalata; seguono le infezioni da Salmonella, Yersinia enterocolitica, Escherichia coli produttore di Shigatossina (STEC) e la listeriosi. Consulta l’approfondimento.
11/3/2021 - Rapporto One-Health sulle zoonosi nel 2019 nell'Unione europea
A fine febbraio 2021 con un leggero ritardo rispetto alla consueta uscita annuale, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) hanno pubblicato il rapporto annuale sulle zoonosi, agenti zoonotici e sui focolai epidemici di malattie a trasmissione alimentare, relativo ai dati raccolti nel 2019, da 36 Paesi europei (28 Stati membri UE e 8 non-membri). Nell’uomo, le infezioni da Campylobacter spp. si confermano la malattia più frequentemente riportata, rappresentando da sole il 50% di tutte le segnalazioni (220.682 casi confermati). Seguono le infezioni da Salmonella spp. (87.923 casi confermati), da Escherichia coli produttore di Shigatossina (STEC) (7775 casi confermati) e da Yersinia enterocolitica (6961 confermati). Listeriosi (2621 casi confermati) e infezioni da West Nile virus (WNV, 443 casi) sono le zoonosi che danno esiti più gravi: quasi tutti i casi confermati hanno richiesto l’ospedalizzazione e il decesso è avvenuto in 1 caso di listeriosi su 5 e in 1 caso di WNV su 10. Leggi l’approfondimento dedicato.
12/7/2018 - Listeriosi in Europa e sorveglianza in Italia
Dal 2015 al 15 giugno 2018 in 5 Stati membri dell’Ue sono stati segnalati 47 casi di listeriosi, di cui 9 ad esito fatale, causati da un nuovo ceppo di Listeria monocytogenes, particolarmente invasivo. In Italia, al momento, non risultano focolai di infezione e per rafforzare e armonizzare la sorveglianza di questa malattia tra le Regioni è partita quest’anno un’Azione centrale del ministero della Salute (nell’ambito dei progetti Ccm) a cui partecipa l’Istituto superiore di sanità.
25/1/2018 - Zoonosi e malattie a trasmissione alimentari: la situazione nazionale
Il report “EU summary report on zoonoses, zoonotic agents and food-borne outbreaks 2016” pubblicato congiuntamente, a dicembre 2017, dallo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), fornisce un quadro della situazione relativa alle zoonosi e ai focolai epidemici di malattie trasmesse da alimenti (MTA) e acqua nell’Unione europea (Ue). Tuttavia, il documento non va ad analizzare gli aspetti specifici dei singoli Paesi che, per vari motivi (legati sia alle caratteristiche epidemiologiche, ecologiche e sociali, sia alle capacità dei sistemi di sorveglianza nazionali), richiedono alcuni approfondimenti. Per analizzare meglio i dati alcuni ricercatori dell’Iss, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise hanno lavorato a un commento che mira ad aggiungere alcuni dettagli ai dati già pubblicati nel report Efsa-Ecdc in modo da favorire la lettura della situazione italiana riguardo alle zoonosi trasmesse da alimenti.
(3 marzo 2016) Ecdc: nuovi dati per il Surveillance Atlas of Infectious Diseases
Il Surveillance Atlas of Infectious Diseases dell’Ecdc (European Center for Disease prevention and control) si arricchisce e inserisce i dati sulle principali zoonosi e malattie a trasmissione alimentare, quali botulismo, brucellosi, campilobatteriosi, colera, criptosporidiosi, echinococcosi, giardiasi, epatite E, leptospirosi, listeriosi, shigellosi, toxoplasmosi, trichinellosi e yersiniosi. I dati possono essere visualizzati in tabelle, grafici e mappe, scegliendo, attraverso il tasto “choose data”, differenti rappresentazioni delle varie patologie (n. di casi, incidenza media, età della popolazione colpita, e anni di riferimento). Tutti i dati di questo atlante provengono dal Sistema di sorveglianza Tessy (The European Surveillance System) che raccoglie i dati sulle malattie infettive fornirti dai 27 Paesi Ue e da 3 Paesi Eea. A completamento vengono utilizzati anche i dati Eurostat e i sistemi di sorveglianza di ciascun Paese. Per maggiori informazioni visita il sito dello Surveillance Atlas of Infectious Diseases.
(11 febbraio 2016) Focolaio di listeriosi nelle Marche
Tra maggio 2015 e gennaio 2016, è stato evidenziato attraverso il sistema di sorveglianza delle malattie infettive un aumento dei casi di Listeriosi umana nelle province di Pesaro e Urbino, Ancona e Macerata. In particolare sono stati riportai 13 casi (età media 72 anni), di Listeria monocytogenes sierotipo 1/2a che, in base alla tipizzazione molecolare attraverso elettroforesi in campo pulsato (PFGE) dei ceppi isolati dai pazienti, sono risultati appartenenti allo “stesso pulsotipo”. Dei 13 casi 7 erano maschi, e 12 al momento dell’infezione erano affetti da patologie debilitanti o condizioni di rischio (come immunosoppressione farmacologica, stato di gravidanza) e due pazienti sono deceduti. Le indagini epidemiologiche e microbiologiche effettuate fino ad oggi, hanno rilevato come verosimile veicolo dell’infezione un prodotto a base di carne denominato “coppa di testa” proveniente da uno stabilimento di piccole dimensioni operante nella provincia di Ancona. In via precauzionale è stata bloccata l’attività produttiva dell’azienda coinvolta e la vendita di tutte le tipologie di alimenti. Listeria monocytogenes è un germe che contamina l’ambiente e, pertanto, anche gli altri prodotti dello stesso stabilimento potrebbero essere a rischio. Per maggiori informazioni leggi il rapid risk assessment del 5 febbraio, il comunicato stampa della Regione Marche, il comunicato del Ministero e consulta il sito veterinaria alimenti della Marche per ulteriori informazioni.
(6 marzo 2014) Zoonosi e focolai di tossinfezione a trasmissione alimentare nell’Ue: il report 2012 Efsa-Ecdc
Il nuovo report annuale Efsa-Ecdc sulle zoonosi e sui focolai di tossinfezione a trasmissione alimentare nell’Ue, pubblicato a febbraio 2014, presenta una panoramica su queste malattie e mira a supportare la Commissione europea e gli Stati Ue nelle attività di monitoraggio e riduzione dei rischi ad esse correlati. Il documento è basato sui dati trasmessi dai Paesi membri dell’Unione europea e da Islanda, Norvegia e Svizzera. Anche se i dati del 2012 mostrano un leggero decremento rispetto al 2011, la campilobatteriosi, con 214.268 casi riportati, rimane la zoonosi più frequentemente notificata in Europa ed è prematuro considerare questo calo come l’inizio di un vero e proprio trend di diminuzione. Dal rapporto emerge che i casi di salmonellosi hanno registrato un continuo calo nel corso degli anni, con 91.034 casi segnalati nel 2012, mentre la listeriosi – responsabile di 1642 casi segnalati nel 2012 – registra un aumento del 10,5 % rispetto al 2011, confermando il graduale incremento osservato nel corso degli ultimi cinque anni. Per maggiori informazioni leggi il rapporto completo “The European Union Summary Report on Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic agents and Food-borne Outbreaks in 2012” (pdf 13 Mb) e scarica l’infografica (pdf 302 kb).
(16 maggio 2013) Zoonosi e focolai di tossinfezione a trasmissione alimentare nell’Ue: il report 2011 Efsa-Ecdc
Uno strumento importante per conoscere il quadro epidemiologico delle 10 zoonosi considerate prioritarie nella Ue: è il rapporto annuale “European Union Summary Report on Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic Agents and Food-borne Outbreaks in 2011” (pdf 11,4 Mb), pubblicato ad aprile 2013 da Efsa ed Ecdc. La pubblicazione presenta i dati relativi al 2011 su Salmonella, Campylobacter, Listeria monocytogenes, Escherichia coli produttore di verocitotossina, Mycobacterium bovis, Brucella, Trichinella e Echinococcus da animali, alimenti e mangimi. Leggi il commento a cura di Caterina Graziani, Luca Busani, Gaia Scavia (Dipartimento di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, reparto di Epidemiologia veterinaria e analisi del rischio, Iss).
(22 marzo 2012) Zoonosi e focolai a trasmissione alimentare nell’Ue: il report 2010 di Efsa-Ecdc
Secondo quanto riferito nel report annuale Ecdc-Efsa sulle zoonosi e malattie trasmesse da alimenti, nel 2010, i principali agenti patogeni causa di infezioni nell’uomo e riportati sono Salmonella, Campylobacter, Listeria, E. Coli produttori di verocitotossina, Yersinia, Trichinella ed Echinococco. Nello specifico dal documento emerge che i casi di Salmonella nell’uomo sono diminuiti dell’8,8% rispetto il 2009 confermando il calo evidenziato negli ultimi 5 anni. La campilobatteriosi è ancora la malattia zoonotica segnalata con maggior frequenza nell’uomo, in leggero aumento nel 2010 con 212.064 casi rispetto ai 198.682 del 2009. Il report Efsa-Ecdc riporta inoltre nel 2010 in Europa 5262 epidemie di origine alimentare con 43.473 casi e 25 decessi. I principali agenti patogeni responsabili sono stati Salmonella (30,5%), agenti virali (15%) e Campylobacter (8,9%). Come negli anni precedenti le principali fonti di epidemie sono state uova e ovo prodotti, responsabili di 154 episodi, seguiti da alimenti misti e buffet (diversi tipi di alimenti potenzialmente coinvolti), vegetali, carne suina e prodotti da essa derivati. Degno di nota l’aumento di epidemie causate da alimenti di origine vegetale nel 2010 (61 epidemie) rispetto il 2009 (21 epidemie). Leggi la riflessione di Luca Busani, Gaia Scavia, Caterina Graziani (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Reparto di Epidemiologia Veterinaria e Analisi del Rischio).