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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Prevenzione life-course e intersettorialità: le parole d’ordine della Regione Liguria

Ilaria Cremonesi - Regione Liguria

 

21 luglio 2016 - Un approccio globale all’ambiente e alla salute incentrato sulla protezione e la prevenzione dei rischi, mettendo in atto azioni strategiche basate sulla collaborazione tra istituzioni e società civile: questa l’idea alla base del Piano regionale di prevenzione 2014-2018 (Prp) della Regione Liguria.

 

Il documento, infatti, «pone tra i suoi obiettivi la realizzazione di una pianificazione regionale coordinata per la salute e per l'ambiente in coerenza con le altre politiche regionali e per un loro vicendevole rafforzamento e pone particolare attenzione alla valorizzazione delle attività di Prevenzione nel settore agricolo per la protezione della salute dei lavoratori, per la sicurezza dei consumatori, per il benessere degli animali e per la tutela della salute dei turisti., con l’obiettivo di rafforzare la cultura della prevenzione dei rischi che permetta di anticiparli e controllarli con maggior efficacia».

 

Il Prp della Liguria è diviso in due Programmi globali:

  • Programma 1 - “Prevenzione e promozione di corretti stili e abitudini di vita” comprende i macro-obiettivi (MO) del Piano nazionale di prevenzione (Pnp) correlati alle diverse fasi della vita. Si suddivide infatti a sua volta in:
    • percorso nascita, prima infanzia, età scolare (scuola obbligo)
    • preadolescenza, adolescenza
    • adulto
  • Programma 2 - “Salute e benessere” comprende i macro-obiettivi poco differenziabili sulle fasce d’età per la loro impostazione. Si suddivide infatti a sua volta in:
    • MO8 Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute
    • MO9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie
    • MO10 Rafforzare le attività di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria per alcuni aspetti di attuazione del Piano nazionale integrato.

Inoltre, ogni obiettivo regionale è stato sviluppato in termini di schede, per un totale di 19.

 

Il Piano di prevenzione è pensato per svilupparsi attraverso in setting privilegiati per l’aggregazione (come per esempio la scuola e gli ambienti di socializzazione) per investire sul benessere di giovani, adulti e anziani, promuovendo e potenziando i fattori protezione e l’adozione di comportamenti sani nella popolazione.

 

È dunque necessario «il potenziamento di accordi in essere tra Aziende sanitarie locali (Als) e scuole e la finalizzazione specifica agli obiettivi regionali che prevedono l’apertura dell’ambiente scuola alle famiglie per lo sviluppo di programmi di promozione della salute integrati per i fattori di rischio e per la promozione delle capacità personali dei giovani, in termini di autostima, capacità personali, resilienza».

 

È inoltre importante «l'efficienza della rete dei servizi della prevenzione collettiva potenziata, anche con la programmazione coordinata degli interventi, dal suo allargamento al Sistema integrato delle attività di prevenzione ed il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati cointeressati nello sviluppo della comunicazione istituzionale per sollecitare comportamenti consapevoli dei cittadini».

 

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