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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Prevenzione e controllo delle infezioni: il primo rapporto globale dell’OMS

Nel 2021-22 il 54,7% dei Paesi risultano avere un programma attivo di prevenzione e controllo delle infezioni con Piani di lavoro annuali e un budget dedicato, ma solo il 3,8% di questi Paesi ha programmi che soddisfano tutti i requisiti minimi dettati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Sono alcuni dei dati che emergono dal draft del primo Report globale sulla prevenzione e controllo delle infezioni pubblicato dall’OMS a maggio 2022.

 

Nell’ultimo decennio le grandi epidemie (come ebola e MERS, sindrome respiratoria da coronavirus Medio Orientale - Middle East respiratory syndrome coronavirus infection, Mers CoV), nonché la recente pandemia di COVID-19, hanno evidenziato le criticità dei sistemi sanitari in relazione allo stato di preparazione per una risposta alle epidemie nonché dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni (Infection Prevention and Control, IPC), sottolineando i rischi che una scarsa attenzione a questi programmi può contribuire ad arrecare gravi danni a pazienti, operatori sanitari e visitatori.

 

Nel 2022 l'OMS presenta per la prima volta un rapporto globale sulla prevenzione e il controllo delle infezioni, all’interno del quale sono raccolte evidenze scientifiche provenienti da studi recenti e lo stato dell’attuale situazione mondiale sull’implementazione dei programmi di IPC per dare maggiori informazioni ai decisori che operano in questo settore.

 

L’IPC è un approccio collaudato, efficace e a basso costo e garantisce la protezione dei pazienti e degli operatori sanitari attraverso un’assistenza di qualità. È dimostrato infatti che una serie di interventi di IPC sono altamente efficaci nel ridurre il rischio di infezioni correlate all’assistenza (ICA) e nel contrastare l’antimicrobico-resistenza (AMR), problematiche che potrebbero avere un impatto consistente in termini di disabilità e mortalità, soprattutto tra i pazienti infettati da microrganismi resistenti agli antibiotici.

 

Il report infatti tratta il problema delle cure non sicure connesse a ICA e AMR: si stima infatti che i pazienti che acquisiranno una ICA nel corso di un ricovero in ospedale, sono il 7% nei Paesi ad alto reddito e il 15% nelle nazioni a basso reddito, con un’incidenza maggiore nei reparti di terapia intensiva.

 

Il report analizza i dati sull’implementazione dei programmi IPC nei Paesi di tutto il mondo. Dai dati emerge che rispetto agli anni precedenti, i Paesi hanno segnalato dei miglioramenti in molte attività chiave dell’IPC (ad esempio, avere un IPC focal point, avere un budget dedicato favorire lo sviluppo di linee guida nazionali sull’IPC e un programma o Piano nazionale per la sorveglianza delle ICA, utilizzare strategie multimodali per i programmi per l’igiene delle mani), ma questi sforzi vanno ancora sostenuti a lungo termine e richiedono investimenti urgenti.

 

Il rapporto rivela inoltre che i Paesi ad alto reddito hanno una maggiore probabilità di implementare programmi nazionali che soddisfino i requisiti minimi e hanno una probabilità otto volte maggiore di avere uno stato di implementazione dell'IPC più avanzato rispetto ai Paesi a basso reddito. 

 

Una sezione del rapporto è anche dedicata all’attuazione dei programmi di igiene delle mani nelle strutture sanitarie. Sebbene sia scientificamente dimostrato che un’adeguata igiene delle mani è efficace nella prevenzione delle infezioni e può salvare vite umane, le ultime evidenze disponibili hanno mostrato che l’adesione alle raccomandazioni sull’igiene delle mani rimane subottimale in tutto il mondo e che come per i programmi di IPC l’implementazione di programmi dedicati a questa pratica era direttamente proporzionale al livello di reddito del Paese.

 

Oltre quindi a una ampia disponibilità di dati, il report riporta una sintesi dei requisiti minimi individuati dall’OMS e le componenti fondamentali dei programmi di IPC.

 

Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento: 3 novembre 2022

Data di pubblicazione della pagina: 19 maggio 2022

Testo scritto da: Fortunato “Paolo” D’Ancona, Giulia Fadda, Dipartimento Malattie infettive - ISS