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Nazioni Unite: il rapporto mondiale sulla droga 2009

16 luglio 2009 - Il 2008 ha visto un’incoraggiante riduzione della produzione di cocaina ed eroina. In Afghanistan le coltivazioni di oppioidi si sono ridotte del 19% e in Colombia la produzione di cocaina è scesa del 18%. Qualche incremento nella coltivazione di cocaina si registra in Bolivia e Perù. Secondo quanto riportato dal “World drug report 2009”, pubblicato dall’United Nations Office on Drugs and crime, in Europa, Nord America e Oceania il consumo di cannabis è in diminuzione, mentre il consumo di cocaina è in calo in Nord America. In Europa, i dati sembrano indicare un consumo stabile sia di cocaina sia di eroina. Dati preoccupanti arrivano sul fronte delle droghe sintetiche: la produzione di anfetamine è in crescita in diversi Paesi. Quasi il 30% dello stock mondiale di anfetamine viene prodotto in Medio Oriente, dove il consumo è piuttosto elevato. Il traffico dei precursori delle metanfetamine, successivamente trasformati in anfetamine per il mercato dell’America settentrionale, si è ampliato in America centrale e meridionale. Alcuni Paesi europei sono tra i maggiori consumatori di ecstasy e il Canada è un importante centro di traffico di questa droga.

 

I dati sul consumo

L’Unodc stima che le persone che hanno fatto uso di droghe almeno una volta nel corso del 2007, siano tra i 172 e i 250 milioni. Tuttavia, il consumo che è più importante quantificare è quello ad opera dei consumatori “problematici”, cioè i maggiori consumatori di droghe, coloro che corrono un alto rischio di diventare dipendenti. L’Unodc calcola che questa categoria di consumatori comprenda tra i 18 e i 38 milioni di persone, di età compresa tra i 15 e i 64 anni. I consumi variano a seconda delle regioni: la maggior parte delle persone sottoposta a terapie di recupero in Africa e Oceania consuma cannabis (63% e 47% rispettivamente), mentre in Asia e in Europa oppiacei (65% e 60%). La cocaina è, invece, più diffusa in Nord America (34%) e Sud America (52%), le anfetamine in Asia (18%), Nord America (18%) e Oceania (20%).

 

Droghe e giovani

Il maggiore consumo di droghe tra i giovani è stato registrato in America, Oceania ed Europa occidentale. Tra i giovani si evidenzia una generale diminuzione del consumo di cannabis e, in alcuni Paesi dell’Europa e dell’America settentrionale, è diminuito il consumo di cocaina. In generale, tuttavia, numerosi Paesi europei registrano una crescita del consumo di cocaina tra i più giovani. Nei Paesi in via di sviluppo dove sono disponibili dati sul consumo di stupefacenti, si registra un minor consumo rispetto ai Paesi industrializzati, ma rispetto al passato, nei Paesi emergenti è in aumento il consumo di ecstasy. I modelli di consumo stanno cambiando: negli Usa la cannabis e la cocaina, solitamente legate a stili di vita alternativi e controcorrente, oggi sembrano attrarre meno i giovani, anche se in alcuni Paesi in via di sviluppo ci sono segnali di aumento del consumo di queste droghe. In generale, le ragazze consumano meno droghe dei ragazzi, con divari di genere variabili a seconda delle regioni e del tipo di droga. Preoccupa l’aumento del consumo indiscriminato dei farmaci legali.

 

Droghe da iniezione

Si calcola che le persone che consumano droghe da iniezione siano tra gli 11 e i 21 milioni, concentrate soprattutto in Cina, Usa, Russia e Brasile. Il ricorso a queste pratiche è uno dei maggiori responsabili della diffusione del virus del’Hiv: dati allarmanti arrivano, in particolare, da Europa dell’est, Sud America, Est e Sud-est asiatico. Le infezioni da Hiv trasmesse per via del consumo di droga sono riportate in 120 Paesi, con ampie differenze geografiche per quanto riguarda il tasso di diffusione.

 

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