Evoluzione del fenomeno della droga in Europa: il rapporto 2005
L'agenzia
europea delle droghe (Oedt), con sede a Lisbona e costituita da un
network di 25 punti di controllo in ciascun Paese dell'Unione e uno
presso la Commissione europea, ha reso pubblici i dati relativi all'anno
2005 sul consumo di droghe e sul relativo impatto sulla salute della
popolazione. Il rapporto fornisce una serie di informazioni preziose per
disegnare l'attuale situazione del mercato e del consumo di droga in
Europa e le ricadute sulla qualità della vita e la salute delle
popolazioni. In particolare, il rapporto mette in luce alcuni punti
critici:
Consumo di cocaina
Imponente l'aumento dell'importazione e del consumo di cocaina tra i
giovani europei: circa 9 milioni di persone, il 3% della popolazione
adulta, l'ha provata almeno una volta. Circa 3 milioni ne hanno fatto
uso nell'ultimo anno, e 1,5 milioni di persone nell'ultimo mese. I
consumatori sono soprattutto maschi, tra i 15 e i 34 anni, residenti in
zone urbane.
Uso di droghe e sieropositività
Fino al 2001, la maggioranza dei nuovi casi di Aids nell'Unione europea
era dovuta all'assunzione di droghe per iniezione endovenosa. I dati del
2005 indicano invece che la maggiore facilità di accesso alle terapie
antiretrovirali (pur se assai disomogenea tra i Paesi dell'Unione) ha
avuto un effetto positivo sulla riduzione di questa via di trasmissione
dell'Aids. Oggi, la malattia si trasmette principalmente attraverso
rapporti eterosessuali non protetti.
Sull’Aids consulta anche l’ultimo
rapporto Unaids 2005 e l’argomento
di salute aggiornato di EpiCentro.
Terapie sostitutive
Sono almeno mezzo milione, sette volte di più rispetto a dieci anni fa,
le persone che si rivolgono ai centri terapeutici per ricevere una
terapia sostitutiva per la dipendenza da oppiacei. L'accesso a queste
terapie rimane molto disomogeneo ed è possibile solo per il 25-50% delle
persone dipendenti.
Politiche e leggi
Nell'ambito delle strategie nazionali di lotta agli stupefacenti, si
registra un fenomeno nuovo nel rapporto 2005: la tendenza crescente ad
affrontare in modo univoco i comportamenti, le situazioni e le attività
di turbativa all'ordine pubblico connessi alla droga.
Criminalità
Aumentano le violazioni delle normative sugli stupefacenti, un andamento
crescente che si è verificato complessivamente tra il 1983 e il 2003,
anche se è particolarmente marcato in Estonia e Polonia dove le
segnalazioni di reati sono, rispettivamente, decuplicate e triplicate.
In altri Paesi, invece, come Belgio Spagna, Italia, Malta, Austria e
Slovenia, le segnalazioni sono diminuite nel 2003.
Il rapporto è disponibile in italiano, suddiviso
per
capitoli.
È possibile accedere direttamente ai dati, espressi
in
grafici, riquadri e tabelle, elencati in italiano secondo l'ordine
di pubblicazione nel testo del rapporto.
Infine, si possono consultare le
sintesi dei dati per ciascun paese e le relazioni nazionali
dettagliate.
La situazione italiana
L'Osservatorio europeo raccoglie anche i rapporti
nazionali completi. Per il nostro Paese è disponibile il
rapporto 2005 e la relativa
sintesi in italiano,
rapporto 2004 e la relativa
sintesi in italiano, redatti dal punto di controllo nazionale che ha
sede presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento
nazionale politiche antidroga, Ufficio monitoraggio.
In Italia, oltre all'Osservatorio
nazionale fumo, alcol e droga, che ha sede presso l'Istituto
superiore di sanità, è presente anche una rete di Osservatori
tossicodipendenze a livello regionale, provinciale e comunale, che
raccolgono e analizzano i dati prodotti dai Sert.
Un'esperienza particolare è quella dell'Osservatorio
epidemiologico metropolitano delle dipendenze patologiche di
Bologna, che integra molti dati di diversa provenienza con quelli
forniti dai Sert, pubblica un rapporto annuale e rende disponibili i
dati aggiornati semestre per semestre. Secondo lo studio relativo
all'anno 2004, si è stabilizzato il numero di consumatori residenti di
sostanze pesanti, a fronte di un incremento dei non residenti, senza
fissa dimora (16%) e stranieri (13%), verso i quali prevalgono
interventi di tipo repressivo e un forte ricorso ai servizi di bassa
soglia. Il trend osservato in Europa, quello dell'aumento dei
consumatori di cocaina, è confermato anche nell'area bolognese. Tra i
quasi 2000 soggetti inclusi nello studio, il 73% è stato in trattamento
presso un Sert e l'8% è stato seguito da una unità mobile metadone, il
7% è stato contattato dall’unità di aiuto del comune di Bologna e l’8%
si è rivolto allo sportello sociale. Inoltre, il 16% è stato in carcere
e il 7% è stato ospite in un dormitorio; il 7% è stato ricoverato
all’ospedale, il 6% è stato soccorso per overdose e lo 0.5% è deceduto
per overdose e, infine, il 6% è stato segnalato ai N.O.T. della
Prefettura dalle forze dell’ordine.
In
Piemonte, l'Osservatorio
epidemiologico delle dipendenze della Regione pubblica un bollettino
con i dati annuali. Il
bollettino relativo ai dati 2004, pubblicato nel novembre 2005,
conferma che, come osservato anche a Bologna, l'età media dei
tossicodipendenti italiani è salita a circa 30 anni. In diminuzione la
percentuale di consumatori di eroina come droga primaria. Per quanto
riguarda la mortalità per overdose, i dati indicano che dopo i due
picchi dell’inizio e della metà degli anni Novanta, c'è stata una
progressiva e drastica diminuzione fino a un dato stabile, dal 2002, di
45 decessi all'anno, con un andamento del tutto simile a quello
nazionale. Aumenta il ruolo dei Sert sul territorio, con un crescente
numero di utenti.
Pubblicano rapporti e bollettini che raccolgono dati relativi al
territorio anche:
-
Osservatorio delle dipendenze, Azienda sanitaria locale della provincia di Bergamo
-
Osservatorio regionale dipendenze, Regione Veneto
-
Centro studi ricerca e documentazione su dipendenze e Aids, Azienda Usl 10 Firenze, Regione Toscana
-
Sei Unico, portale dedicato alle dipendenze della Regione Abruzzo
-
Osservatorio dipendenze patologiche, Azienda sanitaria locale città di Milano
-
Agenzia comunale delle tossicodipendenze, Comune di Roma