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Silver shadow: la normalità deviante

Indagine su dipendenza da gioco, uso di stupefacenti e abuso di alcol tra i frequentatori dei bar nei quartieri di Bologna

a cura di Raimondo Pavarin, Osservatorio epidemiologico metropolitano delle dipendenze patologiche, Ausl Bologna

 

Scarica l’intero rapporto (pdf, 800 kb).

 

Obiettivo dello studio è stimare la prevalenza di comportamenti a rischio su uso di stupefacenti, abuso di alcol, problematiche legate a dipendenza da gioco, e dei problemi psicologici, psichiatrici e sociosanitari tra i frequentatori dei bar nei quartieri della prima periferia della città di Bologna. Viene inoltre indagata la relazione tra dipendenza da gioco e presenza di slot machines nei locali.

 

Tra i soggetti intervistati, i maschi sono l’85%, gli stranieri l’11%, 86% residenti a Bologna città, età media 43,4 anni. Il 56% abita con la famiglia di origine, il 39% è coniugato, il 46% ha il diploma di scuola media superiore, il 69% lavora, il 18% è pensionato.

 

Droghe

Il 31% ha usato almeno una volta una qualsiasi sostanza stupefacente, il 17% l’ha consumata nell’ultimo anno e il 12% nell’ultimo mese. In generale, un soggetto su tre ha provato cannabinoidi, il 10% cocaina, il 3% ecstasy e popper, il 2% eroina e psicofarmaci. Nell’ultimo anno, il 15% ha assunto cannabinoidi, il 5% cocaina, l’1% psicofarmaci, popper, ecstasy, ketamina ed eroina.

 

Alcol

Il 21% pensa di dover ridurre il bere, il 19% ha ricevuto critiche sul modo di bere, l’11% ha avuto sensi di colpa per il bere, il 10% ha bevuto almeno una volta alcolici appena alzato dal letto.

 

Gioco

Nel corso dell’ultimo anno, il 60% ha giocato almeno una volta al lotto, il 24% al Totocalcio o al Totogol, il 21% ha acquistato almeno un “gratta e vinci”, il 16% ha acquistato almeno un biglietto

della lotteria, il 14% ha giocato con le slot machines o a carte per soldi, l’8% ha giocato a Bingo o è stato al casinò, il 7% ha scommesso alle corse, il 6% ha scommesso su altri sport, il 4% ha giocato in Borsa, l’1% altri giochi di abilità e scommesse su internet.

Il 10% degli intervistati ha dichiarato di “pensare al gioco frequentemente”, il 7% “ha giocato per rifarsi”, il 5% “si è sentito agitato/irritabile quando ha provato a ridurre/sospendere” o ha “mentito per dissimulare le abitudini di gioco”, il 4% gioca “per sfuggire alle difficoltà” o “ha fatto sforzi infruttuosi per smettere” o “ha bisogno di giocare somme crescenti”, l’1% ha commesso “atti illeciti”o “ha messo in pericolo le relazioni affettive” o “conta su altri per ottenere denaro”. Almeno il 15% ha problemi di dipendenza da gioco: l’11% per “gioco sociale” (alta probabilità di sviluppare in futuro dipendenza da gioco), il 4% per “gioco patologico” (è molto probabile una diagnosi di dipendenza da gioco). Dal profilo a rischio per “gioco sociale” si evidenzia chi gioca a carte per soldi, chi gioca al lotto, chi va al casinò e chi acquista i “gratta e vinci”. Questo rischio è più elevato nei locali in cui sono presenti le slot machines. Si evidenzia inoltre l’associazione con i problemi di tipo psicologico.

 

Problemi nel corso dell’ultimo anno

Nell’ultimo anno il 15% ha avuto un incidente stradale o un ricovero ospedaliero, il 10% problemi economici, il 4% trattamenti con psicofarmaci, il 3,6% problemi con la giustizia, il 2% problemi psichiatrici, l’1,3% dipendenza da stupefacenti, l’1% disintossicazioni. Il 47% ha dichiarato di avere avuto un qualsiasi problema di tipo psicologico: 23% depressione o ansia, 19% disturbi del sonno, 10% disturbi di memoria, 9% disturbi fisici/psicosomatici, 5% attacchi di panico o paranoia o sentimenti di persecuzione, 2% allucinazioni.

 

Discussione

I frequentatori dei bar vanno considerati come una popolazione a rischio per quanto riguarda l’uso di alcol, di stupefacenti e la dipendenza dal gioco. L’uso di stupefacenti e i comportamenti pericolosi risultano più frequenti tra gli avventori dei locali per aperitivi, l’abitudine al gioco tra i

frequentatori dei locali di passaggio, il consumo di alcolici e il rischio di dipendenza dal gioco nei locali di ritrovo. Il diverso profilo degli avventori, cui corrispondono differenti livelli di rischio, suggerisce la necessità di approcci diversificati per potenziali progetti di prevenzione. Da rilevare che il rischio di futura dipendenza da gioco risulta più elevato nei locali in cui sono presenti le slot machines e tra i soggetti che giocano abitualmente con i “giochi legali”.

I progetti di prevenzione devono considerare anche la “normalità deviante”, cioè quei comportamenti pericolosi (guidare dopo aver bevuto alcolici, consumare saltuariamente stupefacenti, giocare abitualmente con le slot machines) considerati “quasi normali” se messi in atto dalle persone comuni.

 

Scarica l’intero rapporto (pdf, 800 kb).