English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Rapporto nazionale Passi 2010: alcol e guida

Leggi l'introduzione "Perché è necessario mettere sotto sorveglianza la guida sotto l’effetto dell’alcol".

 

7 aprile 2011 - Nella maggior parte dei paesi che sorvegliano il fenomeno, in circa uno su cinque dei conducenti deceduti a seguito di un incidente stradale si rileva un eccesso di alcol nel sangue, misurato in termini di concentrazione ematica di alcol (BAC: Blood Alcohol Concentration) superiore al limite legale, che in Italia, come nella maggioranza degli altri paesi, è pari a 0,5 grammi per litro.

 

Passi rileva i dati relativi alla frequenza di guida sotto l’effetto dell’alcol riferiti dagli intervistati che hanno viaggiato in auto, nel periodo di riferimento sia come conducenti sia come persone trasportate.

 

Consulta la scheda indicatore.

 

Alcol e guida – pool di Asl 2010

 

 

%

(IC95%)

Guida sotto effetto dell’alcol*

9,8

(9,3-10,3)

Trasportato da un conducente sotto effetto dell’alcol

6,6

(6,32-6,9)

*aver guidato negli ultimi 30 giorni entro un’ora dall’aver bevuto ≥2 unità di bevanda alcolica; percentuale calcolata sulla popolazione che, negli ultimi 30 giorni, dichiara di aver bevuto almeno un’unità alcolica e aver guidato.

 

La guida sotto l’effetto dell’alcol

 

Guida sotto effetto dell’alcol

pool Asl – Passi 2010 (n=19.724)

Totale: 9,8 (IC 95%: 9,3%-10,3%)

Clicca per ingrandire

*tra le persone che negli ultimi 30 giorni hanno riferito di essere guidatori non astemi, quelle che hanno dichiarato di essersi messe alla guida di auto/moto entro un’ora dopo aver bevuto due o più unità di bevanda alcolica

 

Tra coloro che hanno consumato alcolici nei 30 giorni precedenti all’intervista, un intervistato su dieci ha dichiarato di aver guidato un’auto o una moto nell’ora successiva all’aver bevuto almeno due unità alcoliche. L’abitudine a guidare sotto l’effetto dell’alcol è più frequente negli uomini e nei giovani della fascia di età 25-34 anni.

 

Analizzando insieme tutte queste caratteristiche con un’analisi multivariata, si conferma una forte associazione tra guida sotto l’influenza dell’alcol e il sesso, così come si conferma anche l’associazione con l’età, mentre ciò non avviene né con l’istruzione né con le difficoltà economiche.

Guida sotto effetto dell’alcol

pool Asl – Passi 2010 %

 

La mappa riporta la situazione della guida sotto l’effetto dell’alcol, nelle regioni e Asl che nel 2010 hanno raccolto un campione rappresentativo.

 

Guida sotto effetto dell’alcol

pool Asl – Passi 2010 %

Clicca per ingrandire

 

Scarica la tabella in formato excel (xls 17 kb)

 

Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interregionale, con frequenze di guida sotto l’effetto dell’alcol più alte al Nord che al Centro e al Sud.

 

I controlli delle forze dell’ordine

Nel 2010, dei circa 33.600 intervistati che dichiarano di essere andati in auto o in moto negli ultimi 12 mesi, il 34% ha riferito di aver subito un controllo da parte delle forze dell’ordine, in veste di guidatore o di passeggero.

 

Tra le persone che sono state fermate, come guidatori o passeggeri, questo controllo è capitato in media più di due volte.

 

Dal confronto tra le Regioni emergono differenze statisticamente significative. Il range varia dal 21% della Campania al 49% della Valle d’Aosta.

 

Controlli forze dell’ordine

pool Asl – Passi 2010 %

Clicca per ingrandire

Scarica la tabella in formato excel (xls 15 kb)

 

Alcol e guida – pool di Asl 2010

 

Controlli delle forze dell’ordine

%

(IC95%)

Fermato dalle forze dell’ordine per un controllo

34,0

(33,4-34,6)

Effettuato l’etilotest*

11,3

(10,7-12,0)

* percentuale calcolata su chi ha riferito di essere stato fermato per un controllo dalle forze dell’ordine

 

Il ricorso all’etilotest

Solo l’11% degli intervistati fermati dalle forze dell’ordine riferisce che il guidatore è stato sottoposto anche all’etilotest. Una percentuale che diminuisce all’aumentare dell’età: dal 22% dei 18-24enni al 5% dei 50-69enni.

 

La percentuale più bassa di controlli con etilotest si registra nel Lazio (7%) e nella P.A. di Bolzano (7%), mentre la più alta si registra a in Piemonte (16%).

 

Controllo con etilotest

pool Asl – Passi 2010 %

Clicca per ingrandire

 

Scarica la tabella in formato excel (xls 15 kb)

 

Conclusioni

Una minoranza (il 10% dei guidatori non astemi), piccola ma consistente, mette ancora a rischio la vita propria e quella degli altri guidando anche quando è sotto l’effetto dell’alcol.

 

I controlli sistematici con etilotest sono uno strumento di provata efficacia per la riduzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali, ma risultano ancora poco diffusi: rimane pertanto ampio il margine di miglioramento nelle pratiche di prevenzione e di contrasto.

 

Sebbene i comportamenti personali rappresentino fattori di primaria importanza, per migliorare la sicurezza stradale, sono indispensabili anche interventi strutturali e ambientali.

 

Occorre infine sottolineare come, in una prospettiva di lungo periodo, le politiche per la riduzione dell’uso di auto e moto, a favore del trasporto pubblico e del trasferimento attivo (andare a piedi o in bicicletta, in condizioni che garantiscano la sicurezza), creano sinergie positive: riducono gli incidenti stradali, promuovono l’attività fisica e migliorano la qualità dell’aria.

 

Scarica la scheda "Il consumo di alcol in Italia: I dati 2010 del sistema di sorveglianza Passi" (pdf 342 kb).