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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

In Italia

Il Centro operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità dal 1984 raccoglie i dati relativi alle notifiche di AIDS e dal 2008 raccoglie anche i dati delle nuove diagnosi di infezione da HIV, questi ultimi dal 2012 sono a copertura nazionale. Il “Notiziario dell’ISS (Volume 38 - Numero 11, Novembre 2025) - Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da HIV e dei casi di AIDS in Italia al 31 dicembre 2024” riporta i dati sulle nuove diagnosi di infezione da HIV e sui casi di AIDS segnalati in Italia aggiornati a dicembre 2024. Va sottolineato che dal 2012 si è osservata una diminuzione delle nuove diagnosi HIV fino al 2020, anno in cui si è registrato il minor numero di casi a causa della pandemia di COVID-19. Negli anni successivi si è osservato un aumento dell’incidenza fino al 2024 dove si registrano 4,3 casi per 100.000 residenti (dato corretto per ritardo di notifica), evidenziando una stabilità del numero delle nuove diagnosi HIV rispetto al 2023.

 

Sorveglianza HIV

La sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV riporta i dati relativi alle persone che risultano positive al test HIV per la prima volta. I dati riferiti da questo sistema di sorveglianza indicano che nel 2024 sono state segnalate 2379 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a un’incidenza di 4,0 nuovi casi per 100.000 residenti (dato non corretto per ritardo di notifica), un valore che pone l’Italia al di sotto della media osservata tra i Paesi dell’Europa occidentale (5,9 nuove diagnosi per 100.000 residenti). Dal 2012 al 2020 si è osservata una diminuzione delle nuove diagnosi di HIV, con un aumento dal 2021 al 2023 e una stabilità nel 2024. Nel 2024 le incidenze più alte sono state osservate nelle Regioni del Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna.

 

Le nuove diagnosi di infezione da HIV nel 2024 sono in maschi nel 79% dei casi. L’età mediana è di 41 anni per i maschi e 40 per le femmine e le incidenze più alte sono state riscontrate nelle fasce d’età 30-39 anni (10 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e 25-29 anni (9,4 nuovi casi ogni 100.000 residenti) con valori in media da tre a quattro volte superiori nei maschi rispetto alle femmine.

 

Nel 2024 la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali, che costituiscono l’87,6% di tutte le segnalazioni (41,6% di Men who have sex with men; 27,9% eterosessuali maschi; 18,1% eterosessuali femmine).

 

Il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV tra gli stranieri sia maschi sia femmine presenti in Italia è aumentato nell’ultimo quinquennio. Nel 2024 gli stranieri costituiscono il 35,9% delle nuove diagnosi.

 

Nell’ultimo decennio è aumentata la quota di persone a cui è stata diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV, cioè con bassi valori di linfociti CD4 o in AIDS. Nel 2024 il 40,3% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV ha un numero di linfociti CD4 inferiore a 200 cell/μL e il 59,9% un numero di linfociti CD4 inferiore a 350 cell/μL.

 

Nel 2024 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi HIV ha eseguito il test per sospetta patologia HIV o presenza di sintomi HIV correlati (43,5%). Altri principali motivi di esecuzione del test sono: comportamenti sessuali a rischio (19,9%), controlli di routine o iniziative di screening a seguito di campagne informative (12,9%) e diagnosi di altra infezione sessualmente trasmessa (6,7%). Questi ultimi due motivi di testing hanno visto una proporzione in aumento tra il 2022 e il 2024.

 

Sorveglianza AIDS

Il Registro Nazionale AIDS riporta i dati delle persone con una nuova diagnosi di AIDS. Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi, sono stati segnalati 73.717 nuovi casi di AIDS, di cui 48.356 deceduti entro il 2022.

 

Le nuove diagnosi di AIDS notificate nel 2024 sono 450, pari a un’incidenza di 0,8 nuovi casi per 100.000 residenti.

 

Nel 2024 il 79,0% delle persone diagnosticate con AIDS non aveva ricevuto una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS e in queste la più comune patologia di esordio è stata la polmonite da Pneumocystis jirovecii (22,4%).

 

La proporzione di persone con nuova diagnosi di AIDS che ha scoperto di essere HIV positiva nel semestre precedente la diagnosi di AIDS è aumentata nel tempo e si è stabilizzata intorno all’84% nell’ultimo triennio, nel 2024 è pari all’83,6%. Dal 2017 al 2020 il numero annuale di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile, è diminuito nel 2021 per poi aumentare nel 2022 con 493 decessi.

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 27 novembre 2025

Revisione a cura di: Vincenza Regine, Lucia Pugliese e Barbara Suligoi – Dipartimento Malattie infettive ISS