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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

In Italia

Il Centro operativo AIDS (CoA) dell’Istituto superiore di sanità dal 1984 raccoglie i dati relativi alle notifiche di AIDS e dal 2008 raccoglie anche i dati delle nuove diagnosi di infezione da HIV, questi ultimi dal 2012 sono a copertura nazionale. Il “Notiziario dell’ISS (Volume 35 - Numero 12 Novembre 2022) - Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da HIV e dei casi di AIDS in Italia al 31 dicembre 2021” riporta i dati sulle nuove diagnosi di infezione da HIV e sui casi di AIDS segnalati in Italia aggiornati a dicembre 2021. Va sottolineato che i dati del 2020 e del 2021 hanno risentito dell’epidemia da COVID-19 che potrebbe aver comportato una sottodiagnosi e/o una sottonotifica.

 

Sorveglianza delle infezioni da HIV

La sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV riporta i dati relativi alle persone che risultano positive al test HIV per la prima volta. I dati riferiti da questo sistema di sorveglianza indicano che nel 2021, sono state segnalate 1770 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari ad un’incidenza di 3 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza di nuove diagnosi di HIV è in continua diminuzione dal 2012. Nel 2021, le incidenze più alte sono state registrate in Lazio, Valle d’Aosta, Toscana ed Emilia-Romagna.

 

Nel 79,5% dei casi le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2021 sono maschi. L’età mediana è di 42 anni per i maschi e 41 per le femmine e l’incidenza più alta si riscontra nelle fasce d’età 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e 25-29 anni (6,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti).

 

Nel 2021 la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti da preservativo, che costituiscono l’83,5% di tutte le segnalazioni (39,5% di Men who have sex with men; 27,2% eterosessuali maschi; 16,8% eterosessuali femmine).

 

Il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV tra gli stranieri è in diminuzione dal 2016 e nel 2021 gli stranieri costituiscono il 29,2% delle nuove diagnosi.

 

Dal 2015 aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV, ovvero con bassi valori di linfociti CD4 o in AIDS. Nel 2021, il 44,5% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV ha un numero di CD4 inferiore a 200 cell/μL e il 63,2% un numero di CD4 inferiore a 350 cell/μL.

 

Nel 2021, oltre un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV ha eseguito il test HIV per sospetta patologia HIV o presenza di sintomi HIV correlati (39,8%). Altri principali motivi di esecuzione del test sono stati: rapporti sessuali senza preservativo (16,6%), comportamento a rischio non specificato (9,4%), accertamenti per altra patologia (6,9%), iniziative di screening o campagne informative (6,2%).

 

Sorveglianza dell’AIDS

La sorveglianza dell’AIDS, riporta i dati delle persone con una nuova diagnosi di AIDS. Dall’inizio dell’epidemia, nel 1982, a oggi sono stati segnalati 72.034 casi di AIDS, di cui oltre 46 mila deceduti fino al 2019.

 

Nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza di AIDS è in costante diminuzione.

 

È diminuita negli ultimi anni la proporzione di persone che alla diagnosi di AIDS presentano un’infezione fungina, mentre è aumentata la quota di persone che presentano un’infezione virale e quella con tumori.

 

Nel 2021, solo il 23,6% delle persone diagnosticate con AIDS ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi. Nel 2021 è aumentata la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS che ignorava la propria sieropositività e ha scoperto di essere HIV positiva nel semestre precedente la diagnosi di AIDS, passando dal 80,8% del 2020 all’83% del 2021.

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2022

Revisione a cura di: Vincenza Regine, Lucia Pugliese e Barbara Suligoi - ISS