Giornata mondiale contro l’Aids 2012
Revisione a cura del Centro operativo Aids (Coa) – Iss
29 novembre 2012 - Come ogni anno, il primo dicembre ricorre il World Aids day, la giornata mondiale contro l’Aids, un momento di discussione collettivo attorno a questo tema e finalizzato all’aumento della consapevolezza tra la popolazione, all’analisi dei dati sulla diffusione dell’epidemia e alla valutazione dei risultati delle azioni intraprese per contrastarla.
In occasione della Giornata 2011 è stato lanciato il tema “Getting zero”, una campagna i cui obbiettivi principali, da raggiungere entro il 2015, sono focalizzati attorno alla possibilità di eliminare la trasmissione del virus, le discriminazioni di cui sono vittime le persone con l’Hiv e i decessi correlati all’Aids.
I dati incoraggianti di UnAdis
Dal rapporto annuale “UnAids report on the global Aids epidemic - 2012” (pdf 1,5 Mb), pubblicato a novembre 2012 emerge una riduzione di oltre 700 mila casi di nuove infezioni da Hiv registrate nel 2011 rispetto al 2001: un risultato per la prevenzione di questa infezione che appare evidente anche dai dati sull’Africa in cui, negli ultimi sei anni, la mortalità per Aids è diminuita di un terzo.
Nel 2011, attraverso la risoluzione 65/277 “United nations political declaration on Hiv and Aids: intensifying our efforts to eliminate Hiv and Aids” (pdf 208 kb) le Nazioni Unite hanno deciso di intensificare gli sforzi per migliorare la prevenzione della trasmissione e l’accesso alle cure entro il 2015 attraverso alcuni step:
- ridurre del 50% la trasmissione del virus attraverso i rapporti sessuali e l’uso di siringhe infette tra gli utilizzatori di droghe per via iniettiva
- eliminare le nuove infezioni tra i bambini e ridurre il numero di decessi tra le madri
- fornire una terapia antiretrovirale per 15 milioni di persone
- ridurre del 50% il numero dei decessi per tubercolosi in persone coinfette dal virus Hiv
- aumentare gli investimenti e le risorse disponibili per i Paesi in via di sviluppo
- eliminare le disuguaglianze di genere e gli abusi sessuali rendendo le donne in grado di proteggersi dall’Hiv
- adottare politiche contro la discriminazione delle persone che vivono con il virus Hiv
- eliminare i sistemi paralleli per l'Hiv e rafforzare l'integrazione della lotta contro l'Aids nella salute globale.
Ad oggi, sebbene l’infezione da Hiv rimane uno dei maggiori problemi di sanità pubblica, gli sforzi messi in atto negli anni stanno rendendo buoni risultati. Nel mondo sono circa 34 i milioni di persone che vivono con l’infezione, di cui circa lo 0,8% di età compresa tra i 15 e 49 anni. L’Africa sub-sahariana si conferma quella più colpita con circa 4,9% della popolazione infetta.
Comportamenti sessuali
I dati disponibili nel rapporto Unaids mostrano come cambiamenti del comportamento sessuale della popolazione possono influire positivamente o negativamente nell’incidenza delle infezioni da Hiv. Infatti, Paesi come Kenya, Malawi, Mozambico, Namibia, Nigeria e Zambia, in cui si è prestata più attenzione alle abitudini sessuali mostrano un miglioramento dei dati statisticamente rilevante. In questo contesto l’educazione sessuale rappresenta un passaggio fondamentale: in 26 dei 31 Paesi in cui l’epidemia è più diffusa meno del 50% delle giovani donne conoscono l’Hiv e l’importanza dell’uso dei profilattici nella prevenzione dell’infezione.
Decessi Aids-correlati
Nel 2011, 1,7 milioni di persone sono morte nel mondo per problemi correlati all’Aids, con un calo dei dati rispetto al 2005, del 32% nell’Africa sub-sahariana, del 48% nei Caraibi e del 41% in Oceania. Si tratta di dati legati strettamente alla diffusione delle terapie anti retrovirali che, dal 1995, hanno permesso di salvare 14 milioni di persone all’anno nei Paesi in via di sviluppo.
Dati italiani
I dati italiani vengono aggiornati e diffusi ogni anno in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids dal Centro operativo Aids (Coa) dell’Iss. Per l’edizione 2012 i dati aggiornati saranno disponibili a partire da venerdì 30 novembre sul sito del Coa.
- rapporto UnAids “UnAids report on the global Aids epidemic - 2012” (pdf 1,5 Mb)
- sito dell’Oms
- sito dell’UnAids
- sito del Coa.