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Secondo meeting "Zebrafish for One Health": un network per la ricerca integrata in un approccio One Health

 

Il 24-25 ottobre, presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), si è svolto il secondo meeting "Zebrafish for One Health", organizzato dal Reparto Ecosistemi e Salute (ES) dell’ISS. L’incontro ha riunito esperti e giovani ricercatori per promuovere la collaborazione interdisciplinare e l'avanzamento della ricerca scientifica attraverso l'uso del modello zebrafish. Marco Martuzzi, direttore del Dipartimento Ambiente e Salute, e Laura Mancini, direttrice del Reparto ES, hanno espresso il loro pieno supporto all’iniziativa, sottolineandone il valore e il potenziale per la comunità scientifica, evidenziando come l’approccio sistemico fornito dal modello zebrafish rappresenti un'opportunità unica per connettere la salute umana con gli ecosistemi, proponendo un esempio prezioso di integrazione secondo la prospettiva One Health.

 

L'incontro ha rappresentato un'importante opportunità di condivisione e confronto tra istituzioni scientifiche e università, finalizzato alla creazione di un network nazionale, ZebOne, in grado di supportare studi innovativi secondo l'approccio One Health, integrando salute umana, animale e ambientale.

 

All'evento hanno partecipato numerosi relatori afferenti alle diverse discipline della One Health, come François Brion (INERIS), Ines Lacchetti (ISS), Vincenzo Cavalieri (Università di Palermo), Walter Cristiano (ISS), Gianluca Panzini (ISS) e Giovanna Paolone (Università di Verona). Inoltre, 23 giovani ricercatori provenienti da diverse Università (Trento, Palermo, Verona, Napoli, Teramo, Pisa, Roma, Salento) ed enti di ricerca (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IFC-CNR, Istituto Stella Maris) hanno avuto la possibilità di presentare i loro studi su zebrafish, contribuendo con nuove prospettive e approcci sperimentali.

 

Uno dei momenti più significativi dell'evento è stata la tavola rotonda, moderata da Maria Caterina Mione (Università di Trento) e Ines Lacchetti (ISS), con interventi di esperti di spicco tra cui Cristiano Bertolucci (Università di Ferrara), Mario Carere (ISS), Baldassarre Fronte (Università di Pisa), Antonella Lauri (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma), Maria Marchese (IRCS Stella Maris di Pisa) e Monia Perugini (Università di Teramo). Le discussioni hanno approfondito vari aspetti metodologici e applicativi del modello zebrafish, evidenziando l'importanza di una ricerca coordinata a livello nazionale.

 

Il meeting ha sottolineato la necessità di una piattaforma di dialogo stabile per accelerare lo sviluppo di tecniche innovative e migliorare l'uso dello zebrafish come organismo modello nella One Health, con l'obiettivo di promuoverlo e far avanzare la ricerca scientifica attraverso la collaborazione interdisciplinare.

 

Tra le proposte è emersa la creazione di 4 working group multidisciplinari, promuovendo un dialogo attivo e continuo in vista del terzo meeting: il Gruppo Giovani Ricercatori che promuoverà il network zebrafish e One Health attraverso i canali social al fine di diffondere la conoscenza scientifica a un pubblico più ampio; il Gruppo Linea Guida stesura Progetti che svilupperà una linea guida per la compilazione univoca e condivisa di progetti con zebrafish, garantendo maggiore chiarezza e coerenza tra proponenti e revisori; il Gruppo Laboratorio Sostenibile che si occuperà di promuovere una gestione e pratiche sostenibili nei laboratori che utilizzano zebrafish; il Gruppo Tematica Specifica che individuerà una tematica più dettagliata e strategica per la connessione tra Zebrafish e One Health da elaborare nel prossimo meeting o per la presentazione di un progetto.

 

Inoltre, è stata proposta l'istituzione del meeting ZebOne come una giornata dedicata ai dottorandi (PhD-Day) per incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani ricercatori che lavorano con il modello zebrafish. Si è anche suggerito di ottenere un riconoscimento ufficiale dell’evento con un accreditamento del Ministero e il rilascio dicrediti formativi professionali (CFP) ai partecipanti, un requisito importante per la formazione obbligatoria delle Organizzazioni Preposte al Benessere degli Animali (OPBA). Infine, è stato proposto all’unanimità di promuovere il network a livello internazionale attraverso la European Zebrafish Society.

 

Tutte queste proposte mirano a consolidare e ampliare la collaborazione all’interno della comunità scientifica, ponendo le basi per una rete di ricerca sempre più forte e innovativa sul piano della prevenzione, sostenibilità e interdisciplinarità in un’ottica One Health.

 

Con il supporto istituzionale e il coinvolgimento delle nuove generazioni, questo network può ispirare lo sviluppo di una rete di lavoro comune orientata alla prevenzione e alla tutela della salute umana, sottolineando il ruolo cruciale dei giovani nel portare avanti tematiche di ricerca innovative e promuovendo un futuro di collaborazione scientifica integrata.

 

Risorse utili

 

Data di pubblicazione della pagina: 7 novembre 2024

Testo scritto da: Melissa Barra, Valentina Pantano, Aurora Mancini, Elisabetta Volpi, Luca Avellis - Dipartimento Ambiente e Salute, ISS