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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi: i bollettini periodici

Cosa sono le arbovirosi

Le arbovirosi sono malattie causate da virus trasmessi da vettori artropodi (arthropod-borne virus, come per esempio zanzare, zecche e flebotomi) tramite morso/puntura. Interessano sia l’uomo che gli animali. Al momento attuale si contano oltre 100 virus classificati come arbovirus, in grado di causare malattia nell’uomo. La maggior parte di questi appartengono a famiglie e generi tra i quali i Togaviridae (Alphavirus), i Flaviridae (Flavivirus) e i Bunyaviridae (Bunyavirus e Phlebovirus). In Italia, gli arbovirus possono essere causa di infezioni sia importate sia autoctone e possono causare malattie con manifestazioni cliniche diverse. Per questo motivo, le arbovirosi devono essere considerate nella diagnosi differenziale in caso di storia di viaggio all’estero o in presenza di nota diffusione sul territorio nazionale.

 

La sorveglianza nazionale

In Italia, sono soggette a sorveglianza speciale le seguenti arbovirosi: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (TBE) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.

 

Le attività di sorveglianza integrata delle arbovirosi in Italia sono coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, nel caso delle sorveglianze dei virus West Nile e Usutu dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (IZS-AM), in collaborazione con il ministero della Salute che, periodicamente, pubblica Piani di sorveglianza e risposta al fine di garantire un’individuazione precoce dei casi e ridurre il più possibile una eventuale diffusione.

 

In evidenza

Consulta la dashboard con i dati sulle arbovirosi

 

Dal 1 gennaio al 19 agosto 2025 (aggiornamento settimanale), al sistema di sorveglianza nazionale risultano:

  • 127 casi confermati di Dengue: 123 casi associati a viaggi all’estero e 4 casi autoctoni, età mediana 41 anni, 57% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due eventi distinti di trasmissione locale del virus Dengue in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), uno dei quali rappresentato da un caso sporadico e l’altro da un focolaio. Sono attualmente in corso ulteriori indagini epidemiologiche.
  • 66 casi confermati di Chikungunya: 37 casi associati a viaggi all’estero e 29 casi autoctoni, età mediana 53 anni, 50% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati quattro episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), due rappresentati da due casi sporadici e due da focolai. Sono attualmente in corso ulteriori indagini epidemiologiche.

Dal 1 gennaio al 29 luglio 2025 (aggiornamento mensile), al sistema di sorveglianza nazionale risultano:

  • 4 casi di Zika virus: tutti importati, nessun decesso.
  • 23 casi di TBE: tutti autoctoni, età mediana 52 anni, 57% di sesso maschile, nessun decesso.
  • 38 casi di Toscana virus: tutti autoctoni, età mediana 59,5 anni, 74% di sesso maschile, nessun decesso.

La dashboard non fornisce dettagli per Zika virus al fine di tutelare la privacy dei pazienti vista l’esiguità del numero dei casi osservati (≤5).

 

Per i dati sulle infezioni da West Nile e Usutu virus consulta la pagina dedicata.

 

Per ulteriori dettagli consulta il “Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025”.

 

Leggi le FAQ aggiornate.

 

 

Archivio dei bollettini periodici

Anno 2024

Anno 2023

Anno 2022

Anno 2021

Anno 2020

Anno 2019

Anno 2018

Nell’ambito delle attività della sorveglianza delle arbovirosi in Italia, sono state prodotte delle schede infografiche relative ai casi umani confermati di infezione da virus Chikungunya, Dengue, Zika, Toscana e del virus della encefalite da zecche (Tbe) con esordio sintomi nel 2018 e notificati al sistema di sorveglianza. Le schede riportano i dati al 7 giugno 2019, consolidati con le Regioni e Province autonome.

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 21 agosto 2025

Data di creazione della pagina: 20 giugno 2019

Revisione a cura di: Flavia Riccardo, Antonino Bella, Martina Del Manso - Dipartimento Malattie infettive, Iss