Sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi: i bollettini periodici
Cosa sono le arbovirosi
Le arbovirosi sono malattie causate da virus trasmessi da vettori artropodi (arthropod-borne virus, come per esempio zanzare, zecche e flebotomi) tramite morso/puntura. Interessano sia l’uomo che gli animali. Al momento attuale si contano oltre 100 virus classificati come arbovirus, in grado di causare malattia nell’uomo. La maggior parte di questi appartengono a famiglie e generi tra i quali i Togaviridae (Alphavirus), i Flaviridae (Flavivirus) e i Bunyaviridae (Bunyavirus e Phlebovirus). In Italia, gli arbovirus possono essere causa di infezioni sia importate sia autoctone e possono causare malattie con manifestazioni cliniche diverse. Per questo motivo, le arbovirosi devono essere considerate nella diagnosi differenziale in caso di storia di viaggio all’estero o in presenza di nota diffusione sul territorio nazionale.
La sorveglianza nazionale
In Italia, sono soggette a sorveglianza speciale le seguenti arbovirosi: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (TBE) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.
Le attività di sorveglianza integrata delle arbovirosi in Italia sono coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, nel caso delle sorveglianze dei virus West Nile e Usutu dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (IZS-AM), in collaborazione con il ministero della Salute che, periodicamente, pubblica Piani di sorveglianza e risposta al fine di garantire un’individuazione precoce dei casi e ridurre il più possibile una eventuale diffusione.
Consulta la dashboard con i dati sulle arbovirosi
Dal 1 gennaio al 7 ottobre 2025 (aggiornamento settimanale) al sistema di sorveglianza nazionale risultano:
- 398 casi confermati di Chikungunya: 45 casi associati a
viaggi all’estero e 353 casi autoctoni, età mediana 60 anni, 49%
di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati
cinque episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya in
tre Regioni (Emilia-Romagna, Veneto e Toscana), due
rappresentati da un caso sporadico ciascuno (un evento, nella
Regione Veneto,
considerato già chiuso e uno, nella Regione Toscana, appena attivato) e tre da focolai.
- il focolaio di maggiori dimensioni, con 299 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato principalmente in un comune della provincia di Modena (Emilia-Romagna). Sono attualmente in corso ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore.
- un altro focolaio, di dimensioni più contenute, con 50 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in alcuni comuni della provincia di Verona (Veneto). Anche in questo caso sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore. Non si verificano nuovi casi collegati a questo focolaio da più di 15 giorni.
- il terzo focolaio, con 2 casi confermati di infezione, localizzato in un comune della provincia di Bologna (Emilia-Romagna), è considerato concluso.
Dal 1 gennaio al 23 settembre 2025 (aggiornamento mensile) al sistema di sorveglianza nazionale risultano:
- 166 casi confermati di Dengue: 162 casi associati a viaggi all’estero e 4 casi autoctoni, età mediana 38 anni, 55% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due eventi distinti di trasmissione locale del virus Dengue in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), considerati ormai conclusi.
- 4 casi di Zika virus: tutti importati, nessun decesso.
- 39 casi di TBE: 36 casi autoctoni e 3 associati a viaggi all’estero, età mediana 56 anni, 62% di sesso maschile, con un decesso.
- 96 casi di Toscana virus: 95 casi autoctoni e 1 caso associato a viaggio all’estero, età mediana 54,5 anni, 77% di sesso maschile, con un decesso.
Per i dati sulle infezioni da West Nile e Usutu virus consulta la pagina dedicata.
Per ulteriori dettagli consulta il “Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025”.
Leggi le FAQ aggiornate.
Archivio dei bollettini periodici
Anno 2024
Anno 2023
Anno 2022
- Riepilogo anno 2022
- la pagina dedicata al bollettino sulla sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus
Anno 2021
- “Arbovirosi in Italia. Dengue. Anno 2021” (pdf 756 Mb)
- “Arbovirosi in Italia. Tbe. Anno 2021” (pdf 761 Mb)
- “Arbovirosi in Italia. Toscana virus. Anno 2021” (pdf 764 Mb)
- la pagina dedicata al bollettino sulla sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus
Anno 2020
- “Arbovirosi in Italia. Chikungunya. Anno 2020” (pdf 386 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Dengue. Anno 2020” (pdf 332 Mb)
- “Arbovirosi in Italia. Zika. Anno 2020” (pdf 379 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Tbe. Anno 2020” (pdf 314 Mb)
- “Arbovirosi in Italia. Toscana virus. Anno 2020” (pdf 336 Mb)
- la pagina dedicata al bollettino sulla sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus
Anno 2019
- “Arbovirosi in Italia. Chikungunya. Anno 2019” (pdf 796 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Dengue. Anno 2019” (pdf 1,8 Mb)
- “Arbovirosi in Italia. Zika. Anno 2019” (pdf 902 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Tbe. Anno 2019” (pdf 1,5 Mb)
- “Arbovirosi in Italia. Toscana virus. Anno 2019” (pdf 1,7 Mb)
- la pagina dedicata al bollettino sulla sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus
Anno 2018
Nell’ambito delle attività della sorveglianza delle arbovirosi in Italia, sono state prodotte delle schede infografiche relative ai casi umani confermati di infezione da virus Chikungunya, Dengue, Zika, Toscana e del virus della encefalite da zecche (Tbe) con esordio sintomi nel 2018 e notificati al sistema di sorveglianza. Le schede riportano i dati al 7 giugno 2019, consolidati con le Regioni e Province autonome.
- “Arbovirosi in Italia. Chikungunya. Anno 2018” (pdf 401 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Dengue. Anno 2018” (pdf 330 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Tbe. Anno 2018” (pdf 264 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Toscana virus. Anno 2018” (pdf 288 kb)
- “Arbovirosi in Italia. Zika virus. Anno 2018” (pdf 234 kb)
- la pagina dedicata al bollettino sulla sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus