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ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


SIMINEWS

Stefania Salmaso, Antonino Bella, Barbara De Mei e Donatella Mandolini

Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, ISS

 

Il Progetto SIMI (Sistema di Sorveglianza delle Malattie Infettive), avviato nel 1994, e coordinato dall’ISS, mira a migliorare la qualità del sistema corrente di notifica delle malattie infettive e a favorire l’utilizzo tempestivo dei dati raccolti. Il Progetto ha favorito l’informatizzazione del sistema di trasmissione delle malattie infettive di classe II, di classe III (tubercolosi e micobatteriosi non tubercolare) e di classe IV. Attualmente al SIMI aderiscono, su base volontaria, 16 regioni che hanno iniziato a inviare regolarmente i dati, mentre Sicilia, Calabria, Sardegna e Abruzzo non hanno ancora avviato la rilevazione computerizzata mensile compatibile con il SIMI. La regione Lombardia, pur avendo avviato la rilevazione, non invia dati dal 1999.

 

Resoconti periodici dell'attività e delle novità SIMI sono stati periodicamente pubblicati - dal 1999 - come supplemento del Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità per diffondere le informazioni sui dati raccolti attraverso la notifica dei casi di malattia e le iniziative e tematiche inerenti le patologie infettive.

 

Da gennaio 2002, il SIMInews confluisce nel Bollettino Epidemiologico Nazionale, dove verranno periodicamente riportate le tabelle con i tassi standardizzati calcolati sui dati di notifica di alcune malattie infettive dell’archivio SIMI e gli articoli dedicati all’analisi epidemiologica di specifiche malattie infettive di particolare interesse.

 

Con lo scopo di promuovere una lettura epidemiologica dei dati raccolti, viene riportata una Tabella riassuntiva dei tassi di incidenza di 14 malattie infettive di classe II per l’anno 2000 messi a confronto con il 1999 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati pubblicati anche dal Ministero della Salute, www.sanita.it/malinf). Sono state escluse dal presente resoconto quelle malattie a cui è stata già dedicata una trattazione specifica, come le malattie prevenibili con vaccinazione e la legionellosi.

 

I tassi di tutte le malattie sono comunque consultabili sul sito SIMI (www.simi.iss.it) nella sezione “Banca dati SIMI”.

 

I tassi riportati in Tabella sono standardizzati per permettere il confronto anche tra popolazioni regionali disomogenee per età. I tassi standardizzati sono stati calcolati con il metodo diretto ed è stata utilizzata come popolazione standard quella italiana rilevata con il censimento ISTAT del 1991. Dall'analisi sono state escluse tutte quelle notifiche che, pur rientrando negli anni considerati, non riportavano informazioni complete necessarie per il calcolo dei tassi standardizzati.

 

Per il 1999, su un totale di 174 845 notifiche, ne sono state escluse 1 304 (pari allo 0,74%), in quanto non riportavano l'indicazione dell’età. Nel 2000, per lo stesso motivo, sono state escluse dall'analisi 1 093 notifiche su un totale di 162 217 (pari allo 0,67%). In generale, i due anni considerati sono confrontabili in termini di numero complessivo di notifiche.

 

Viene di seguito riportato un commento sui dati delle malattie più frequenti:

  • blenorragia e sifilide
    Il numero di notifiche per queste due malattie a trasmissione sessuale è estremamente basso (nel 1999 sono stati riportati dal Ministero della Sanità rispettivamente 287 e 321 casi di malattia in Italia) e dal 1976 a oggi i tassi di incidenza nazionali si sono ridotti di 10 volte (il trend è disponibile su: www.simi.iss.it/malattie_infettive.htm). Seppure una certa diminuzione sia plausibile, le scarse frequenze indicano una forte sottonotifica che si è quantificata essere del 100-150%. In questo contesto i tassi regionali più elevati di alcune regioni, quali Emilia-Romagna, Toscana, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, sono verosimilmente da ascriversi a maggiore sensibilità del sistema di notifica piuttosto che ad aumentato rischio di malattia. È tuttavia osservabile, in alcune regioni, un aumento dei tassi nel 2000 rispetto all’anno precedente.
  • brucellosi
    La Campania, la Basilicata e la Puglia hanno registrato la maggior incidenza di brucellosi. È invece da segnalare la riduzione di frequenza osservata in Molise rispetto al 1999. La distribuzione per età dei casi di brucellosi (1) suggerisce che la trasmissione di questa zoonosi avvenga principalmente per via alimentare e quindi rappresenti un indicatore non solo del livello di controllo in ambito veterinario, ma anche delle condizioni di rischio locale da alimenti. Quest’ultima indicazione è anche confermata dai tassi di incidenza particolarmente elevati nelle stesse regioni, di epatite A e di febbre tifoide, malattie trasmesse da alimenti.
  • epatite a e febbre tifoide
    Queste due infezioni condividono la medesima modalità di trasmissione, anche se per l’epatite da HAV è possibile anche una trasmissione da persona a persona e la dose infettante è decisamente inferiore a quella della febbre tifoide. La frequenza maggiore di HAV nel 2000 è stata registrata in Emilia-Romagna, dato probabilmente attribuibile all’elevata sensibilità del sistema di notifica e anche a una quota di infezioni importate da altre regioni, seguita dalla Puglia (che comunque registra una diminuzione rispetto all’anno precedente), dalla Campania e dalla Liguria (che invece è in aumento). I tassi più elevati di febbre tifoide sono stati registrati in Puglia, Campania, Basilicata e Lazio.
  • scarlattina
    Questa malattia presenta una notevole variabilità di frequenza tra le regioni, passando da un tasso minimo di 2,6 osservato in Campania a uno massimo di 160,5 in Emilia-Romagna. Dato che l'epidemiologia di questa malattia presenta alcuni aspetti controversi e potrebbero essere presenti problemi di diagnosi rispetto ad altre malattie esantematiche, tali ampie variazioni dovrebbero essere ulteriormente analizzate.

Per ulteriori approfondimenti su specifiche patologie e per una visione complessiva dei dati di notifica delle singole malattie infettive è possibile consultare il sito del SIMI, dove possono essere prelevati i precedenti numeri del SIMInews.

 

Il sito simi: nuovi aggiornamenti

Il sito SIMI è stato avviato per divulgare i dati di frequenza di alcune malattie infettive soggette, in Italia, a notifica obbligatoria, raccolte con un sistema sperimentale di informatizzazione delle segnalazioni dal livello territoriale (distretto sanitario o ASL) alla banca dati nazionale.

 

La standardizzazione dei metodi e l'allineamento della banca dati nazionale a quelle regionali è garantita dalle procedure di archiviazione dei dati e dai corsi di formazione effettuati in tutte le regioni partecipanti. Il SIMI permette la condivisione delle informazioni circa la frequenza di alcune patologie con un ritardo medio di pochi mesi.

 

Sul sito è possibile consultare la banca dati che contiene le notifiche individuali delle malattie di classe II relative agli ultimi anni.

 

Recentemente, le informazioni contenute nel sito SIMI sono aumentate, grazie a dati provenienti dalla banca dati del SIMI, da quella dell'ISTAT e del Ministero della Salute e da sistemi informativi ad hoc, quali le sorveglianze speciali.

La sezione “Malattie infettive”, recentemente introdotta nel sito, fornisce, relativamente ad alcune patologie, i dati disponibili presso il Reparto Malattie Infettive dell’SS. Per alcune patologie infettive è possibile consultare anche grafici e tabelle. I grafici rappresentano il numero dei casi di malattia registrati in Italia dal 1976 al 1998, le tabelle riportano il numero di casi di ogni malattia distinti per sesso nello stesso arco di tempo.

 

Nella stessa sezione un’area specifica è dedicata all’AIDS. Qui è possibile trovare tutti gli “Aggiornamenti dei casi di AIDS notificati in Italia” a partire dal 1995 fino a oggi, pubblicati, con cadenza semestrale, a cura del Centro Operativo AIDS dell’ISS.

 

Altra sezione, sempre recentemente introdotta nel sito SIMI, è quella dedicata alle “Vaccinazioni”. Vengono riportate informazioni sul trend italiano di notifica di alcune malattie infettive prevenibili con vaccinazioni e sulla frequenza attesa di eventi avversi a vaccino.

 

Sempre sul sito sono riportati i risultati dell’indagine nazionale sulla copertura vaccinale infantile condotta dall’ISS nel 1998, denominata ICONA. Trovano, infine, spazio temi di attualità relativi, ad esempio, all’uso in età pediatrica di vaccini contenenti tiomersale.

 

Riferimenti bibliografici

1.Salmaso S, Bella A, D’Ancona F, et al. SIMInews n. 2. Not Ist Super Sanità 2000; 13(3): 1-12.

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