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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Organizzazione e gestione dei gruppi di cammino nell’AULSS 7 del Veneto, 2009-12

Elena Ciot1, Franco Moretto2, Tiziana Menegon1 e Sandro Cinquetti3

1Servizio Tutela della Salute nelle Attività Sportive, Dipartimento di Prevenzione, AULSS 7, Pieve di Soligo (TV);

2UC Programmazione terzo settore e non autosufficienza, Direzione Servizi Sociali, Regione Veneto, Venezia;

3Direzione Dipartimento di Prevenzione , AULSS 7, Pieve di Soligo (TV)

 

SUMMARY (Walking groups set up and management in the local health unit 7 of Veneto region, Italy, 2009-12) - Since 2009 the Local Health Unit (LHU) 7 of Veneto region sponsored walking groups (WG), i.e. people meeting and walking together under a walking leader guidance. Fifteen professionals in physical sciences were specifically trained to promote and conduct WG. Following the proposal to local decision makers, target populations were asked to participate in the WG. Participants' physical skills were tested at start and at follow-up points. A satisfaction questionnaire about the initiative and the perception of physical and psychological benefits was individually administered after a three months long participation. Virtually all WG participants expressed satisfaction for the LHU, even if 12% of them offered suggestions to improve the program.

Key words: walking group; elderly; health promotion

stsas@ulss7.it

 

 

Introduzione

In Italia, negli ultimi decenni, la speranza di vita alla nascita è aumentata: 84 anni per le femmine e 79 per i maschi. Tuttavia, se si considera la speranza di vita in buona salute, essa viene stimata, nel 2010, in 56,4 anni per le femmine e 59,2 anni per i maschi, a causa prevalentemente delle malattie croniche. In Europa le malattie croniche provocano l’86% dei decessi e il 77% della perdita di anni di vita in buona salute, rappresentando il 75% delle spese sanitarie. In Italia le malattie croniche non trasmissibili sono state ritenute responsabili, per il 2010, del 92% dei decessi registrati, in particolare le malattie cardiovascolari (41%), i tumori (29%), le malattie respiratorie croniche (5%) e il diabete (4%) (1-3).

 

Si può affermare che le malattie croniche rappresentano il più frequente, costoso e prevenibile problema per la salute pubblica. Le malattie croniche sono infatti spesso causate da fattori di rischio modificabili, in particolare fattori comportamentali e sociali.

 

Uno dei fattori di rischio modificabile che contribuisce allo sviluppo di tali patologie è la sedentarietà. I dati del sistema di sorveglianza PASSI riportano che in Italia il 37% della popolazione 18- 69 anni non effettua un lavoro pesante (lavoro che richiede un notevole sforzo fisico, come il manovale, il muratore, l’agricoltore) e pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato; tale proporzione risulta del 45,2% nel Veneto e del 51,3% nella AULSS 7. È completamente sedentario il 30% della popolazione italiana, il 24,5% di quella veneta e il 21,4% dei residenti nell’AULSS 7. Come atteso, la sedentarietà aumenta all’aumentare dell’età ed è inoltre più frequente nelle donne, nelle persone che hanno il minor grado di istruzione e molte difficoltà economiche (4).

 

A partire da questo quadro epidemiologico tutti gli strumenti di pianificazione sanitaria (Piano Sanitario Nazionale, Piano di Azione OMS 2008-13, Guadagnare Salute, Piano Nazionale della Prevenzione) hanno indicato, tra le aree prioritarie di intervento, la promozione dell’attività fisica, con riferimento specifico alla creazione e allo sviluppo di gruppi di cammino. Tale indicazione ha trovato sviluppo nel programma regionale di promozione dell’attività motoria della regione Veneto, che da alcuni anni supporta l’operatività locale con finanziamenti dedicati. I gruppi di cammino sono gruppi di persone che settimanalmente si ritrovano con la guida di un walking leader (WL) per camminare insieme con modalità efficaci che mirano a migliorare la salute (5). Il presente lavoro riporta in sintesi l’esperienza promossa dalla AULSS 7 di Pieve di Soligo (TV), relativa all’istituzione di gruppi di cammino nel proprio territorio, costituito da 28 Comuni.

 

Materiali e metodi

Il target privilegiato dei gruppi di cammino è rappresentato dai cittadini con più di 60 anni, ma la partecipazione è aperta a tutta la popolazione.

 

L’obiettivo principale è la riduzione della sedentarietà nella popolazione; un obiettivo correlato è la prevenzione delle cadute nell’anziano, mediante il programma di attività previsto durante la camminata. Modalità organizzativa L’organizzazione generale dei gruppi è affidata al Servizio Tutela della Salute nelle Attività Sportive del Dipartimento di Prevenzione dell’AULSS e comprende la formazione dei WL, le attività di contatto con i Comuni, la gestione economica nella fase di avvio (primi 3 mesi), la supervisione sull’andamento dei gruppi, la raccolta dati (anagrafici, indicatori di partecipazione e attività, risultati dei test di valutazione) e il contatto con i WL. I passaggi richiesti per avviare un gruppo di cammino sono:

  • incontro con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune per illustrare il progetto;
  • incontro con la popolazione target (adulti/anziani) per spiegare i benefici dell’attività fisica, le modalità organizzative e presentare il WL;
  • inizio attività.

Walking leader

Il WL è una persona laureata in Scienze Motorie o diplomata ISEF che ha partecipato a un corso basato su un modello formativo proposto dall’AULSS 20, referente regionale per l’attività motoria nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione. Per il WL è previsto un compenso economico che per i primi 3 mesi viene garantito dall’azienda sanitaria attraverso fondi regionali o aziendali; in seguito, la copertura dei costi è garantita da una quota di iscrizione dall’importo molto contenuto versata dai partecipanti. Il Comune garantisce la copertura dei costi se il numero di partecipanti non è sufficiente. Programma di camminata salutare Il programma prevede una fase iniziale con percorsi facili e non troppo lunghi (3-4 km) e progressivamente un allungamento del percorso con l’inserimento di leggere salite. Prima di ogni partenza e all’arrivo vengono svolti degli esercizi fisici di preparazione, stretching ed equilibrio. Il gruppo si incontra due o tre volte alla settimana.

 

Valutazione dei risultati

Per permettere la valutazione dei benefici ottenuti con il costante allenamento vengono utilizzati i seguenti strumenti:

  • svolgimento di 4 test di valutazione delle capacità motorie ripetuti periodicamente (ogni 3 mesi circa nel primo anno di attività):
    • back scratch: valuta la flessibilità dell’articolazione scapolo omerale;
    • 6 minute walking test: valuta la capacità aerobica di ogni individuo;
    • chair stand: valuta la forza degli arti inferiori;
    • chair sit and reach: valuta il grado di flessione degli arti inferiori;
  • somministrazione di un questionario di gradimento e di percezione dei benefici alla fine del primo trimestre di attività.

Sia i test che i questionari vengono somministrati a tutti i partecipanti presenti nelle giornate, senza campionamento né gruppo di controllo.

 

Dopo i primi 3 mesi, in cui l’azienda sanitaria sostiene e osserva/controlla/ valuta l’andamento del gruppo, la gestione organizzativa e la continuità dello stesso è affidata all’amministrazione comunale che può avvalersi di un’associazione locale per gli aspetti pratici e gestionali.

 

Un focus group è stato condotto a due anni dall’avvio del progetto per mettere in luce aspetti positivi e criticità.

 

Risultati

Dal 2009 a oggi sono stati formati 15 WL e sono stati avviati 13 gruppi di cammino in altrettanti Comuni del territorio (il 46,4% del totale dei Comuni); a oggi sono attivi 12 gruppi, con una partecipazione di 20-30 persone a uscita, per un totale di 355 persone iscritte (82,5% femmine).

 

Dopo i primi 3 mesi di attività i test, somministrati in totale a 165 persone (età mediana 63,4 anni), hanno mostrato i seguenti risultati di miglioramento rispetto alla valutazione baseline: il 53,9% nel back scratch; il 75,8% nel 6 minute walking test; l’84,8% nel chair stand; il 67,3% nel chair sit and reach.

 

Complessivamente, il 98,8% dei partecipanti che si sono sottoposti ai test di controllo ha migliorato la propria performance iniziale in almeno un esercizio. In particolare: l’8,5% ha migliorato solo in 1 esercizio; il 27,3% in 2 esercizi; il 34,5% in 3 esercizi; il 28,5% in 4 esercizi. Solo l’1,2% non ha avuto miglioramenti nella performance fisica.

 

Dal questionario di gradimento emerge che la totalità di coloro che lo hanno compilato ha trovato l’esperienza positiva e ha riferito un ampio ventaglio di benefici di salute, dalla sfera fisica (ad esempio, maggiore agilità e flessibilità, resistenza fisica, percezione di una migliore circolazione sanguigna) alla sfera psichica e sociale (benessere mentale, occasione di socializzare, ecc.).

 

Tra i partecipanti ai gruppi, il 47% non praticava alcuna attività fisica in precedenza; il 40% ha dichiarato di aver cambiato alcuni stili di vita (il 16% iniziando a praticare regolarmente attività fisica anche in autonomia, il 14% prestando maggiore attenzione all’alimentazione, il 10% evidenziando un cambiamento generico).

 

La totalità dei partecipanti ritiene utile la presenza del WL che è considerato cordiale, puntuale e professionale. Solo il 12% dei rispondenti ritiene che ci siano alcuni aspetti da migliorare, in particolare in merito all’orario di ritrovo e ai giorni di attività (mediamente 2 giorni la settimana).

 

Il focus group, cui hanno partecipato 14 camminatori di 7 gruppi attivi da almeno un anno, ha evidenziato come aspetti positivi: il miglioramento della salute e del benessere psicofisico, la possibilità di conoscere nuove persone, la scoperta di luoghi nuovi; come criticità: le differenze di velocità dei partecipanti, il ritiro delle persone che avrebbero avuto più bisogno, la scarsa affluenza.

 

Conclusioni

L’esperienza dei gruppi di cammino nella AULSS 7 del Veneto ha prodotto risultati positivi in termini di promozione di stili di vita salutari, in particolare della pratica dell’attività motoria nel contesto del proprio territorio, risultati a cui hanno contribuito in maniera attiva vari soggetti istituzionali e gli stessi cittadini partecipanti. Le prospettive di estensione e di sostenibilità dell’intervento sono da valutarsi anche alla luce delle risorse attivate dalle reti del territorio, che si sono sviluppate e si stanno strutturando.

 

La AULSS, nelle diverse iniziative di prevenzione che attiva, segnala quale possibilità è presente nel territorio per praticare attività fisica nei gruppi di cammino. Essi rappresentano anche una delle offerte di prevenzione proposte attivamente nei programmi di prevenzione cardiovascolare attivati nei confronti della popolazione sana e potenzialmente in gruppi specifici (soggetti già colpiti da eventi cardiovascolari, pazienti psichiatrici).

 

L’investimento sull’interdisciplinarietà e sulla costruzione di percorsi di salute strutturati che intercettino trasversalmente le offerte preventive a impatto positivo su più branche di patologia (cardiologica, metabolica, psichiatrica, ortopedica, ecc.) può rappresentare il possibile sviluppo della promozione dell’attività motoria in sintonia con la strategia europea per guadagnare salute (6).

 

Riferimenti bibliografici

1. Perra A, De Mei B, Cattaneo C, et al. Le malattie croniche non trasmissibili (MCNT): la sfida del secolo, anche per il nostro Paese. Not Ist Super Sanità - Inserto BEN 2012;25(3):iii-iv.

2. Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e Istituto Nazionale di Statistica. BES 2013. Il benessere equo e sostenibile in Italia. Roma 2013 (www.istat.it/it/files/2013/03/bes_2013.pdf).

3. World Health Organization. Non communicable diseases country profiles. 2011 (www.who.int/nmh/countries/ita_en.pdf ).

4. Rapporto Nazionale PASSI 2011: attività fisica (www.epicentro.iss.it/passi/rapporto2011/AttivitaFisica.asp).

5. Government of Western Australia. Department of sport and recreation - Injury control council of western Australia. Walk leader-Training manual 2004 ( http://prevenzione.ulss20.verona.it/...).

6. Organizzazione Mondiale della Sanità. Guadagnare salute: la strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche. 30 giugno 2006 ( www.epicentro.iss.it/temi/...).

 

 

(*) L’attività è stata possibile grazie a finanziamenti nazionali relativi al programma nazionale di promozione dell’attività motoria e regionali per lo sviluppo del piano regionale prevenzione.