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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Fonti informative per l’individuazione di consumo e abuso di sostanze psicoattive e alcol nei giovani

Giuseppe Sampietro¹, Elvira Beato², Silvia Ghisleni¹, Lara Marchesi² e Alberto Zucchi¹

¹Servizio Epidemiologico, Azienda di Tutela della Salute di Bergamo

²UO Osservatorio e Appropriatezza, Azienda di Tutela della Salute di Bergamo

 

 

SUMMARY (Data sources to assess consumption and abuse of psychoactive substances and alcohol among young people) - The aim of this work is to quantify the phenomenon of consumption and abuse of drugs and alcohol among young people (age 15-24 years), by integrating information available at the Health Protection Agency of Bergamo, from health data sources as well as social ones. We found 1,588 young people suffering from problems related to drug or alcohol consumption, with a specific prevalence rate of 1.5 percent.

Key words: psychoactive substances; young people; prevalence rate

giuseppe.sampietro@ats-bg.it

 

 

Introduzione

Benché la dipendenza da sostanze psicoattive sia classificata tra i disturbi psichiatrici e trattata nell’ambito dei Servizi per le Dipendenze (SerD) e dei Servizi Multidisciplinari Integrati (SMI), la rete sanitaria e sociale implicata nell’intercettazione precoce o nella presa in carico è ampia e non sempre interconnessa. Gli interventi di prevenzione devono essere indirizzati in particolar modo ai giovani e volti sia a ridurre i fattori di rischio che potrebbero esporre a condotte di abuso o di dipendenza, sia a rafforzare i fattori protettivi individuali e familiari (1). Questo lavoro nasce in seguito a una serie di segnali di allarme, provenienti dal territorio, relativi al consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani della provincia di Bergamo (1.108.298 residenti, di cui 109.803 di età 15-24 anni).

 

Il progetto di unità mobile “Unità di Strada” svolge la propria attività presso la stazione ferroviaria di Bergamo, con l’obiettivo di ridurre il danno e il rischio dei tossicodipendenti e orientarli al network dei servizi. Nel corso del 2016 l’Unità di Strada ha individuato 68 giovani di età inferiore a 25 anni, consumatori di eroina.

 

I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) hanno ricoverato, tra il 2007 e il 2016, 312 giovani di età inferiore a 25 anni con una diagnosi di disturbo da uso di sostanze. La cannabis è la sostanza che ricorre con maggior frequenza (2). I dati rilevati con l'indagine campionaria ESPAD (3), condotta nel 2016 dal CNR di Pisa sul territorio bergamasco, segnalano come preoccupante la diffusione dell’abuso di alcol, del consumo di sostanze stupefacenti illegali, nonché i comportamenti del poliabuso nella popolazione scolastica della provincia di Bergamo (età 15-19 anni). In particolare tale indagine evidenzia come il 23,6% della popolazione studentesca provinciale abbia fatto uso di almeno una sostanza illegale; gli episodi di eccesso acuto di consumo alcolico hanno interessato il 29,7% della popolazione indagata. L’Azienda di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo, al fine di orientare più efficacemente l’offerta clinica e preventiva, si è posta l’obiettivo di valutare la frequenza del fenomeno del consumo e abuso di sostanze stupefacenti e alcol nella popolazione giovanile (15-24 anni) in termini di prevalenza, utilizzando le fonti informative disponibili presso l’ATS, con il fine di ottenere una stima accurata della frequenza del fenomeno in studio (4-9).

 

Materiali e metodi

 

L’indagine consiste in uno studio osservazionale retrospettivo basato su procedure di record linkage tramite codici identificativi derivati da codice fiscale e tessera sanitaria, opportunamente criptati. Dall’anagrafe assistiti dell’ATS di Bergamo, al 31 dicembre 2016, è stata selezionata la popolazione dei residenti di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Sono stati tracciati gli utenti con almeno un accesso rilevabile dai flussi relativi alle rendicontazioni dei SerD, degli SMI e di alcuni progetti specifici finalizzati all’intercettazione precoce di situazioni di disagio giovanile.

 

Per quanto riguarda i dati sanitari, sono stati tracciati inizialmente i flussi delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e degli accessi al pronto soccorso. Di questi due archivi sono stati considerati i codici ICD-IX-CM (diagnosi principale o secondaria) correlabili al consumo di alcol e sostanze stupefacenti (Tabella 1) (10). È stato, inoltre, utilizzato il flusso della farmaceutica territoriale, tracciando i codici del sistema di classificazione anatomico, terapeutico e chimico (ATC) relativi a buprenorfina, metadone, levacetilmetadolo, lofexidina, levometadone, naloxone, naltrexone (codici ATC: N07BC, V03AB15, N07BB). Tali farmaci sono utilizzati nel trattamento sostitutivo della dipendenza da oppioidi e da alcol.

 

 

Nell'archivio della banca dati esenzioni, sono stati considerati i codici 014.303 (dipendenza da alcool) e 014.304 (dipendenza da droghe). I dati analizzati comprendono tutte le casistiche dal 2007 al 2016, con l’eccezione del pronto soccorso, i cui dati sono disponibili dal 2014. Sono stati calcolati i rapporti standardizzati di prevalenza (RSP) sulla provincia e sugli ambiti territoriali, al fine di evidenziare eventuali eterogeneità. La standardizzazione è stata calcolata per classi di età e stratificata per genere. L'RSP si ottiene in primo luogo moltiplicando i tassi specifici di prevalenza della popolazione di riferimento per la numerosità della popolazione in studio nelle corrispondenti classi di età e poi nel sommare tale prodotto (metodo della standardizzazione indiretta). In questo modo si ottiene il numero di eventi attesi nella popolazione in studio se questa avesse la stessa prevalenza della popolazione standard, tenendo conto dell’effetto dell’età. Una volta calcolato il valore atteso, l'RSP si ottiene rapportando il numero di casi prevalenti osservati con quelli attesi. In questo modo un rapporto di 1 indica un rischio considerato uguale. L’intervallo di confidenza del rapporto standardizzato di prevalenza è stato calcolato con il metodo approssimato di Byar con un livello di significatività al 5%.

 

Risultati

Al 31 dicembre 2016, la popolazione bergamasca con età tra 15 e 24 anni comprendeva 109.803 soggetti, di cui 56.704 maschi e 53.099 femmine. Le fonti informative ottenute dai SerD e dagli SMI hanno permesso di individuare 1.270 soggetti; i dati dei due progetti di intercettazione precoce hanno individuato 97 soggetti.

 

In relazione ai dati prettamente sanitari, le SDO hanno permesso l’individuazione di 262 soggetti, il pronto soccorso di 60, la farmaceutica di 9, le esenzioni di 63. I dati di specialistica ambulatoriale non sono stati utilizzati, in quanto si tratta di un codice di prestazione generica che non permette di identificare l’effettivo consumatore. L'appaiamento conclusivo di tutti gli identificativi univoci ha permesso di tracciare 1.588 giovani di età compresa tra i 15 e 24 anni con problematiche correlabili a consumo o abuso di sostanze stupefacenti (oppioidi, cocaina, cannabinoidi, psicostimolanti, allucinogeni) o alcol. Ciò corrisponde a un tasso specifico di prevalenza di 1,5%. Tra questi, 1.341 (84%) sono maschi, con tasso specifico di 2,4% e 247 (16%) femmine, con tasso specifico di 0,5%. Analizzando in dettaglio le classi di età, risultano presenti 357 maschi e 83 femmine con età compresa tra 15 e 19 anni, mentre 984 maschi e 164 femmine hanno un'età compresa tra 20 e 24 anni. Nella classe di età 15-19 anni si registra pertanto un tasso specifico di 1,2% nei maschi e di 0,3% nelle femmine, mentre nella classe di età 20-24 anni il tasso specifico è pari a 3,5% nei maschi e a 0,6% nelle femmine (Tabella 2). L’età media dell’intera casistica è pari a 21 anni nel genere maschile e a 20 in quello femminile. Nei due progetti di intercettazione precoce l'età media dei soggetti individuati è pari a 17 anni. Nei casi rilevati attraverso l'accesso al pronto soccorso l'età media è invece pari a 19 anni.

 

 

La Tabella 3 riassume il numero di soggetti individuati per fonte dati, evidenziando come le fonti dati più importanti siano quelle dei SerD e degli SMI. Per 1.420 soggetti è stato possibile analizzare anche il tipo di abuso. Le sostanze di abuso più utilizzate solo risultate essere la cannabis (905 casi; 63,7%), l’alcol (264 casi; 17,3%), la cocaina (118 casi; 8,3%). Infine, sono stati individuati gli ambiti territoriali con prevalenza significativamente maggiore. Per i maschi, risultano maggiormente interessati gli ambiti della Bassa Valle Seriana con un RSP di 1,45 (IC 95%: 1,22-1,65) e la Valle Imagna con un RSP di 1,34 (IC 95%: 1,08-1,66), mentre tra le femmine nessun ambito presenta una prevalenza significativamente più elevata. Gli ambiti di Romano di Lombardia, dell’Alta Valle Seriana e di Grumello presentano invece una prevalenza significativamente inferiore nei maschi, con un RSP rispettivamente di 0,72 (IC 95%: 0,56-0,90), 0,66 (IC 95%: 0,46-0,92), e 0,55 (IC 95%: 0,39-0,76). Inoltre l’ambito di Romano presenta una prevalenza significativamente più bassa anche nelle femmine, con un RSP di 0,45 (IC 95%: 0,21-0,86).

 

Conclusioni

Il record linkage tra diversi fonti informative ha consentito di stimare in modo più accurato la prevalenza di consumo e abuso di sostanze stupefacenti e alcol nei giovani del territorio bergamasco. Relativamente alla prevalenza più elevata riscontrata in alcuni territori della provincia di Bergamo, si attueranno ulteriori approfondimenti, per comprendere se si tratti di reali cluster di casi, oppure se vi siano plausibili interpretazioni alternative, quali ad esempio una maggiore capacità attrattiva degli operatori locali, in particolar modo dei SerD. I dati di ricovero e di pronto soccorso risultano utili a quantificare le situazioni di maggiore gravità o le emergenze (6-10). Questi risultati non sono necessariamente confrontabili con altre realtà territoriali, in particolare al di fuori dalla regione Lombardia. Tuttavia, si ritiene auspicabile che gli enti con funzioni di monitoraggio di sanità pubblica attuino il maggior sforzo possibile per individuare e quantificare tutti i soggetti a rischio, al fine di orientare in modo più appropriato le proprie politiche di tipo preventivo e terapeutico.

 

Dichiarazione sui conflitti di interesse

Gli autori dichiarano che non esiste alcun potenziale conflitto di interesse o alcuna relazione di natura finanziaria o personale con persone o con organizzazioni che possano influenzare in modo inappropriato lo svolgimento e i risultati di questo lavoro.

 

Riferimenti bibliografici

1. National Institute on Drug Abuse. Preventing Drug Use among Children and Adolescents. A Research-Based Guide for Parents, Educators, and Community Leaders. 2nd edition; 2003.

2. Osservatorio delle Dipendenze ATS di Bergamo. L’utenza dei servizi ambulatoriali per le dipendenze - Dati per Ambito Territoriale - Anno 2016.

3. Osservatorio delle Dipendenze ATS di Bergamo - Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. ll consumo di sostanze psicoattive, il gioco d’azzardo, l’uso di internet e altri comportamenti a rischio tra gli studenti di 15-19 anni della provincia di Bergamo - Studio ESPAD®Italia 2016, Provincia di Bergamo; 2017.

4. Osservatorio delle Dipendenze dell’ASL di Bergamo. Primo rapporto sulle dipendenze patologiche in provincia di Bergamo; 2004.

5. Osservatorio delle Dipendenze dell’ASL di Bergamo. Rapporto sull’alcol; 2007.

6. Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Relazione europea sulla droga 2017: tendenze e sviluppi. Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell?Unione Europea. Lussemburgo; 2017.

7. Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento Politiche Antidroga. Relazione annuale al parlamento anno 2017 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. Roma; 2017.

8. Istat. Anno 2016. Il consumo di alcol in Italia.

9. Osservatorio delle Dipendenze dell’ASL di Bergamo - Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Secondo rapporto quinquennale sulle dipendenze patologiche in provincia di Bergamo; 2010.

10. Heslin KC, Elixhauser A. Mental and substance use disorders among hospitalized teenagers, 2012. In: Healthcare Cost and Utilization Project. HCUR Statistical Brief #202; 2016.