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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Indagine sulle conoscenze anatomiche, funzionali e riproduttive degli organi genitali femminili tra studentesse delle scuole superiori del Comune di Parma

Manuela Cavestro, Laura Fieschi e Lodovica Cugini

Corso di Laurea in Ostetricia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università di Parma

 

 

SUMMARY (Survey among female high school students on their knowledge about anatomical and physiological functions of female genital organs - Parma, Italy) - Sexuality has always been a taboo in society. Due to their poor knowledge about this topic, sexually active young adults can jeopardize their health by adopting risk-taking behaviours. Aim of this study was to investigate the knowledge about anatomical and physiological functions of female genital organs among female high school students. On September 2018, an ad hoc non-standardized survey with 18 questions and 2 drawings related to female genitalia and its functions was administered to young women (18-20 years of age), attending the fifth year of High School in Parma. 5 out of 16 High Schools agreed to take part in the survey. 443 students participated. 48% of them did not reach a sufficient score in the questionnaire. Only 12% answered correctly 75% of the questions. Survey respondents also showed poor knowledge of contraceptive methods, with 13% indicating birth control pill as an adequate mean of protection from Sexually Transmitted Diseases. We found that late adolescent (18-20 years old) have a very superficial and insufficient knowledge of female genitalia and the relationship between contraceptive methods and Sexually Transmitted Diseases. We stress the importance of giving female students comprehensive information on the subject in order for them to make informed choices.

Key words: female genitalia; adolescent; knowledge

manuela.cavestro@studenti.unipr.it

 

 

Introduzione

Il tema della sessualità, per il suo legame con la parte più intima e privata della persona, ha costituito da sempre un tabù all’interno della nostra società, tanto che è un argomento scarsamente affrontato sia dalle istituzioni pubbliche come la scuola, che dalle famiglie.

 

Sono i giovani che, non avendo adeguate conoscenze in materia, rischiano di mettere a repentaglio la propria salute sessuale nel momento in cui diventano sessualmente attivi.

 

Dalla letteratura emerge che più sono scarse le conoscenze in ambito sessuale, maggiori sono le possibilità che i giovani adottino comportamenti a rischio in tale ambito. Uno studio condotto nel Minnesota, su un campione di 43.481 studenti di età compresa tra i 13 e i 20 anni, ha rilevato infatti che gli studenti sessualmente attivi incorrono in comportamenti sessuali a rischio in modo inversamente proporzionalmente al livello di conoscenze relative alla sfera sessuale/riproduttiva (1).

 

Nel rapporto HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) 2009-10 sui dati regionali dell’Emilia-Romagna, il 18,18% dei ragazzi 15enni intervistati ha dichiarato di aver già avuto un rapporto sessuale, senza differenze sostanziali tra maschi e femmine (2). I dati sono comparabili, seppur in crescita, con il report HBSC sui dati a livello nazionale del 2014, da cui emerge che il 28% dei maschi e il 21% delle femmine 15enni hanno avuto il primo rapporto sessuale completo (3).

 

Lo Studio Nazionale Fertilità ha messo in evidenza che i ragazzi (16-17 anni) hanno un’errata percezione (sovrastima) relativamente all’adeguatezza delle informazioni in loro possesso sulle tematiche della salute sessuale e riproduttiva che nella maggior parte dei casi (89% i maschi e 84% le femmine) cercano su Internet (4).

 

In uno studio che ha visto coinvolti studenti universitari statunitensi, il genere femminile ha dimostrato una maggiore conoscenza dell’apparato riproduttivo e dei temi legati alla contraccezione (5).

 

Nell’ambito delle giovani coppie, sembra essere l’uomo come colui che ha maggiore potere decisionale nell’ambito dell’utilizzo dei metodi anticoncezionali (6).

 

Obiettivo del presente lavoro è quello di indagare e valutare la conoscenza anatomica, funzionale e riproduttiva degli organi genitali femminili tra le studentesse di età compresa tra 18 e 20 anni di scuola superiore nel Comune di Parma. Si è deciso di privilegiare la sola popolazione femminile, perché le ragazze sono le prime responsabili della propria salute sessuale e riproduttiva.

 

Materiali e metodi

È stata condotta un’indagine sulle conoscenze anatomiche, funzionali e riproduttive degli organi genitali femminili tra le studentesse delle scuole superiori del Comune di Parma. Sono stati contattati i 16 istituti presenti nel territorio e 5 hanno accettato di partecipare all’indagine: un liceo sportivo, un liceo classico, un liceo artistico, un liceo scienze umane e un istituto tecnico per geometri.

 

Alle studentesse è stato somministrato un questionario non standardizzato, che ha fatto riferimento a questionari utilizzati per ricerche similari (7), elaborato ad hoc, ed è stato richiesto il consenso per la somministrazione ai dirigenti scolastici delle scuole che hanno aderito all’indagine. Il questionario è composto da 20 domande, 18 delle quali a risposta multipla, e da 2 immagini raffiguranti l’apparato genitale femminile, una in visione sagittale e una in visione frontale. Il questionario, completato interamente in modo corretto, portava a un punteggio massimo di 33 punti. In particolare, si sono indagati:

  • fonti informative utilizzate dalle ragazze per informarsi su anatomia genitale femminile, fertilità, e riproduzione;
  • conoscenza dell’anatomia di base dell’apparato genitale femminile;
  • percezione che hanno della loro preparazione in merito a questi argomenti;
  • conoscenza delle funzioni degli organi genitali femminili;
  • conoscenze sulla fertilità;
  • conoscenza dei metodi contraccettivi;
  • percezione della propria sessualità.

Il questionario è stato somministrato nel mese di settembre 2018 a studentesse di età compresa tra 18 e 20 anni, frequentanti il V° anno della scuola secondaria. La compilazione del questionario anonimo, per cui le studentesse avevano a diposizione 20 minuti, è avvenuta in aula alla presenza di un docente.

 

Risultati

All’indagine hanno partecipato 5 scuole sulle 16 presenti sul territorio parmense. Al questionario hanno risposto 443 studentesse, con un’età media di 18,1 anni, presenti nella scuola il giorno della somministrazione; nessuna delle presenti ha rifiutato il questionario.

 

Il 46% delle partecipanti ha dichiarato di ricevere informazioni sulla sessualità dalla scuola, ma indica il professionista sanitario, ostetrica o ginecologo, come la figura più appropriata da cui desidererebbe ricevere indicazioni in merito. Il 52% delle studentesse ha risposto correttamente ad almeno la metà delle domande (totalizzando da 18 a 33 punti), raggiungendo un punteggio medio di 21,5 su 33. Il 12% ha risposto correttamente ad almeno il 75% delle domande, totalizzando in media 26,1 punti, mentre il 48% non ha raggiunto un punteggio sufficiente (17 punti), con una media di 13 punti.

 

È emersa una correlazione tra la percezione che le studentesse hanno in merito alla propria preparazione sull’argomento sessualità e il punteggio del questionario: le partecipanti allo studio che hanno definito la propria preparazione adeguata hanno infatti totalizzato in media un punteggio maggiore (19,9) rispetto a chi ha riconosciuto di non avere una preparazione appropriata (15,2 punti), Dai risultati emerge che una alunna su quattro non conosce la funzione dell’utero e circa il 40% delle studentesse non conosce il significato fisiologico del ciclo mestruale.

 

L’immagine in cui si sono identificate le maggiori difficoltà nell’individuazione delle varie componenti dell’apparato genitale femminile è stata quella in visione sagittale. Le percentuali di studentesse che hanno individuato correttamente le componenti dell’apparato genitale femminile sono riportate nella Figura.

 

Il 3% delle studentesse ha individuato correttamente tutte le componenti dell’apparato genitale femminile rappresentate, mentre il 20% non ha saputo collegare nessuna di esse al termine corretto. Il punteggio medio relativo all’individuazione corretta di tutte le componenti (n. 8) è stato pari a 3,3 punti.

 

Anche in merito ai metodi contraccettivi, la conoscenza delle studentesse è risultata non adeguata. Infatti, il punteggio medio totalizzato in relazione al suddetto argomento è stato stati pari 3,8 su un totale di 9 punti. Il 22% non ha nessuna conoscenza dei metodi contraccettivi elencati, il 13% ha indicato la pillola estroprogestinica come uno strumento di protezione adeguato verso le IST. Il 47% ritiene che il significato principale della sessualità sia quello di completare il rapporto sentimentale e il 68% individua nella funzione riproduttiva il significato meno importante ad essa correlato.

 

La fertilità, e di conseguenza la funzione riproduttiva, viene considerata come una questione distante dalle intervistate: il 39% del campione la ritiene un argomento a cui penserà tra anni e solo il 29% l’ha già presa in considerazione come fattore importante della propria salute sessuale.

 

Dall’analisi dei dati a livello di singolo istituto, non sono emerse differenze tra i vari indirizzi.

 

 

Conclusioni

Il 48% delle studentesse non ha dimostrato conoscenze anatomiche, funzionali e riproduttive degli organi genitali femminili adeguate. Sebbene la scuola risulti essere la principale fonte informativa per le ragazze relativamente ai temi trattati dal questionario, emerge l’esigenza un adeguato scambio di informazioni all’interno della scuola.

 

Osservando la non adeguata conoscenza dei metodi anticoncezionali, si può dedurre che ciò si ripercuota sulla scarsa attenzione alla salute legata alle IST.

 

Senza considerare le ripercussioni delle loro azioni nel futuro, le studentesse definiscono la propria fertilità, intesa come possibilità di procreare, una questione su cui rifletteranno negli anni a seguire e per la quale non percepiscono urgenza di proteggerla con interventi specifici.

 

L’indagine sottolinea, quindi, l’importanza di dare alle ragazze un’informazione completa che sia di sostegno alla promozione di scelte consapevoli attraverso una maggiore apertura verso un argomento che non è ancora adeguatamente trattato in tutti i suoi aspetti, e specificatamente nell’ambito scolastico.

 

Le conseguenze di un’insufficiente educazione sessuale sono osservabili nell’aumento costante delle IST tra adolescenti e giovani adulte (7). È quindi auspicabile che a livello istituzionale vengano sempre più attuati programmi, specificatamente nell’ambito scolastico, di conoscenza sui temi della salute sessuale/riproduttiva allo scopo di prevenire le IST e tutelare la salute globale della donna.

 

Dichiarazione sui conflitti di interesse

Gli autori dichiarano che non esiste alcun potenziale conflitto di interesse o alcuna relazione di natura finanziaria o personale con persone o con organizzazioni che possano influenzare in modo inappropriato lo svolgimento e i risultati di questo lavoro.

 

Riferimenti bibliografici

  1. Rock EM, Ireland M, Resnick MD. To know that we know what we know: perceived knowledge and adolescent sexual risk behavior. J Pediatr Adolesc Gynecol 2003;16(6):369-76.
  2. Angelini P, Badacchini F, Mignani R. (Ed.). Stili di vita e salute dei giovani in età scolare. Rapporto sui dati regionali HBSC 2009-2010 Regione Emilia-Romagna. Bologna: Regione Emilia-Romagna; 2010.
  3. Cavallo F, Lemma P, Dalmasso P, Vieno A, Lazzeri G, Galeone D (Ed.). Report Nazionale Dati HBSC Italia 2014. Torino: Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino; 2016.
  4. Ministero della Salute. Principali risultati del Progetto “Studio Nazionale Fertilità” - 2019
  5. Volck W, Ventress ZA, Herbenick D, et al. Gynecologic knowledge is low in College Men and Women. J Pediatr Adolesc Gynecol 2013;26(3):161-6.
  6. Merkh RD, Whittaker PG, Baker K, et al. Young unmarried men understands of female hormonal contraception. Contraception 2009;79(3):228-35.
  7. Hebert-Beirne JM, O'Conor R, Ihm JD, et al. A pelvic health curriculum in school settings: the effect on adolescent females' knowledge. J Pediatr Adolesc Gynecol 2017;30(2):188-92.
  8. Salfa MC, Regine V, Ferri M, et al. Le Infezioni Sessualmente Trasmesse: aggiornamento dei dati dei due Sistemi di sorveglianza sentinella attivi in Italia al 31 dicembre 2013. Not Ist Super Sanità 2015;28(2):3-47.