Archivio 2014
(18 dicembre 2014) Aggiornamento epidemiologico sull’epidemia in Africa Occidentale
Dall’inizio dell’epidemia da malattia da virus ebola (Evd) al 14 dicembre 2014, sono stati segnalati all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) un totale di 18.603 casi sospetti, probabili e/o confermati di Evd e 6.915 decessi, in cinque paesi tuttora colpiti (Guinea, Liberia, Mali, Sierra Leone e Stati Uniti d’America) e tre paesi (Nigeria, Senegal e Spagna) in cui l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dei focolai di Evd. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale.
(11 dicembre 2014) Epidemia in Africa occidentale: aggiornamento epidemiologico
Dall’inizio dell’epidemia da malattia da virus ebola (Evd) al 10 dicembre 2014, sono stati segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) un totale di 17.942 casi sospetti, probabili e/o confermati di Evd e 6388 decessi, in cinque Paesi tuttora colpiti (Guinea, Liberia, Mali, Sierra Leone e Stati Uniti d’America) e tre paesi (Nigeria, Senegal e Spagna) in cui l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dei focolai di Evd in data 7 dicembre. L’incidenza di malattia è leggermente in aumento in Guinea, in calo in Liberia (29 nuovi casi confermati in 3 giorni al 3 dicembre), e potrebbe essere ancora in aumento in Sierra Leone (397 nuova casi confermati nella settimana al 7 dicembre). Il tasso di mortalità tra i tre Paesi più colpiti in tutti i casi segnalati con un esito definitivo registrata è del 76%; in pazienti ospedalizzati il tasso di mortalità è del 61%. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale.
(4 dicembre 2014) Epidemia da virus ebola: l’aggiornamento settimanale
In assenza di nuovi casi di Evd in Nigeria, Senegal e Spagna 42 giorni dopo l’ultima segnalazione, l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dei focolai in questi Paesi. In Italia, il medico risultato positivo ai test per virus Ebola mentre lavorava in Sierra Leone per Emergency è ancora ricoverato in prognosi riservata all’Istituto nazionale di malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale.
(27 novembre 2014) Epidemia da virus Ebola: gli aggiornamenti in Italia e Rdc
Dal 25 novembre 2014 un medico italiano risultato positivo ai test per Evd mentre lavorava in Sierra Leone per l’Ong Emergency è ricoverato presso un reparto ad alto isolamento dell’Istituto nazionale di malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Il paziente è stato trasportato in Italia in condizioni di bio-contenimento dall’Aereonautica Militare italiana. Il 21 novembre, l’Oms ha dichiarato conclusa l’epidemia da virus ebola nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc), che ha causato 66 casi di Evd e 49 decessi. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale e leggi gli aggiornamenti epidemiologici nella pagina dedicata all’epidemia da virus ebola nella Repubblica democratica del Congo.
(20 novembre 2014) Aggiornamento epidemiologico sull’epidemia in Africa Occidentale
Al 16 novembre 2014, sono stati segnalati all’Oms 15.145 casi sospetti, probabili e/o confermati di Evd e 5420 decessi. L’incidenza di Evd non sembra essere in aumento in Guinea e Liberia, dove l’epidemia sembra essere mantenuta da una intensa trasmissione in distretti chiave. L’incidenza nazionale continua invece ad aumentare in Sierra Leone, dove il maggior numero di nuovi casi è stato riportato nelle zone occidentali e settentrionali del Paese. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale.
(13 novembre 2014) Ecdc Annual Epidemiological Report 2014 - Malattie infettive emergenti e malattie trasmesse da vettore
In Europa, nel 2012, sono stati riportati 5 casi di febbre emorragica Congo-Crimea, 2 casi di febbre della Rift Valley, nessun caso di malattia da virus Ebola, di febbre di Marburg e di febbre di Lassa. Sono alcuni dei dati pubblicati sull’“Annual epidemiological report 2014 – Emerging and vector-borne diseases”, prima pubblicazione dell’Annual epidemiological report di quest’anno, dedicata alle malattie infettive emergenti e quelle trasmesse da vettore. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.
(13 novembre 2014) Epidemia di ebola: attivato un call center per i cittadini
Prosegue l’aggiornamento sull’epidemia di virus ebola in Africa occidentale: al 9 novembre 2014, sono stati segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) 14.098 casi sospetti, probabili e/o confermati di Evd e 5160 decessi. Per rispondere alle domande della popolazione, il 12 novembre, il nostro ministero della Salute ha attivato il numero di pubblica utilità 1500. Sul fronte tecnico, l’Ecdc ha pubblicato “Public health management of healthcare workers returning from Ebola-affected areas”, che fornisce suggerimenti per la valutazione e follow-up di operatori sanitari rientrati dai Paesi colpiti dall’epidemia da Evd. Inoltre, al 3 novembre 2014 sono stati segnalati all’Oms 66 casi clinici (38 confermati e 28 probabili) di Evd e 49 decessi nella Repubblica Democratica del Congo: il 10 ottobre l’ultimo caso è stato dimesso dopo essere risultato negativo al virus e tutti i contatti hanno completato il follow-up di 21 giorni. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale e leggi gli aggiornamenti epidemiologici nella pagina dedicata all’epidemia da virus ebola nella Repubblica democratica del Congo.
(6 novembre 2014) Dall’Ecdc due nuovi documenti per gli operatori sanitari
Nell’ambito dell’epidemia di virus ebola in Africa occidentale, Ecdc ha recentemente pubblicato tutorial “Critical aspects of the safe use of personal protective equipment”, che fornisce informazioni sull’uso dei dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario impiegato negli ospedali europei e il Technical Report “Public health management of persons having had contact with Ebola virus disease cases in the EU” (pdf 377 kb), che indentifica le principali azioni per il monitoraggio dei contatti dei casi di Ebola in EU a seconda del livello di esposizione. Per approfondire lo stato epidemiologico e le misure sanitarie intraprese visita la sezione dedicata.
(30 ottobre 2014) Epidemia da Evd in Africa occidentale: il primo caso in Mali
Il 23 ottobre 2014 il Mali ha notificato il primo caso confermato di Evd. Si tratta di una bambina di 2 anni che era giunta dalla Guinea. La bambina è stata ricoverata il 22 ottobre nella città di Kayes ed è deceduta due giorni dopo. Sono attualmente sotto osservazione 82 contatti. Nella Repubblica democratica del Congo, dove è in corso un’epidemia di malattia da virus Ebola (Evd), al 21 ottobre 2014 sono stati segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) 67 casi clinici (1 sospetto, 28 probabili e 38 confermati) di Evd e 49 decessi in Rdc. Il 10 ottobre 2014 l’ultimo caso di Evd è risultato negativo al virus ed è stato dimesso. Dei 1121 contatti individuati, 1116 hanno completato il follow up a 21 giorni. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale e leggi gli aggiornamenti epidemiologici nella pagina dedicata all’epidemia da virus ebola nella Repubblica democratica del Congo.
(21 ottobre 2014) Epidemia in Africa occidentale: dichiarata la fine dei focolai in Nigeria e Senegal
In assenza di nuovi casi di Evd in Nigeria e Senegal per 42 giorni dopo l’ultima segnalazione, l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dei focolai di Evd in questi Paesi (rispettivamente il 17 e il 20 ottobre). Sul fronte europeo, la riunione dei Ministri della salute del 16 ottobre 2014, si è concentrata sulle possibili misure da prendere per rafforzare i controlli sui passeggeri in provenienza dalla regione dell'Africa occidentale colpita dall'epidemia di Ebola. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale e leggi gli aggiornamenti epidemiologici nella pagina dedicata all’epidemia da virus ebola nella Repubblica democratica del Congo.
(16 ottobre 2014) Epidemia di Ebola in West Africa: le novità della settimana
Al 13 ottobre, 11 persone (prevalentemente operatori sanitari) che hanno contratto il virus nei Paesi africani in cui è in corso l’epidemia di Evd, sono state rimpatriate nei propri Paesi di origine. In quella data l’Ecdc ha inoltre aggiornato il suo Rapid Risk Assessment “Outbreak of Ebola virus disease in West Africa” per valutare il rischio di introduzione e trasmissione di virus Ebola nell’Ue. Il 16 ottobre i Ministri della salute europei si riuniscono per fare il punto sull’epidemia e valutare le procedure di controllo negli aeroporti di ingresso sul territorio Ue. Inoltre, il 6 ottobre l’Ecdc ha pubblicato il Techical Report “Risk of transmission of Ebola virus via donated blood and other substances of human origin in the Eu”, che fornisce le raccomandazioni per la gestione delle donazioni di sangue, cellule, tessuti e organi. Il Ministero ha aggiornato il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale e, sul sito Centro nazionale sangue (Cns), è disponibile il documento “Rischio di trasmissione del virus Ebola tramite donazioni di sangue ed emocomponenti”. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.
(9 ottobre 2014) Epidemia da virus ebola: il primo caso il Europa
Il 6 ottobre 2014, le autorità sanitarie spagnole hanno confermato il primo caso autoctono di Evd in Spagna, in un’infermiera in servizio all’ospedale La Paz-Carlos III di Madrid, che aveva assistito uno dei casi spagnoli di Evd contagiati in Africa. La ricerca di contatti è stata avviata e 22 persone, fra i membri della famiglia e lo staff medico di assistenza, sono sotto sorveglianza sanitaria. Il marito della paziente è stato messo in quarantena come misura precauzionale. Due esperti dell’Ecdc sono in Spagna per supportare l’indagine epidemiologica, in particolare per accertare la via di trasmissione. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata all’epidemia in Africa occidentale.
(2 ottobre 2014) Ebola in Africa occidentale: il risk assessment dell’Ecdc e il primo caso negli Usa
Continua l’aggiornamento epidemiologico dell’epidemia da virus ebola che sta colpendo l’Africa occidentale e, la Repubblica Democratica del Congo. L’Ecdc pubblica un nuovo risk assessment mentre negli Stati Uniti è stato confermato il primo caso in una persona di ritorno dalla Liberia. Per gli operatori sanitari, sul sito dell’Ecdc è disponibile una sezione dedicata alle linee guida per la gestione del paziente affetto da virus Ebola a cura di istituti europei di sanità pubblica, Who e Cdc.
(25 settembre 2014) Gli aggiornamenti sulle epidemie in corso
Parallelamente all’epidemia che sta colpendo alcuni Paesi dell’Africa occidentale, le autorità sanitarie hanno riscontrato un’epidemia da virus Ebola (Evd) anche nella provincia di Equateur, della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Per maggiori informazioni consulta le pagine dedicate alle due epidemie: quella in Africa occidentale e quella nella Rdc.
(18 settembre 2014) Malattia da virus Ebola: nuovi materiali on line
Le pagine di EpiCentro dedicate alla malattia da virus Ebola si arricchiscono di nuovi contributi che aggiornano le informazioni generali e gli aspetti epidemiologici in Italia e nel mondo. Parallelamente è on line anche l’aggiornamento sulle epidemie attualmente in corso: quella in Africa occidentale e quella nella Repubblica Democratica del Congo.
(11 settembre 2014) Epidemia da virus Ebola in Africa occidentale e nella Repubblica democratica del Congo
Parallelamente all’epidemia che, dal mese di dicembre 2013, sta colpendo alcuni Paesi dell’Africa occidentale, le autorità sanitarie hanno riscontrato un’epidemia da virus Ebola (Evd) nella provincia di Equateur, della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). In particolare, per quest’ultima, dall’inizio del mese di agosto al 4 settembre 2014 sono stati segnalati 72 casi di malattia e 48 decessi. Le indagini epidemiologiche e la caratterizzazione del virus hanno permesso all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di stabilire che questa epidemia è un evento indipendente e non correlato alla concomitante epidemia di Evd in africa occidentale. Per maggiori informazioni consulta le pagine dedicate alle due epidemie: quella in Africa occidentale e quella nella Rdc.
(4 settembre 2014) Epidemia da virus Ebola: gli ultimi dati e misure di prevenzione per l’Italia
Dall’inizio dell’epidemia ad oggi sono stati segnalati all’Oms 3070 casi clinici (sospetti, probabili e confermati) di malattia da virus Ebola e 1552 decessi. Nell’approfondimento, a cura del reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, tutte le informazioni sull'epidemia e l’analisi sul rischio d’introduzione del virus nell’Ue grazie all’analisi della dichiarazione di Pheic e delle misure di prevenzione e controllo in Italia.
(31 luglio 2014) Epidemia di ebola in Africa
Da dicembre 2013 è in corso la prima epidemia documentata di malattia da virus Ebola (Evd) in Africa occidentale. Si tratta della più grande epidemia di Ebola mai riscontrata sia per il numero di focolai attivi di infezione che per il numero di casi e decessi riportati. Per approfondire leggi la pagina dedicata.
(29 maggio 2014) Epidemia in Africa occidentale da virus Ebola: update
Al 23 maggio 2014, il ministero della Salute della Guinea ha segnalato all’Oms 258 casi clinici di Evd, di cui 174 deceduti. Centoquarantasei casi, di cui 95 deceduti, sono stati confermati in laboratorio. In Liberia, a seguito di una revisione e consolidamento dei dati, sono 12 i casi segnalati di Evd dall’inizio dell’epidemia, di cui 6 confermati, e 11 decessi. Il caso confermato/probabile più recente è stato segnalato il 6 aprile 2014.Il 25 maggio 2014, come riportato da Ecdc, sarebbe stato confermato il primo caso di Evd e sarebbero stati segnalati cinque decessi in Sierra Leone nell’area di Koindu, confinante con Guèckèdou (Guinea). Per approfondire leggi la pagina dedicata.
(17 aprile 2014) Epidemia in Africa occidentale da virus Ebola
Da febbraio 2014 è in corso la prima epidemia documentata di malattia da virus Ebola (Evd) in Africa Occidentale. L’origine dell’epidemia non è nota, tuttavia si sospetta che i casi primari possano essere stati esposti a cacciagione locale infetta (bush meat). La maggior parte dei casi secondari ha partecipato a cerimonie funebri, entrando in contatto con pazienti deceduti e/o persone infette. Per questo si ritiene che la trasmissione interumana diretta costituisca la principale via di trasmissione. Nel commento di Flavia Riccardo (reparto Malattie infettive, Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute), l’aggiornamento epidemiologico e un’analisi sul rischio di introduzione e trasmissione di virus Ebola nell’Unione europea.
(3 aprile 2014) Febbre emorragica da virus Ebola in Africa occidentale
Al 1 aprile 2014, sono 127 i casi compatibili con la febbre emorragica da virus Ebola segnalati dal ministero della Salute della Guinea all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), di cui 35 casi sono stati confermati in laboratorio. Sono saliti a 83 i decessi registrati (letalità: 65%). Quattordici casi confermati, di cui 8 decessi, sono stati registrati tra operatori sanitari. Sono attualmente 375 i contatti identificati e sottoposti a follow-up medico. In Liberia, il ministero della Salute ha riferito che il numero di casi è rimasto invariato dal 31 marzo 2014. Sono stati riportati 8 casi e 5 decessi. Di questi, due casi di cui uno deceduto, sono stati confermati in laboratorio. Due casi probabili di febbre emorragica da virus Ebola, deceduti in Guinea, i cui corpi sono stati rimpatriati in Sierra Leone, rimangono gli unici casi riportati in questo Paese. L’Oms non raccomanda restrizioni di viaggio o rotte commerciali da applicare alla Guinea, Liberia e Sierra Leone. Per maggiori informazioni leggi anche le note a cura del ministero della Salute italiano del 26 marzo (pdf 72 kb) e del 30 marzo (pdf 219 kb) 2014.
(27 marzo 2014) Febbre emorragica da virus Ebola in Guinea
Il ministero della Salute della Guinea ha notificato all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) un focolaio in rapida evoluzione di febbre emorragica da virus Ebola. Al 26 marzo 2014, sono 86 i casi sospetti segnalati, di cui 62 decessi (letalità: 72%). Undici dei casi segnalati sono stati confermati in laboratorio. I casi si sono verificati in tre distretti della Guinea sud-orientale (Guekedou, Macenta e Kissidougou). Sono in corso indagini epidemiologiche anche in Liberia e Sierra Leone, al confine con la Guinea. Lo riferisce la sede centrale dell’Oms e l’Ufficio regionale Oms per l’Africa. Per maggiori informazioni consulta anche la nota del 26 marzo (pdf 72 kb) del ministero della Salute italiano sugli eventi epidemici all’estero.
(6 settembre 2012) Febbre emorragica da Ebola in Congo e Uganda: il parere Ecdc
In seguito all’insorgenza di due focolai di febbre emorragica da Ebola, uno in Sudan e uno nella Repubblica democratica del Congo, l’Ecdc ha realizzato due Rapid risk assessment per valutare le caratteristiche del virus e il rischio di trasmissione per l’Europa. I dati disponibili indicano che il rischio di diffusione verso l’Ue è estremamente basso e risulta improbabile (ma non impossibile) che i viaggiatori infettati possano arrivare in Europa durante il periodo dell’incubazione. Infatti, le misure preventive per la trasmissione della malattia, prevedono l’isolamento dei casi e dei loro contatti stretti per un tempo compatibile con il periodo di incubazione (da 2 a 21 giorni). L’analisi sui due focolai ha inoltre evidenziato che sono causati da due specie differenti, il Bundibugyo per il Congo e la specie Sudan per l’Uganda. Attualmente, secondo quanto riportato dall’Oms, dall’inizio dell’epidemia si sono verificati 24 casi probabili e confermati con 17 decessi, l’ultimo caso confermato di malattia è guarito il 24 agosto. Pertanto, considerando il periodo di incubazione della malattia, e che non sono stati segnalati nuovi casi probabili a breve l’emergenza potrà considerarsi conclusa. Per maggiori informazioni visita il sito Ecdc, leggi i Rapid risk assessment su Uganda “Outbreak of Ebola haemorrhagic fever in Uganda - 2 August 2012” (pdf 1,7 Mb) e Congo “Outbreak of Ebola haemorrhagic fever in the Democratic Republic of Congo - 22 August 2012” (pdf 1,7 Mb) e consulta il sito dell’Oms.