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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Grandi masse e salute pubblica: l’esperienza delle Olimpiadi di Atene 2004

Le grandi masse sono vulnerabili. Diffusione di malattie e incidenti aumentano infatti all’aumentare della concentrazione degli individui in uno spazio limitato. Per questo motivo eventi che, come le Olimpiadi prevedono una forte affluenza di persone, rappresentano una grande sfida per il sistema sanitario del Paese che li ospita.

 

Il coinvolgimento di atleti e spettatori provenienti da tutto il mondo e la durata piuttosto lunga della manifestazione fanno dei Giochi Olimpici un evento ad alto rischio sanitario che richiede un particolare livello di sorveglianza e tutela della salute pubblica. Per questo motivo, in occasione delle Olimpiadi di Atene 2004, l’Organizzazione mondiale della sanità ha supportato il ministero della Salute e della Solidarietà sociale greco nella preparazione della manifestazione, dando il suo contributo a favore di:

  • sorveglianza epidemiologica
  • preparazione a un potenziale attacco chimico-batteriologico o nucleare
  • coordinamento degli interventi per la prevenzione sanitaria.

Le strategie e i risultati ottenuti da questa collaborazione sono illustrati nel documento “Le masse e la salute pubblica. L’esperienza dei Giochi Olimpici di Atene 2004”.

 

Le Olimpiadi, oltre a rappresentare una manifestazione ad alto rischio in termini di salute pubblica, costituiscono un evento di grande visibilità e quindi un’importante opportunità per la diffusione di messaggi socialmente utili come quelli legati alla salute.

 

I rischi

In occasione delle Olimpiadi di Atene 2004 l’Oms e il ministero della Salute e della Solidarietà sociale della Grecia hanno identificato specifici fattori di rischio per la salute pubblica, evidenziando in particolare:

  • l’aumento del potenziale di diffusione di una malattia infettiva importata o emergente
  • la pressione sulle infrastrutture pubbliche e il conseguente abbassamento degli standard igienici
  • la difficoltà di realizzare appieno le necessarie misure di controllo sanitario, come la ricostruzione delle modalità di diffusione di eventuali epidemie
  • l’aumento dell’inquinamento dell’aria
  • l’aumento dei potenziali incidenti e del rischio di attentati batteriologici, chimici o nucleari e la maggiore difficoltà di far fronte a catastrofi naturali come i terremoti.

Le strategie

Le strategie adottate in occasione dei Giochi Olimpici hanno visto in particolare:

  • il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza, in collaborazione con il Centro nazionale per il controllo delle malattie infettive
  • lo sviluppo di un sistema di monitoraggio ambientale integrato e attivo, focalizzato soprattutto sulla qualità dell’acqua e sulla sicurezza alimentare
  • l’estensivo potenziamento dei servizi di emergenza
  • l’aumento della recettività degli ospedali e la preparazione del personale sanitario
  • l’istituzione del Policlinico del villaggio olimpico.

Tutte queste azioni sono inoltre state integrate da politiche per le pari opportunità, a sostegno dei gruppi fisicamente o socialmente svantaggiati.

 

Le azioni vincenti

L’esperienza di Atene 2004 costituisce un’importante fonte di informazione per la gestione sanitaria dei prossimi eventi capaci di richiamare grandi masse. Lo studio sottolinea in particolare alcune strategie vincenti, tra cui:

  • il coinvolgimento del maggior numero possibile di settori all’interno del Paese come quello dei trasporti, dei lavori pubblici, del turismo, della comunicazione e dell’ambiente: la salute e la sicurezza attraversa trasversalmente tutti questi settori
  • la progettazione a lungo termine per un migliore investimento delle risorse e la cooperazione internazionale. In particolare quest’ultima si è rivelata molto efficace e ha coinvolto sia singoli Paesi come il governo degli Stati Uniti d’America e la Commissione europea, sia associazioni internazionali come la Nato e l’Oms.

Conclusioni

La gestione della sicurezza e della sanità pubblica durante le Olimpiadi di Atene 2004 ha raggiunto i suoi obiettivi e si è dimostrata particolarmente efficiente grazie al potenziamento delle strutture sanitarie già esistenti, alla creazione di nuove strategie e strutture, e soprattutto grazie a un organizzato sistema di coordinamento e cooperazione.

 

Risultati ancora più positivi si sarebbero probabilmente potuti ottenere se la programmazione del potenziamento sanitario fosse stata avviata con maggiore anticipo, almeno uno o due anni prima di quanto è invece avvenuto.

 

Scarica lo studio (pdf 4 Mb).