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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Africa: rassegna della letteratura scientifica – 13 maggio 2021

Per rimanere aggiornato sul numero dei casi diagnosticati nei diversi Paesi africani consulta:

Scenari

Africa, caratteristiche cliniche di 4499 pazienti COVID-19

Sono pochi gli studi condotti in Africa sulle caratteristiche cliniche e le conseguenze associate a SARS-CoV-2: in base alle evidenze da precedenti studi condotti tra gennaio e inizio ottobre 2020 è stata eseguita una revisione e una meta analisi con l’inclusione di 4499 pazienti COVID-19. Il risultato mostra che il 68,8% dei pazienti erano maschi. I sintomi comuni sono stati febbre (42,8%), tosse (33,3%), mal di testa (11,3%) e problemi respiratori (16,8%) mentre sintomi meno comuni sono stati diarrea (7,5%) e rinorrea (9,4%). Il tasso di letalità è stato del 5,6%. Leggi l’articolo: Testimony Jesupamilerin Olumade, Leonard Ighodalo Uzairue. Clinical characteristics of 4499 COVID-19 patients in Africa: A meta-analysis. J Med Virol 2021 May;93(5):3055-3061.

 

Malattie tropicali neglette in Africa nell’era COVID-19

Con la pandemia di COVID-19 che non mostra segni di diminuzione, è fondamentale riprendere le attività legate alle malattie tropicali neglette (Neglected Tropical Diseases - NTDs) e le necessarie terapie di massa. Occorre rinforzare il messaggio sull’efficacia del lavaggio delle mani e del viso e delle misure di igiene, utile sia per diverse NTD che per il COVID-19, e incorporare le informazioni sul distanziamento sociale e l’uso delle mascherine nelle azioni per la distribuzione delle medicine per le NTD (approccio ibrido). Il conseguimento degli obiettivi sulle NTD della WHO/NTD RoadMap 2021-2030 verrà compromesso a meno che non riprenda la somministrazione di massa dei medicinali e la gestione della morbilità. Rendere effettivo l’approccio ibrido, rinforzando i sistemi sanitari con integrazione e collaborazione cross-sector, è la base del lavoro intrapreso in Africa. Leggi l’articolo: David Molyneux, Simon Bush, Chris Boyton, et al. Neglected tropical diseases activities in Africa in the COVID-19 era: the need for a “hybrid” approach in COVID-endemic times. Infect Dis Poverty 2021 Jan 4;10(1):1.

 

La telemedicina per rifornire e distribuire vaccini COVID-19 in Africa

Nonostante la telemedicina in Africa sia ancora limitata per lo scarso impegno politico e per risorse e infrastrutture inadeguate, essa dimostra potenzialità per garantire accesso alla vaccinazione, il follow-up post-vaccinale e la sorveglianza del COVID-19. Applicazioni mobili e siti web dedicati sono soluzioni in grado di offrire la registrazione per la vaccinazione, la localizzazione dei siti di vaccinazione vicini, la valutazione online nel caso di segnalazioni di reazioni avverse e l’archiviazione dei dati sul programma di vaccinazione. Possono essere utilizzati messaggi di testo e codici ad hoc nelle lingue locali africane per monitorare la consapevolezza e la registrazione per la vaccinazione in aree con scarsa accessibilità a internet. Leggi l’articolo: Melody Okereke, Abdulhammed Opeyemi Babatunde, Don Eliseo Lucero-Prisno III. Application of telemedicine in the supply and distribution of COVID-19 vaccines in Africa. J Glob Health. 2021 Mar 1;11:03039.

 

La risposta al COVID-19 nell’Africa subsahariana: l’azione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

La comunicazione del rischio e il coinvolgimento della comunità sono elementi critici per la risposta all’epidemia. In Africa, ci cono pochi esempi di feedback in tempo reale alle comunità circa preoccupazioni e percezioni del rischio. Per consentire agli interlocutori umanitari di agire oltre i messaggi divulgati, sono necessari il lavoro in partnership con le comunità, l’ascolto delle loro idee, l’identificazione e il sostegno nella realizzazione di soluzioni. L’articolo descrive come nell’Africa subsahariana, l’International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies (Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) e i comitati nazionali abbiano istituito sistemi capaci di garantire un processo decisionale basato su informazione locale e conoscenza. Leggi l’articolo: Eva Erlach, Bronwyn Nichol, Sharon Reader, Ombretta Baggio. Using Community Feedback to Guide the COVID-19 Response in Sub-Saharan Africa: Red Cross and Red Crescent Approach and Lessons Learned from Ebola. Health Secur Jan-Feb 2021;19(1):13-20.

 

La disinformazione sul COVID-19 nell’Africa subsahariana

La disinformazione sul COVID-19 rappresenta una minaccia per la salute pubblica globale. È stata condotta un‘indagine online, con la distribuzione attraverso social media e posta elettronica di un questionario a 1969 partecipanti nell’Africa subsahariana. Il 19,3% degli intervistati crede che la diffusione del SARS-CoV-2 sia stata intenzionale per ridurre la popolazione mondiale, il 22,2% ritiene che se si riesce a trattenere il fiato per dieci secondi non si è infettati dal SARS-CoV-2, il 27,8% crede che bere acqua calda elimini il virus e il 13,9% pensa che il COVID-19 abbia poco effetto sulla popolazione nera, mentre il 33,7% non era sicuro se le quattro affermazioni presentate fossero false o meno. Fattori associati con la disinformazione erano l’età (adulti anziani), lo status lavorativo (disoccupato), il genere femminile, formazione (diploma universitario), e conoscenza della sintomatologia clinica del COVID-19. Per ridurre la diffusione delle false informazioni sul COVID-19 è necessario sviluppare strategie verso questi gruppi di popolazione, che miglioreranno anche il rispetto delle misure di contenimento. Leggi l’articolo: Uchechukwu L. Osuagwu, Chundung A. Miner, Kingsley Emwinyore Agho, et al. Misinformation About COVID-19 in Sub-Saharan Africa: Evidence from a Cross -Sectional Survey. Health Secur Jan-Feb 2021;19(1):44-56.

 

Nell’Africa subsahariana può la coinfezione dal plasmodio proteggere da COVID-19?

L’Africa subsahariana sembra aver avuto pochi casi e decessi causati da COVID-19: si ipotizza che gli individui con infezione recente da malaria possano essere protetti dal COVID-19. Visto che sia la malaria che SARS-CoV-2 si legano ai CD147, si ipotizza che la memoria immunologica contro il Plasmodium falciparum inneschi nelle cellule infettate da SARS-CoV-2 una fagocitosi precoce, proteggendo dal COVID-19. Leggi l’articolo: Allan Kalungi, Eugene Kinyanda, Innocent M. Bisangwa, et al. Less Severe Cases of COVID-19 in Sub-Saharan Africa: Could Co-infection or a Recent History of Plasmodium falciparum Infection Be Protective? Front Immunol 2021 Feb 18;12:565625.

 

Analisi topologica per la variabilità della sequenza. Studio su più di 2000 sequenze di SARS-CoV-2 di 54 Paesi in confronto con SARS-CoV-1 e MERS-CoV

La ricerca in microbiologia, farmacologia, bioinformatica e data science, condivide gli sforzi per accelerare lo sviluppo del vaccino e comprendere modalità di trasmissione e riproduzione virale. In questo contesto viene studiata la variabilità di sequenza del virus focalizzandosi su tre aspetti: a) variabilità di sequenza tra SARS-CoV-1, MERS-CoV e SARS-CoV-2, b) variabilità di sequenza di SARS-CoV-2 nell’ospite umano in 54 Paesi e c) variabilità di sequenza tra famiglie di coronavirus e sequenza di SARS-CoV-2 in specifici Paesi. Come case study, è stata eseguita l’analisi topologica di 2391 sequenze genomiche di SARS-CoV-2 in associazione con SARS-CoV-1 e MERS-CoV con una tecnica basata sul semi-allineamento. L’identificazione di Paesi con somiglianza nelle sequenze SARS-CoV-2 può aiutare nel processo decisionale su quale vaccino utilizzare. Leggi l’articolo: Jnanendra Prasad Sarkar, Indrajit Saha, Ujjwal Maulik, et al. Topological Analysis for Sequence Variability: Case Study on more than 2K SARS-CoV-2 sequences of COVID-19 infected 54 countries in comparison with SARS-CoV-1 and MERS-CoV. Infect Genet Evol 2021 Mar;88:104708.

 

Africa

Paradigmi di guarigione contestati o complementari per il COVID-19? A Mwanza in Tanzania le donne raccontano le terapie tradizionali

Per la prevenzione e il trattamento del COVID-19 in particolare in Africa e in Asia emerge l’importanza dei rimedi tradizionali e delle diverse credenze religiose dei popoli. L’interesse per le terapie tradizionali e la religione nel trattamento del COVID-19 deve essere collocato nel contesto storico-culturale, sociale e politico dei Paesi: in Tanzania, donne e membri delle comunità di Nyamagana e Ilemela, dei distretti di Mwanza, affrontano il COVID-19 con l’utilizzo dei rimedi tradizionali e delle preghiere, talvolta congiuntamente al rispetto delle raccomandazioni di sanità pubblica, all’igiene delle mani e al distanziamento sociale. Nell’ambito delle malattie contagiose emergenti le comunità si rivolgono a modelli forti in cui aver fiducia contro la paura. Leggi l’articolo: Gerry Mshana, Zaina Mchome, Heidi Stockl, et al. Contested or complementary healing paradigms? Women’s narratives of COVID-19 remedies in Mwanza, Tanzania. J Ethnobiol Ethnomed 2021 Apr 26;17(1):30.

 

In Ruanda strategie innovative per prevenzione e contenimento di COVID-19

Negli ultimi 20 anni il Ruanda è progredito nello sviluppo economico e nella qualità della salute pubblica, divenendo un Paese leader nella sanità nella regione dell’Africa orientale. La pandemia di COVID-19 ha rappresentato per il Ruanda una sfida per il controllo delle malattie e l’analisi dell’efficacia delle strategie adottate può aiutare altri Paesi. La formazione di una task force ha portato allo sviluppo di un piano condiviso di risposta nazionale. Strategie rilevanti includono la diffusione di informazione attraverso droni, robot per lo screening e l’assistenza ospedaliera e comunicazioni ufficiali attraverso piattaforme social per combattere la disinformazione e mobilitare una risposta da parte della popolazione. Leggi l’articolo: Naz Karim, Ling Jing, J Austin Lee, Vincent Ndebwanimana, et al. Lessons Learned from Rwanda: Innovative Strategies for Prevention and Containment of COVID-19. Ann Glob Health 2021 Feb 25;87(1):23.

 

In Ghana, la genomica di SARS-CoV-2 rivela evoluzione virale locale

Il tasso di mortalità da COVID-19 in Ghana è passato nel 2020 dal 2% di marzo all’1% di maggio. Visto che la mortalità è stata associata ai ceppi circolanti, nello studio vengono presentati 46 genomi completi di SARS-CoV-2 rilevati in due periodi: 15 isolati nel periodo 12 marzo – 1 aprile 2020, e 31 nei giorni 25-27 maggio 2020. L’analisi filogenetica mostra che il primo lotto è raggruppato in 5 cladi: 19A, 19B, 20A, 20B e 20C mentre il secondo di 31 genomi in 3 cladi: 19B, 20A e 20B. Nella comparazione con quelli globali, i ceppi ghaniani non divergono in modo significativo da quelli circolanti importati in Africa. In Ghana il basso livello di diversità nei genomi può indicare bassi livelli di trasmissione. Leggi l’articolo: Joyce M. Ngoi, Peter K Quashie, Gordon A. Awandare, et al. Genomic analysis of SARS-CoV-2 reveals local viral evolution in Ghana. Exp Biol Med (Maywood) 2021 Apr;246(8):960-970.

 

COVID-19 in Etiopia: analisi geospaziale dell’infezione

In Etiopia la vulnerabilità all’infezione, la gravità dei casi e la probabilità di decesso da COVID-19, è stata descritta con trentotto potenziali indicatori identificati sulla base di una revisione della letteratura e dati nazionali disponibili e assemblati con l’analisi geospaziale. La vulnerabilità all’infezione da COVID-19 ha maggior probabilità di essere alta in molte regioni dell’Etiopia (Somali, Afar, Amhara, Oromia e Tigray), i casi COVID-19 con maggior probabilità di ospedalizzazione in terapia intensiva risultano nell’Amhara, nell’Oromia e nelle regioni meridionali, mentre il rischio di mortalità da COVID-19 è maggiore nelle regioni di confine dove è scarsa la preparazione alla pandemia. Lo studio offre le mappe che possono guidare gli interventi necessari in Etiopia al contenimento della diffusione del COVID-19. Leggi l’articolo: Kefyalew Addis Alene, Yalemzewod Assefa Gelaw, Yohannes Kinfu, et al. COVID-19 in Ethiopia: a geospatial analysis of vulnerability to infection, case severityt and death. BMJ Open 2021 Feb 18;11(2):e044606.

 

Caratteristiche e fattori predittivi di COVID-19 tra i medici egiziani

In Egitto è stato realizzato uno studio comparativo cross-sectional per identificare il rischio di trasmissione di COVID-19 tra il personale sanitario e medico. Le risposte sono state 440, di cui 385 analizzate (215 maschi). Sono stati rilevati 77 casi di COVID-19, che avevano avuto sintomi leggeri (58,6%) o moderati (30%) mentre il 9,1% era risultato asintomatico. Le infezioni erano state causate da pazienti infetti (39%), dai colleghi sanitari (22,1%), da contatti in famiglia (5,2%) o da origine incerta (33,8%). La persona che aveva trasmesso l’infezione era sintomatica nel 62,3% e asintomatica o presintomatica nel 37,7% dei casi. La diffusione silente da pazienti asintomatici o presintomatici e da colleghi già con COVID-19 in ospedale è un segnale allarmante: misure di prevenzione e controllo sono necessarie a livello operativo e strategico. Leggi l’articolo: Rehab H. El-Sokkary, Amani El-Kholy, Eman M. Mortada, et al. Characteristics and predicting factors of Corona Virus Disease-2019 (COVID-19) among healthcare providers in a developing country. PLoS One 2021 Jan 20;16(1):e0245672.

 

Zambia, studio di sorveglianza post mortem

Presso l’University Teaching Hospital di Lusaka, in Zambia, è stato condotto uno studio di sorveglianza post mortem con tamponi nasofaringei per valutare l’impatto del COVID-19 sulla popolazione. I risultati sono disponibili per 364 dei 372 casi e nel 15,9% è stato rilevato il virus SARS-CoV-2. La maggior parte dei decessi nelle persone con COVID-19 si è verificata nella comunità (73%) e nessuno era stato testato per COVID-19 prima della morte, mentre delle 19 persone decedute in ospedale solo 6 erano state sottoposte al test prima di morire. Contrariamente alle aspettative quindi, i decessi da COVID-19 sono stati comuni a Lusaka e, visto che solo raramente erano stati sottoposti a test prima della morte, è presente una forte sottostima, risultato che fa ipotizzare che l’impatto del COVID-19 in Africa sia stato ampiamente sottovalutato. Leggi l’articolo: Lawrence Mwananyanda, Christopher J. Gill, Donald Thea, et al. COVID-19 deaths in Africa: prospective systematic postmortem surveillance study. BMJ 2021 Feb 17;372:n334.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina:13 maggio 2021

Testo scritto da: Ernesto Costabile, Silvia Declich, Maria Grazia Dente, Maria Elena Tosti - Centro Nazionale per la Salute Globale, ISS