Africa: rassegna della letteratura scientifica – 15 aprile 2021
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Scenari
Aumentare la vaccinazione per il COVID-19 in Africa. La lezione dalla pandemia di HIV
Nella pandemia di COVID-19 i programmi per l’accesso universale ai trattamenti per l’HIV sono un modello per il WHO e altri partner globali per l’istituzione del "COVID-19 Vaccines Global Access” (COVAX), l’iniziativa ponte per un rapido ed equo accesso al vaccino sia nei Paesi ricchi che in quelli a basso reddito. Dalla pandemia di HIV si comprende inoltre che la sola distribuzione dei farmaci non è sufficiente per il controllo sostenibile di un evento sanitario di tale portata: le infrastrutture, l’identificazione dei gruppi a rischio, le capacità locali e la pronta risposta alle preoccupazioni e alle convinzioni locali sono aspetti critici per fermare il COVID-19, non solo in Africa. Ogni Paese dovrà affrontare la distribuzione dei vaccini che dovrà essere pianificata per massimizzare l’impatto locale e ottenere il controllo dell’epidemia corrente e di quelle future. Leggi l’articolo: Jean B. Nachega, Lynne M. Mofenson, et al. Scaling Up COVID-19 Vaccination in Africa – Lessons from the HIV Pandemic. N Engl J Med 2021 Mar 31.
Consapevolezza dei farmacisti e percezione del loro ruolo all’epoca del COVID-19 nell’area mediorientale e nell’Africa settentrionale
Nella Regione del MENA (Medio Oriente e Nord Africa), dal 12 al 22 aprile 2020 è stato condotto uno studio descrittivo cross sectional per valutare la consapevolezza del COVID-19 tra i farmacisti dei Paesi di lingua araba e valutare le prospettive sul loro ruolo, su quello delle università dedicate alla formazione e delle associazioni farmaceutiche. La maggioranza dei partecipanti operano in Egitto (40,8%) e a seguire in Giordania, Algeria e Siria. Il 60,8% di loro ha acquisito informazioni sul COVID-19 dai social media e l’80,2% ritiene che il timore di contrarre il coronavirus durante il lavoro è la principale barriera all’esecuzione del loro ruolo. I farmacisti sottolineano il ruolo positivo tenuto dalle istituzioni farmaceutiche (74,8%) e dalle associazioni (63,6%). Leggi l’articolo: Iman A. Basheti, Razan Nassar, Bandana Saini, et al. Pharmacists’ Awareness of COVID-19 and Perceptions of their Roles, Barriers, and Roles of Policymakers: exploring the Middle East and North Africa (MENA) Int J Clin Pract 2021 Feb 6;e14074.
Diffusione del COVID-19 nelle megalopoli dei Paesi in via di sviluppo
I quartieri con slum (baraccopoli) registrano la più alta densità di casi in tutte le città dei Paesi in via di sviluppo prese in considerazione (India, Sud Africa, Brasile, Nigeria, Bangladesh e Filippine), rivelando che gli slum costituiscono i luoghi urbani più a rischio in questa epidemia di COVID-19. Nello studio viene presentato un modello statistico per la simulazione della diffusione di un’epidemia respiratoria consideranti la prossimità fisica e i contatti accidentali, con e senza slum. La distribuzione dei casi diventa meno disuguale tra i vari quartieri man mano che l'epidemia fa il suo corso, ma, alla fine dell'epidemia, sia i picchi dei casi che quelli cumulativi sono peggiori per i quartieri con slum rispetto a quelli senza. Nei Paesi in via di sviluppo le periferie urbane sono abitate dalle popolazioni più vulnerabili: la crescita continua delle metropoli in Asia e Africa pone quindi sfide significative per la salute pubblica e l’equità socio-economica. Leggi l’articolo: Anand Sahasranaman, Henrik Jeldtoft Jensen. Spread of COVID-19 in urban neighbourhoods and slums of the developing world. J R Soc Interface 2021 Jan;18(174):20200599.
Affrontare l’esitazione vaccinale in Africa: il contesto prospettico del vaccino COVID-19
In Africa, ora che i vaccini per il COVID-19 sono disponibili, occorrono strategie per evitare scetticismo nei confronti delle vaccinazioni con la partecipazione delle comunità nelle strutture e modalità per l’accesso alle vaccinazioni. Collaborazioni multi settoriali potrebbero promuovere il consenso sul programma di immunizzazione anti COVID-19 che dovrebbe, con la sua diffusione, rinforzare il sistema sanitario e migliorare le condizioni di salute delle popolazioni. Leggi l’articolo: Aanuolowapo Adeyimika Afolabi, Olayinka Stephen Ilesanmi. Dealing with vaccine hesitancy in Africa: the prospective COVID-19 vaccine context. Pan Afr Med J 2021 Jan 5;38:3.
L’impatto della pandemia di COVID-19 sui servizi trasfusionali nella Regione del Mediterraneo orientale
Lo studio intende valutare la sicurezza dei servizi trasfusionali, le banche del sangue e la gestione dei donatori nella Regione del Mediterraneo orientale durante la pandemia di SARS-CoV-2: molti centri hanno avuto una diminuzione delle scorte di sangue del 26-50%, dovuta sia alla diminuzione della raccolta interna alle strutture e alla chiusura di istituzioni e università (che effettuano donazioni di sangue pianificate), sia ai timori dovuti alla pandemia di COVID-19. La maggior parte dei centri (n=12, 75%) ha registrato anche una riduzione della domanda trasfusionale compresa tra il 26 e il 75%. I fattori principali erano la cancellazione degli interventi chirurgici elettivi (n=12, 75%), la diminuzione dei ricoveri negli ospedali (n=10, 63%) e la chiusura di ospedali/reparti (n=8, 50%). Solo 5 centri hanno invece avuto la necessità di supportare pazienti con emoglobinopatie e neoplasie ematologiche. Leggi l’articolo: Al-Riyami AZ, Abdella YE, Raouf M, et al. Impact de la pandémie du COVID-19 sur les services d’approvisionnement en sang et de transfusion sanguine dans la région de la Méditerranée orientale. Transfus Clin Biol 2021 Feb;28(1):16-24.
Frequenza e correlazioni dei sintomi di ansia durante la pandemia di COVID-19 nei Paesi a basso e medio reddito
Poco si conosce sulle conseguenze psicologiche del COVID-19 nei Paesi con fragili sistemi sanitari. Lo studio condotto in Congo, Haiti, Rwanda e Togo, intende capire e analizzare la prevalenza dei sintomi ansiogeni, i rischi associati e i fattori di protezione durante la pandemia di COVID-19. I risultati evidenziano la necessità di programmi di formazione sanitaria nei Paesi a basso e medio reddito per diminuire stigma, paure e ansie, e accrescere fiducia e rispetto verso le istituzioni sanitarie. I programmi per la salute mentale sono necessari per sviluppare la resilienza individuale e di comunità. Leggi l’articolo: Jude Mary Cenat, Rose Darly Dalexis, Cecile Rousseau, et al. Frequency and correlates of anxiety symptoms during the COVID-19 pandemic in low- and middle-income countries: A multinational study. J Psychiatr Res 2021 Jan;132:13-17.
Africa
Caratteristiche, esordio ed evoluzione di sintomi neurologici nei pazienti COVID-19 in Tunisia
Nell’epidemia di COVID-19 sono descritte un ampio spettro di manifestazioni neurologiche. In questo studio retrospettivo osservazionale condotto in Tunisia, i pazienti diagnosticati con COVID-19 tra il 2 marzo e il 16 maggio sono stati intervistati telefonicamente, raccogliendo sia dati clinici e demografici che caratteristiche ed evoluzione dei principali sintomi neurologici. Di 1034 pazienti con COVID-19, 466 hanno accusato più frequentemente mal di testa frontotemporale. Il ricovero è stato riportato nell’83,2% dei casi, mentre il 65,3% è stato anosmico e il 63,2% con ageusia. Frequenti sono state mialgie e disturbi del sonno. Le insufficienze respiratorie dovute al COVID-19 sono predittive dei sintomi neurologici. Leggi l’articolo: Imen Kacem, Alya Gharbi, Riadh Gouider, et al. Characteristics, onset, and evolution of neurological symptons in patients with COVID-19. Neurol Sci. 2021 Jan;42(1):39-46.
L’epidemia di COVID-19 in Libia
La diffusione del COVID-19 in Libia è iniziata il 24 marzo 2020 e si è ampliata nei mesi successivi, prima nella regione meridionale e a seguire nelle aree occidentali e orientali del Paese. I decessi registrati al 24 dicembre sono stati 1415. Da questi dati è stato stimato il numero di casi con il classico modello matematico (suscettibile-esposto-infetto-guarito) di un'epidemia di malattia infettiva. Il modello stima che il 14% della popolazione libica sia stato esposto al SARS-CoV-2, percentuale che potrebbe arrivare al 20% considerando la probabile sotto notifica delle morti. Pertanto, un numero considerevole di individui ad alto rischio necessita protezione dall’infezione mediante vaccinazione o mantenimento delle misure precauzionali per diversi mesi. Si teme che la diffusione del COVID-19 possa colpire la popolazione anziana e chi è affetto da patologie croniche: c’è il pericolo che le strutture sanitarie non possano far fronte alle richieste di assistenza e ricovero. Leggi l’articolo: Amin Bredan. COVID-19 epidemic in Libya. Libyan J Med 2021 Dec;16(1):1871798.
Il controllo della trasmissione di COVID-19 tra il personale sanitario in ospedali pubblici e centri medici in Egitto
L’entità della trasmissione di SARS-CoV-2 tra il personale sanitario, specie nelle strutture con risorse limitate, rimane poco chiara. In Egitto è stato condotto uno screening su 4040 sanitari senza sintomi in ospedali e centri medici del Cairo, per determinare la diffusione di SARS-CoV-2 e i fattori di rischio clinici ed epidemiologici associati. I partecipanti sono stati testati per SARS-CoV-2 con RT-PCR (Real Time polimerase chain reaction) e test serologici IgM e IgG. L’elevato tasso di casi asintomatici rilevato nel personale sanitario rinforza la necessità di espandere il test. Leggi l’articolo: Aya Mostafa, Sahar Kandil, Mahmoud El-Meteini, et al. Universal COVID-19 screening of 4040 health care workers in a resource-limited setting: an Egyptian pilot model in a university with 12 public hospitals and medical centers. Int J Epidemiol 2021 Mar 3;50(1):50-61.
Test per COVID-19 in Africa: l’esperienza dell’Etiopia
Il COVID-19 si è diffuso in modo subdolo e rapido creando un’immensa crisi economica internazionale con problemi di rilevanza sociale e di sanità pubblica. Nonostante i vaccini siano pronti, la loro distribuzione risulta limitata: la sola attuale leva disponibile per ridurre la trasmissione è identificare e isolare il contagio. Tuttavia, fare test comporta sfide multidimensionali crescenti in molte nazioni africane tra cui l'Etiopia. Gli autori identificano, classificano e sintetizzano le sfide legate al test del COVID 19 in Africa sulla base dell'esperienza etiope. Tra le sfide principali ci sono la formazione degli operatori relativa alla raccolta dei campioni biologici, la mancanza di laboratori adeguati e di reagenti, la difficoltà nella raccolta dati e nella loro analisi e i comportamenti della popolazione riguardo alla salute. Leggi l’articolo: Andargachew Mulu, Amsalu Bekele, Adebe Genetu Bayih, et al. The challenges of COVID-19 testing in Africa: the Ethiopian experience. Pan Afr Med J 2021 Jan 5;38:6.
Impatto psicologico della pandemia sui malati cronici dell’Ospedale di Dessiè in Etiopia
Nonostante le misure di contenimento adottate dal Governo etiope il numero di persone colpite da COVID-19 aumenta ogni giorno senza che tra i malati con cronicità vengano valutate le conseguenze psicologiche. Lo studio, realizzato nell’Ospedale di Dessiè, e in strutture private, nel periodo compreso tra il 20 luglio e il 5 agosto 2020, valuta che il COVID-19 abbia avuto un impatto psicologico sul 22,8% dei pazienti cronici. Per le sofferenze psicologiche di questi malati si auspica l’impegno del Governo, del personale sanitario e dei ricercatori. Leggi l’articolo: Sisay Gedamu Addis, Abebe Dires Nega, Debrnesh Goshiye Miretu. Psychological impact of COVID-19 pandemic on chronic disease patients in Dessie town government and private hospitals, Northeast Ethiopia. Diabetes Metab Syndr Jan-Feb 2021;15(1):129-135.
COVID-19, caratteristiche clinico-epidemiologiche e outcome dei pazienti ospedalizzati a Douala in Camerun
Uno studio osservazionale retrospettivo è stato condotto a Douala, in Camerun, attraverso la revisione delle cartelle cliniche dei pazienti con COVID-19. Nel periodo 8 marzo-31 maggio 2020, sono stati analizzati 282 casi (di cui 192 maschi) con età media 52 anni. L'ipertensione e il diabete hanno rappresentato il 75% delle condizioni mediche croniche identificate. I principali disturbi presentati erano dispnea, tosse, astenia e febbre (55-60%). La clorochina/idrossiclorochina era il farmaco più usato (91,8%) nei protocolli di gestione, il 35% necessitava di integrazione di ossigeno mentre 6 pazienti sono stati intubati. La polmonite grave (11,3%) era la complicanza più comune. Sono stati 91 i ricoveri nel reparto di terapia intensiva. La durata media della degenza ospedaliera è stata di 10 giorni. Il tasso di mortalità è stato del 32%. I parametri individuati sono importanti per progettare efficaci programmi di prevenzione e controllo specie nei Paesi a basso reddito. Leggi l’articolo: David Mekolo, Francois Adrien Bokalli, Marcellin Ngowe Ngowe, et al. Clinical and Epidemiological characteristics and outcomes of patients hospitalized for COVID-19 in Douala, Cameroon. Pan Afr Med J 2021 Apr 8; 38(246).
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