Documentazione
In Italia
La sorveglianza nazionale della legionellosi: risultati relativi all’anno 2022
Articolo pubblicato a giugno 2023 sul Bollettino epidemiologico nazionale (Ben) e che riporta i dati italiani relativi al 2022. Leggi l’articolo completo.
I risultati del sistema di sorveglianza della legionellosi in Italia nel 2020 durante la pandemia di COVID-19
I dati sulla legionellosi in Italia nel 2020 sono stati pubblicati nel Bollettino epidemiologico nazionale 2021;2(3). Leggi l’articolo completo con il dettaglio dei dati.
Prevenzione della contaminazione da Legionella durante la pandemia COVID-19
In questo periodo, il ristagno dell’acqua e l’uso saltuario di alcuni impianti, potrebbero determinare un grave rischio per la trasmissione della legionellosi. Un nuovo Rapporto ISS COVID-19 documento fornisce raccomandazioni tecniche specifiche relative alla prevenzione, controllo e gestione del rischio Legionella negli impianti idrici alla luce dell’emergenza COVID-19. Il documento è indirizzato ai responsabili/gestori di strutture turistico recettive, edifici civili, e alle autorità preposte alla tutela della salute. Le indicazioni contenute nel documento sono a integrazione di quanto già indicato per le suddette strutture nelle linee guida nazionali per la prevenzione e il controllo della legionellosi e in accordo con il DL.vo 81/2008 e i dettami del DM 14 giugno 2017 inerente i piani di sicurezza dell’acqua. Per approfondire consulta il documento completo “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive e altri edifici ad uso civile e industriale, non utilizzati durante la pandemia COVID-19. Versione del 3 maggio 2020” e consulta la pagina di EpiCentro dedicata ai Rapporti ISS COVID-19.
Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2017
Pubblicato dall’Iss a fine 2017. Per maggiori informazioni scarica il “Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2017” (pdf 2,8 Mb).
Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2015
Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia, pubblicato dall’Iss a ottobre 2016. Per maggiori informazioni scarica il notiziario dell’Iss volume 29 numero 10, contenente il “Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2015” (pdf 2,8 Mb).
Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (pdf 7,6 Mb)
La Conferenza Stato-Regioni del 7 maggio 2015 ha sancito l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sul documento “Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” (pdf 7,6 Mb) che riunisce, aggiorna e integra in un unico testo tutte le indicazioni riportate sia nelle precedenti linee guida nazionali, sia nelle normative. Il testo, si basa sulle conoscenze presenti nella letteratura scientifica internazionale e ha tratto spunto anche da quanto riportato nelle linee guida prodotte a livello internazionale (Organizzazione mondiale della sanità-Oms), europeo (European Working Group for Legionella Infections-Ewgli) e nazionale/regionale.
Cluster di legionellosi a Lazise (Lago di Garda), luglio-agosto 2011
Maria Cristina Rota (reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss) commenta il focolaio registrato tra luglio e agosto 2011 a Lazise, un piccolo comune sul lago di Garda in provincia di Verona, raccontando l’indagine epidemiologica e le misure di controllo avviate. Leggi anche la valutazione rapida del rischio dell’Ecdc “Rapid risk assessment: Outbreak of Legionnaires’ disease in Lazise, Italy, July-August 2011” (pdf 721 kb).
Legionellosi in Italia: il rapporto 2009 (pdf 833 kb)
Complessivamente, sono pervenute all’Istituto superiore di sanità 1200 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi; di questi, 1146 sono confermati e 54 presunti. L’80% circa dei casi è stato notificato da 6 Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio), il rimanente 20% è stato notificato da 14 Regioni e Province Autonome; 1 Regione non ha notificato alcun caso di legionellosi. Un’esposizione a rischio nei 10 giorni precedenti l’inizio dei sintomi è stata riportata dal 30,6% dei soggetti. Dei 1200 casi notificati, 110 (9,2%) erano stati ricoverati in ospedale o in clinica, 178 casi (14,7%) avevano pernottato almeno una notte in luoghi diversi dall’abitazione abituale (alberghi, campeggi, navi, abitazioni private), 33 casi (2,8%) erano residenti in comunità chiuse, 33 casi (2,8%) avevano frequentato piscine e 13 casi (1,1%) avevano effettuato cure odontoiatriche. Nel 95% dei casi l’agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo 1. L’analisi molecolare dei ceppi di Legionella, isolati dall’uomo a seguito di infezioni avvenute in Italia tra il 1987 e il 2009, effettuata dal laboratorio di riferimento nazionale, ha mostrato infatti, in accordo con quanto riportato a livello internazionale, che la specie di Legionella che causa il maggior numero di casi di malattia in Italia è L. pneumophila sierogruppo 1, seguita dai sierogruppi 6, 2, 3.
Legionellosi in Italia: il rapporto 2008 (pdf 838 kb)
Nel rapporto sono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati nel 2008 e notificati al Registro nazionale della legionellosi. Complessivamente, sono pervenute all’Istituto superiore di sanità 1.189 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi; di questi, 1.136 sono confermati e 53 sono presunti. La percentuale di casi di legionellosi associata ai viaggi o di origine nosocomiale è leggermente diminuita rispetto all’anno precedente. Nel 94,5% dei casi l’agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo 1.
Legionellosi in Italia: il rapporto 2007 (pdf 1,1 Mb)
Nel rapporto sono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati nel 2007 e notificati al Registro nazionale della legionellosi. Complessivamente, sono pervenute all’Istituto superiore di sanità 862 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi; di questi, 816 sono confermati e 46 sono presunti. L’andamento della malattia e le caratteristiche dei pazienti sono molto simili a quelle degli anni precedenti. Nel 94% dei casi l’agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo 1.
Legionellosi in Italia: il rapporto 2005 (pdf 620 kb)
Nel rapporto vengono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati nel 2005 e notificati al Registro nazionale della legionellosi. Sono pervenute all'Iss 869 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi; di questi, 826 sono confermati e 43 sono presunti. Sia l'andamento della malattia nel 2005 che le caratteristiche dei pazienti sono molto simili a quelle degli anni precedenti. Nel 93% dei casi l'agente responsabile è stato Legionella pneumophila sierogruppo 1. Leggi il commento di Maria Cristina Rota (Cnesps, Iss).
Legionellosi in Italia: il rapporto 2004 (pdf 840 kb)
Nel rapporto vengono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati nel 2004 e notificati al Registro nazionale della legionellosi istituito presso l'Istituto superiore di sanità. Complessivamente sono pervenute 604 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi; di questi, 552 sono confermati e 52 sono presunti. Sia l’andamento della malattia nel 2004 sia le caratteristiche dei pazienti sono molto simili a quelle degli anni precedenti. Nel 90% dei casi l’agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo 1.
Legionellosi in Italia: il rapporto 2003 (pdf 444 kb)
Nel rapporto vengono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati nel 2003 e notificati al Registro nazionale della legionellosi, istituito presso l’Istituto superiore di sanità. Complessivamente sono pervenute 617 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi. Di questi casi, 571 sono confermati e 46 sono presunti. L’andamento della malattia nel 2003 è quindi sovrapponibile a quello del 2002 e le caratteristiche dei pazienti sono molto simili a quelle degli anni precedenti in termini di rapporto maschi/femmine, distribuzione per età, occupazione lavorativa, ecc. Nel 90% dei casi l’agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo1.
Legionellosi in Italia: il rapporto 2002 (pdf 1,4 Mb)
Nel rapporto vengono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati nel 2002 e notificati al Registro nazionale della legionellosi. Complessivamente sono pervenute all’Istituto superiore di sanità 639 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi, con un incremento del 97% rispetto al 2001. Di questi casi, 586 sono confermati e 53 sono presunti. Le caratteristiche dei pazienti sono molto simili a quelle degli anni precedenti in termini di rapporto maschi/femmine, distribuzione per età, occupazione lavorativa, ecc. Nell’88% dei casi l’agente responsabile della patologia è stato Legionella pneumophila sierogruppo1.
Legionellosi in Italia: il rapporto 2001 (pdf 1,3 Mb)
Nel rapporto vengono presentati i risultati dell’analisi del Registro nazionale in base alle schede di sorveglianza relative ai cittadini italiani pervenute all’Iss durante l’anno 2001. Vengono inoltre presentati i risultati relativi ai turisti stranieri che hanno soggiornato e, verosimilmente, acquisito l’infezione in Italia nello stesso anno. Nel 2001 sono pervenute all’Iss 325 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi, di cui 289 confermati e 36 presunti. Oltre il 56% dei casi è stato notificato da 2 sole Regioni (Lombardia e Piemonte), il rimanente 44% è stato notificato da 15 regioni; 4 Regioni non hanno notificato alcun caso di legionellosi.