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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Informazioni generali

Chi se ne occupa in Italia

In Italia si è cominciato a porre l’attenzione sulla Medicina di Genere dal 1998 per l’interessamento dei Ministeri delle Pari opportunità e della Salute con il contributo dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

 

Nel 2011 l’ISS ha attivato il reparto Malattie degenerative, invecchiamento e medicina di genere all’interno del Dipartimento del Farmaco e successivamente, nel 2017, ha istituito il Centro di riferimento per la Medicina di Genere, primo in Europa in questo ambito. Il Centro di riferimento per la Medicina di Genere, con il Centro studi nazionale su salute e medicina di genere e il Gruppo italiano salute e genere (GISeG), ha creato la Rete italiana per la medicina di genere con l’obiettivo di sviluppare la ricerca scientifica, di promuovere la formazione di medici e operatori sanitari e l’informazione della popolazione.

 

Questa Rete è stata presentata dal Ministero della Salute attraverso la pubblicazione di un numero dei Quaderni del Ministero della Salute intitolato “Il genere come determinante di salute. Lo sviluppo della Medicina di Genere per garantire equità e appropriatezza della cura” (n. 26 aprile 2016).

 

La Rete si avvale inoltre dell’attiva collaborazione della FNOMCeO (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri), FADOI (Federazione delle associazioni dei dirigenti medici internisti), SIMG (Società italiana di medicina generale e delle cure primarie), di alcune università e società scientifiche.

 

Dal 2015 i soggetti costituenti la Rete hanno fondato l'Italian Journal of Gender Specific Medicine, uno strumento di fondamentale importanza nella diffusione della ricerca e della cultura di genere.

 

Infine, il 13 giugno 2019 il Ministero della Salute ha approvato formalmente il “Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale” firmando il decreto attuativo relativo alla legge 3/2018 “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del ministero della Salute”, il cui articolo 3 “Applicazione e diffusione della Medicina di Genere nel Servizio Sanitario Nazionale” richiedeva la predisposizione di «un Piano volto alla diffusione della medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale in modo omogeneo sul territorio nazionale».

 

Il Piano è stato prodotto congiuntamente dal Ministero della Salute e dal Centro di riferimento per la medicina di genere dell’ISS con la collaborazione di:

  • un Tavolo tecnico-scientifico di esperti regionali sul tema
  • referenti per la medicina di genere della Rete degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), nonché dell’AIFA e dell’AGENAS.

Il Piano riporta gli obiettivi strategici, gli attori coinvolti e le azioni previste per la reale applicazione di un approccio di genere in sanità nelle quattro aree d’intervento indicate dalla legge: percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; ricerca e innovazione; formazione; comunicazione.

 

Il Piano segue alcuni principi generali:

  • un approccio intersettoriale tra le diverse aree mediche e le scienze umane, che tenga conto delle differenze derivanti dal genere al fine di garantire l’appropriatezza della ricerca, della prevenzione, della diagnosi e della cura
  • promozione e sostegno della ricerca (biomedica, farmacologica e psico-sociale) basata sulle differenze di genere
  • promozione e sostegno dell’insegnamento della medicina di genere, garantendo livelli di formazione e di aggiornamento adeguati per il personale medico e sanitario
  • promozione e sostegno dell’informazione pubblica sulla salute e sulla gestione delle malattie, in un’ottica di differenza di genere.

La legge 3/2018 al Comma 5 prevede anche l’istituzione, presso l’ISS, di un Osservatorio dedicato alla medicina di genere. Obiettivo principale dell’Osservatorio è quello di assicurare l’avvio, il mantenimento nel tempo e il monitoraggio delle azioni previste dal Piano, aggiornando nel tempo gli obiettivi in base ai risultati raggiunti per fornire al ministero della Salute i dati relativi alle azioni attuate sul territorio nazionale, da presentare annualmente alle Camere.

 

L’Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere è stato istituito il 22 settembre 2020 con Decreto firmato dall’allora Sottosegretario alla Salute on. Sandra Zampa che definiva le figure istituzionali e professionali che lo compongono. I componenti dell’Osservatorio sono stati nominati con Decreto firmato dal Presidente dell’ISS Silvio Brusaferro il 26 febbraio 2021 e l’8 aprile 2021 alla riunione di insediamento dell’Osservatorio sono stati definiti gli obiettivi ed è stato presentato il regolamento interno.

 

All’interno dell’Osservatorio sono stati creati 6 gruppi di lavoro:

  • percorsi clinici
  • ricerca e innovazione
  • formazione universitaria e aggiornamento del personale sanitario
  • comunicazione e informazione
  • farmacologia di genere
  • diseguaglianze di salute legate al genere.

I principali obiettivi dei Gruppi di Lavoro sono: monitorare le attività a livello centrale e regionale, individuare indicatori specifici di monitoraggio, proporre all’Osservatorio azioni di miglioramento delle attività relative alla Medicina di Genere, anche sulla base dei dati di monitoraggio.

 

 

Data di creazione della pagina: 17 giugno 2021

Testo scritto da: Alessandra Carè, Matteo Marconi, Roberta Masella, Elena Ortona - Centro di Riferimento per la Medicina di Genere - ISS - Centro di Riferimento per la Medicina di Genere - ISS