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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

 

Importanza per la salute

 

17 ottobre 2013 - L’influenza è un importante problema di salute sia individuale sia collettiva perché oltre ad essere una malattia a contagiosità elevata (che può comportare eventuali gravi complicanze nei soggetti a rischio, come gli anziani e i portatori di patologie croniche) è frequente motivo di ricorso a strutture sanitarie (visita medica, pronto soccorso, ricovero ospedaliero) [1,2]. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire l’infezione perché riduce la probabilità di contrarre la malattia e le sue complicanze e perché riduce i costi sociali connessi a morbosità e mortalità.

 

Raccomandazioni

Le raccomandazioni per la stagione influenzale che il ministero della Salute pubblica ogni anno sono basate su dati ed evidenze scientifiche osservate al livello nazionale e internazionale, e includono sia l’applicazione delle principali norme igienico-sanitarie per evitare il contagio sia l’offerta attiva del vaccino stagionale alle fasce di popolazione a rischio [3,4]. Il vaccino è raccomandato ogni anno ai soggetti a rischio, tra cui in particolare: persone di età compresa fra 6 mesi e 64 anni affette da specifiche malattie croniche, coloro che se ne prendono cura (per esempio, operatori sanitari e familiari) e chi ha più di 64 anni. Come obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale, il ministero della Salute indica il 75% come traguardo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultra 65 enni e nei gruppi a rischio [5].

 

Stima delle coperture vaccinali

Le coperture vaccinali tra le persone con più di 64 anni sono facilmente desumibili per la presenza di dati affidabili sul numero di persone residenti in questa fascia di età, mentre non sono disponibili dati altrettanto solidi sulla copertura vaccinale delle persone di età compresa tra i 6 mesi e i 64 anni affette da malattie croniche, per le difficoltà nella stima del numero complessivo di chi rientra nella definizione. Attualmente, nel nostro Paese, Passi rappresenta il solo sistema informativo in grado di fornire dati sulla copertura vaccinale tra gli adulti 18-64enni con senza malattie croniche.

 

Cosa ci dicono i dati Passi

Sulla base dei dati raccolti dal 2007 ad oggi, Passi mostra non solo che la copertura vaccinale nella popolazione adulta di 18-64 anni con patologie croniche è molto lontana da quella indicata dal ministero della Salute come copertura ottimale per gruppi a rischio, ma anche che nella campagna antinfluenzale 2012-2013, sempre nello stesso gruppo di persone con patologie croniche, la copertura vaccinale si è ridotta di quasi tre volte rispetto alla stagione precedente.

 

Va segnalato a questo proposito che all’avvio della campagna vaccinale del 2012 il ministero della Salute ha ritirato alcuni lotti di vaccini antinfluenzali (prodotti da due ditte) in quanto non avevano superato i test di sterilità. Si sono verificati di conseguenza ritardi negli approvvigionamenti e tutta questa situazione ha probabilmente generato incertezza tra gli operatori sanitari e nella popolazione a cui il vaccino era raccomandato. Presumibilmente questi fattori insieme hanno causato una riduzione delle coperture tra i gruppi a rischio.

 

Cosa c’è da fare e cosa si fa in Italia

Il raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale indicati nella Circolare del ministero della Salute nelle categorie a rischio (ultra 64enni e/o persone con patologie croniche) è fondamentale per ridurre la morbosità e le complicanze dell’influenza. Per far sì che in queste categorie si ottenga un miglioramento della copertura vaccinale, è necessaria una maggiore integrazione della prevenzione nell’attività assistenziale: sia i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta sia gli specialisti (pneumologi, oncologi, cardiologi, diabetologi) dovrebbero raccomandare e offrire attivamente la vaccinazione contro una malattia prevenibile come l'influenza.

 

Le anagrafi vaccinali delle Asl, collegabili ai registri degli esenti ticket, potrebbero rappresentare un valido strumento di supporto alla gestione della vaccinazione alle persone affette da malattie croniche, in questo senso potrebbe rivelarsi utile applicare l’esperienza maturata in occasione della pandemia del 2009 alla pratica stagionale. 

 

Risorse utili

Riferimenti

  1. Cox NJ, Subbarao K. Influenza. Lancet 1999; 354:1277-1282.
  2. Simonsen L, Fukuda K, Schonberger LB, Cox NJ. The impact of influenza epidemics on hospitalisations. J infect Dis 2000: 181: 831-837.
  3. Nichol KL, Margolis KL, Wuorenma J, Von Sternberg T. The efficacy and the cost effectiveness of vaccination against influenza among elderly persons living in the community. N Eng J Med 1994; 331:778-784.
  4. Ryan J, Zoellner Y, Gradl B, et al. Establishing the health and economic impact of influenza vaccination within the European Union 25 countries. Vaccine 2006;24:6812-22.
  5. Ministero della salute: circolare annuale “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2013-2014”.

 

Indicatori Passi: vaccinazione per l’influenza stagionale

 

Definizioni operative

 

Persona vaccinata contro l’influenza nella campagna vaccinale precedente è una persona, intervistata tra il 1 aprile e il 30 settembre dell’anno di indagine, che dichiara di avere effettuato la vaccinazione anti-influenzale nei 12 mesi precedenti la data dell’intervista.

 

Persona per cui la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata:

a) Persona di età maggiore di 64 anni

b) Persona con malattia cronica: persona che dichiara di aver avuto diagnosi di una o più delle seguenti malattie croniche:

  • diabete
  • insufficienza renale
  • malattia respiratoria cronica (bronchite cronica, enfisema, asma bronchiale, insufficienza respiratoria)
  • malattie cardiovascolari (infarto del miocardio o malattie ischemiche del cuore, ictus cerebrali, altre malattie cardiovascolari)
  • tumori (incluso leucemie e linfomi)
  • malattie croniche del fegato, incluso la cirrosi.

Consulta anche le informazioni generali con le caratteristiche degli indicatori Passi, e gli approfondimenti dedicati.

 

Scheda indicatore: copertura nella precedente campagna vaccinale antinfluenzale, nelle persone tra 18 e 64 anni, affette da malattie croniche per cui la vaccinazione è raccomandata

 

Popolazione di riferimento

Persone residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 18-64 anni.

Numeratore

Rispondenti, in età 18-64 anni, affetti da una o più delle malattie croniche indagate da Passi, intervistati tra il 1 aprile e il 30 settembre che dichiarano di aver eseguito la vaccinazione antinfluenzale nei 12 mesi precedenti la data dell’intervista.

Denominatore

Rispondenti, in età 18-64 anni, affetti da una o più delle malattie croniche indagate, intervistati tra il 1 aprile e il 30 settembre che dichiarano di aver eseguito o di non aver eseguito la vaccinazione antinfluenzale nei 12 mesi precedenti la data dell’intervista, escluse sia coloro che rifiutano di rispondere sia quelli che rispondono “non so”.

Misure di frequenza

Percentuale riferita alla precedente campagna vaccinale, che generalmente inizia a settembre e termina a gennaio, con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

L’indicatore fa riferimento ai 12 mesi precedenti l’intervista.

Significato per la salute pubblica

L’influenza costituisce un rilevante problema di salute a causa dell’elevata contagiosità e delle possibili gravi complicanze nei soggetti vulnerabili, con forti ripercussioni sanitarie ed economiche sia sul singolo individuo che sulla collettività.

La vaccinazione rappresenta il mezzo più efficace per prevenire le conseguenze negative dell’infezione e, in Italia, è raccomandata ogni anno alle persone affette da malattie croniche o in età avanzata, ed alle persone che si prendono cura di questi soggetti.

È essenziale disporre di dati di copertura, ma questi sono affidabili solo per le persone ≥ 65 anni, perché vengono raccolti dai registri vaccinali delle Asl, mentre per i portatori di malattie croniche Passi rappresenta l’unica fonte attualmente disponibile.

Limiti dell’indicatore

Quando la vaccinazione antinfluenzale basata su dati riferiti è stata confrontata con le registrazioni mediche, è stato messo in evidenza elevate sensibilità e specificità (attorno al 90%).

I dati riferiti relativi alla diagnosi delle malattie croniche indagate da Passi sono affetti da deficit di sensibilità, ma i falsi positivi sono rari.

Validità dell’indicatore

Considerata l’attendibilità dei dati riferiti sulla vaccinazione antinfluenzale nella stagione precedente, l’indicatore è ritenuto affidabile.

Pubblicazioni locali

 

Dati sul consumo di alcol sono disponibili anche a livello locale sia all’interno dei report regionali e aziendali, che riassumono i risultati annuali della sorveglianza, sia in pubblicazioni specifiche (rapporti dedicati, schede tematiche, ecc).

 

Consulta le pubblicazioni locali di:

 

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