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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Ecdc: stato dell’arte dell’European Commision Communication 2009-2013 e Action Plan

Laura Camoni - Centro operativo Aids, Iss

 

19 aprile 2012 - Ridurre il numero delle nuove infezioni da Hiv in Europa entro il 2013, migliorare l’accesso a cura, trattamento e prevenzione, e migliorare la qualità di vita delle persone che vivono  con l’Hiv e con l’Aids: sono i punti principali del documento “Monitoring implementation of the European Commission Communication and Action Plan for combating Hiv/Aids in the European union and neighbouring countries, 2009–2013” pubblicato nel mese di aprile 2012 dall’Ecdc.

 

Il testo, che ribadisce la necessità di migliorare le politiche preventive per limitare la diffusione delle infezioni tra la popolazione, analizza i dati raccolti attraverso un quadro di monitoraggio e valutazione progettato su richiesta della Commissione europea, al fine di analizzare il sostegno alla Commissione di comunicazione e all’Action Plan, da un punto di vista finanziario.

 

Nel documento si mette in evidenza la necessità di monitorare le caratteristiche delle persone che vivono con l’Hiv e l’Aids, e di quelle in terapia antiretrovirale, attraverso un supporto, anche economico, dei sistemi di sorveglianza (dell’Hiv e dell’Aids), per garantire conoscenze accurate e attuali della situazione nelle singole nazioni europee.

 

Le politiche di prevenzione vanno altresì sviluppate e, laddove già presenti, migliorate nei confronti dei gruppi vulnerabili come gli Msm (men who have sex with men - maschi che fanno sesso con maschi), i prigionieri, gli stranieri e le persone coinfette con Hiv e Tubercolosi.

Inoltre, il documento sottolinea l’esigenza di promuovere informazioni non solo per l’infezione da Hiv, ma per tutte le malattie sessualmente trasmesse e di programmare fondi per la ricerca sociale nell’ottica di sviluppare una sorveglianza dei comportamenti.