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Istituto Superiore di Sanità
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DEEP SEAS, alcol e cancro: sostenere gli Stati membri nelle azioni congiunte europee di prevenzione

  

Il 9 marzo 2021 si è svolto il workshop europeo “L'alcol e la sua relazione con il cancro, le disuguaglianze socioeconomiche, l'alimentazione e l'obesità”. Si tratta del secondo di sette incontri sui burning issues individuati dagli Stati membri e dalla Commissione europea come rilevanti per la costruzione di capacità necessarie per contrastare i rischi relativi all’uso di alcol in Europa e a livello dei singoli Paesi. Hanno preso parte rappresentanti delle politiche internazionali, europee ed internazionali, dell’OMS, della IARC, della Commissione europea, esperti nazionali, policy maker, ricercatori e professionisti della salute.

 

L’evento è stato organizzato dal coordinamento del consorzio europeo costituito dalle progettualità DEEP SEAS (Developing and Extending Evidence and Practice from the Standard European Alcohol Survey), FAR SEAS (Fetal Alcohol Reduction and exchange of European knowledge after SEAS) e ALHAMBRA (Alcohol Harm Measuring And Building Capacity for policy Response and Action) a cui l’ISS partecipa con incarico peculiare di consulenza esperta e valutazione tecnico-scientiifica di tutte le attività. L’evento arriva a pochi giorni dal lancio dell’iniziativa Europe's Beating Cancer Plan.

 

 

L’Osservatorio Nazionale Alcol dell’ISS è impegnato nel consorzio di ricerca europeo, avviato in prosecuzione della Joint Action RARHA (Reducing Alcohol Related Harm), allo svolgimento di attività prioritarie commissionate dall’Unione europea attraverso il finanziamento “EU supported actions on alcohol related to public health” finalizzato a garantire il sostegno agli Stati membri negli studi e nelle attività di rafforzamento delle capacità per ridurre i danni alcol-correlati. Lo scopo del contratto di servizio è fornire alla Commissione europea elementi indispensabili per supportare gli Stati membri nel costruire la loro capacità di ridurre i danni alcol-correlati e fornire le ultime conoscenze su argomenti specifici legati all'alcol.

 

Durante il workshop sono stati discussi alcuni punti chiave:

  • come aumentare la consapevolezza del legame tra alcol e cancro
  • la necessità di una ricerca sull'efficacia delle etichette di avvertimento sui prodotti alcolici
  • gli ostacoli all'introduzione delle etichette
  • i possibili interventi definiti best buys dalla Oms per tutelare la salute della popolazione, fra cui l’aumento della tassazione, il prezzo unitario minimo e la limitazione della disponibilità
  • come utilizzare le sovrapposizioni tra i diversi settori politici per massimizzare la loro efficacia
  • quali sono le lacune nella conoscenza del rapporto che esiste tra i diversi modelli di consumo di alcol e il cancro e quali ricerche è necessario condurre, e come garantire finanziamenti costanti e congrui.

L’Osservatorio Nazionale Alcol dell’ISS e il WHO Collaborating Centre for Research and Health Promotion on Alcohol and Alcohol-Related Health Problems hanno delineato gli scenari registrati nel corso degli ultimi anni, in particolare nel corso della pandemia, inerenti la disinformazione tramite fake news. Allo stesso tempo durante l’evento si è parlato delle dinamiche di contrasto messe in atto a livello istituzionale per garantire la circolazione di informazioni valide e oggettive alla popolazione, basate sulle linee guida nutrizionali e le evidenze scientifiche, sottolineando l’effetto nocivo dell’uso di alcolici a qualunque livello di consumo. L’obiettivo è combattere le continue fake news che circolano in merito ad alcol e salute, binomio pericoloso per cancro e centinaia di altre condizioni patologiche, e che le case produttrici di alcolici riconoscano la solidità e il peso delle evidenze scientifiche.

 

Background sulla relazione tra cancro e consumo di bevande alcoliche

Il cancro è la seconda causa di morte a livello globale e nel 2020 si stima che siano stati 19,3 milioni i nuovi casi di tumore e 10 milioni i relativi decessi. Tra i fattori di rischio principali vi è il consumo di alcol e il nesso causale tra l'alcol e un certo numero di tumori è ampiamente confermato in letteratura.

 

Non esiste un livello “sicuro” nel consumo di alcol e l'etanolo (alcol puro), presente in tutte le bevande alcoliche, è un composto cancerogeno conclamato. In particolare, è stata stabilita una relazione causale tra il consumo di alcol e il cancro della cavità orale, della faringe, dell’esofago, del colon, del retto, della laringe, del fegato e del seno: per tutti questi tipi di tumore c’è una relazione causa-effetto senza un livello soglia “sicuro”.

 

Ci sono altri fattori oltre all’alcol che possono contribuire all’insorgenza dei tumori, quali fumo di sigaretta, sedentarietà, e alimentazione scorretta. Spesso questi fattori di rischio sono presenti contemporaneamente, per esempio con l'uso di alcol e il fumo assieme, con un effetto che è maggiore della somma dei due. Tuttavia, una percentuale tra il 30% e il 50% dei tumori potrebbero essere prevenuti evitando fattori di rischio noti e l'attuazione di strategie di prevenzione efficaci. Per questo motivo l’alcol è stato incluso nel quadro di monitoraggio globale dell'OMS per le malattie non trasmissibili, con l'obiettivo di una riduzione di almeno il 10% del consumo dannoso entro il 2025.

 

L'Europa ha il più alto livello di consumo di alcol e danni alcol-correlati al mondo, si pensi che solo nel 2016 circa 80.000 persone sono morte per cause cancro alcol attribuibile. È quindi evidente la necessità di aumentare la consapevolezza della popolazione su questi temi. In quest’ottica a febbraio 2021 la Commissione europea ha lanciato il Piano europeo contro il cancro in cui il consumo dannoso di alcol è una delle quattro aree prioritarie di intervento.

 

Nonostante sia scientificamente provato che l'alcol sia cancerogeno, nella maggior parte dei Paesi questa conoscenza non è ancora entrata nella consapevolezza della popolazione. L'uso di etichette di avvertenza specifiche contro il cancro sulle bevande alcoliche potrebbe essere un valido strumento. Sebbene le prove disponibili sull’efficacia dell'etichettatura siano al momento limitate, potrebbero rappresentare uno strumento efficace (le prove sono limitate in parte perché le etichette usate finora sono generiche, piccole e non specifiche, e l'unico studio sull'efficacia di una specifica etichetta antitumorale sulle bevande alcoliche è stato interrotto in anticipo a causa dell'interferenza dell'industria dell'alcol).

 

Durante il workshop sono state discusse anche altre misure per tutelare la salute della popolazione, come l’aumento dei prezzi, le restrizioni sulla disponibilità e il divieto di marketing e pubblicità. Queste misure sono quelle che più probabilmente possono avere un’efficacia nel ridurre il consumo di alcol e i danni relativi:

  • ridurre l'accessibilità: attraverso la tassazione e le politiche di prezzo
  • ridurre la disponibilità: limitare gli orari di vendita
  • vietare il marketing e la pubblicità
Risorse utili

 

Data di pubblicazione della pagina: 18 marzo 2021

Testo scritto da: Emanuele Scafato, Claudia Gandin, Silvia Ghirini, Alice Matone - WHO Collaborating Centre Research & Health Promotion on Alcohol and Alcohol-Related Health Problems - Osservatorio Nazionale Alcol, Centro Nazionale Dipendenze e Doping, ISS