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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Policy in Action”. Il Sistema integrato di valutazione d’implementazione delle policy sull’alcol



L’Europa ha il più elevato consumo di alcol e il più elevato carico di malattie alcol-correlate al mondo. Nel 2011, tutti i 53 Stati Membri della Regione europea della Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno approvato il Piano di azione europeo per ridurre il consumo dannoso di alcol 2012–2020 (Eaap, European Alcohol Action Plan),che fornisce un portafoglio di scelte di politiche basate sulle conoscenze per diminuire i problemi alcol-correlati. Per valutare il livello di adozione, da parte degli Stati membri, degli standard delle politiche raccomandate, l’Ufficio regionale dell’Oms Europa ha sviluppato 10 “indicatori compositi”, uno per ciascuna area di azione dell’Eaap. Infatti, un modo per misurare i fenomeni multidimensionali, quali ad esempio le performance di una nazione per quanto riguarda la politica sull’alcol, consiste proprio nel mettere insieme indicatori individuali costruendo un “indicatore composito” sulla base di un modello sottostante. Questi indici sono d’uso corrente in numerosi campi di ricerca e di politica e vengono usati soprattutto per fare confronti tra organizzazioni, istituzioni o Paesi. Esempi noti includono l’Indice di Sviluppo Umano, l’Indice di Competitività Globale, l’Indice di Percezione della Corruzione, l’Indice di miglioramento della vita. L’attrattiva degli indicatori compositi risiede nella loro capacità di trasmettere, a colpo d’occhio, una grande quantità d’informazioni rilevanti per il processo decisionale e l’impostazione delle priorità.

 

È importante, per comprenderne valenza e impatto, descrivere esaustivamente la costruzione dei 10 nuovi indicatori compositi che l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e il Centro Collaboratore dell’Oms per la ricerca sull’alcol in Iss hanno avuto l’opportunità di delineare nell’international expert group in qualità di membri esperti nominati dall’Head Quarter (Hq) di Ginevra per contribuire alla definizione di uno strumento utile alla valutazione d’implementazione delle alcohol policy a livello europeo e mondiale. Questi indicatori sono descritti nel rapporto “Policy in action. A tool for measuring alcohol policy implementation”, pubblicato nel 2017 dall’Oms Europa e tradotto in italiano nel 2018 dall’Ona-Iss con il titolo “Policy in action. Uno strumento per misurare l’implementazione delle politiche sull’alcol”.

 

Il sistema d’indicatori e il formato standard di rilevazione periodica definiscono e quantificano l’esaustività delle strategie e dei Piani nazionali sull’alcol (cioè il numero di politiche presenti e il grado di corrispondenza di ciascuna politica a determinati standard prescritti) descrivendo anche il livello in cui le azioni delle aree di politica dell’European Alcohol Action Plan (Eaap) sono state attuate dagli Stati membri della Regione, come anche i punti di forza e i limiti degli indicatori compositi. Questi metodi sono adattabili al monitoraggio e alla valutazione d’implementazione delle strategie e dei Piani regionali sull’alcol (cioè il numero di politiche/azioni presenti e il grado di corrispondenza di ciascuna politica regionale a determinati standard prescritti e già rilevati per il livello nazionale in riferimento all’attuazione dell’Eaap).

 

Per questo progetto, le variabili delle politiche da includere negli indicatori compositi sono stati selezionate dall’Eaap che contiene un ampio spettro di strumenti di alcohol policy coerenti con le attuali raccomandazioni basate sulle evidenze. Questo migliora la validità del contenuto degli indicatori compositi, garantendo che siano considerati tutti gli aspetti importanti di una politica nazionale sull’alcol. Inoltre, l’Ufficio Regionale Oms ha stabilito procedure per la raccolta di informazioni sulle politiche relative agli indicatori corrispondenti a ciascuna area d’azione, riducendo così al minimo i problemi associati alla mancanza o incoerenza dei dati. Infine, poiché l’Eaap è stato approvato da tutti i 53 Stati membri della Regione europea, gli indicatori compositi che rispecchiano il Piano d’azione hanno maggiori probabilità di affermarsi come quelli di riferimento per la salute pubblica da parte dei decisori politici.

 

L’iter di definizione degli indicatori compositi

Gli indicatori compositi dell’Eaap sono stati sviluppati e valutati in due fasi. Lo scopo della prima fase era costruire uno schema di punteggio aggregando, dimensionando e ponderando gli indicatori selezionati di ciascuna politica da valutare. Questa fase è stata effettuata attraverso riunioni vis-a-vis del gruppo di esperti del progetto e successive consultazioni via e-mail. Nella seconda fase sono stati raccolti e codificati i dati strategici pertinenti per ciascuna realtà nazionale da valutare e sono stati calcolati i punteggi degli indicatori compositi per ciascun Paese per il quale erano disponibili dati sufficienti e tra questi l’Italia con il suo sistema di monitoraggio Sisma (Sistema di monitoraggio alcol-correlato).

 

La metodologia del progetto ha tenuto in considerazione la predisposizione dei manuali tecnici sullo sviluppo degli indicatori compositi e il precedente, prezioso lavoro già svolto e disponibile sugli indici per il controllo dell’alcol. Gli indicatori compositi collegati al Piano di azione europeo sono stati sviluppati per misurare non soltanto la presenza di una gamma di politiche sull’alcol, ma anche il livello in cui queste politiche soddisfano gli standard raccomandati di rigorosità ed esaustività. Agli indicatori si è giunti attraverso un approccio graduale per selezionare, scalare, ponderare e registrare le rilevanti variabili delle politiche. Gli indicatori compositi Eaap possono essere utilizzati come base per valutare l’adempimento, monitorare le tendenze nel tempo, fare un confronto tra le opzioni politiche e comunicare con gli attori istituzionali e con il pubblico. Altro lavoro può essere fatto per valutare la solidità degli indicatori compositi e la loro accettabilità politica. La Regione europea registra i livelli più alti al mondo per quanto riguarda il consumo di alcol e la mortalità attribuibile all’alcol, e si spera che gli indicatori compositi Eaap stimolino i governi a porre rimedio a questa situazione. L’Italia ha visto di recente peggiorare il profilo epidemiologico e d’impatto dell’alcol nella popolazione e si spera che la sollecitazione alla valutazione dell’implementazione delle azioni nelle aree dell’Eaap possano stimolare rinnovato impegno al conseguimento di migliore risultati di salute.

 

Sebbene il progetto originale dell’Oms si focalizzi sui Paesi della Regione europea, gli indicatori compositi Eaap potrebbero potenzialmente essere adattati, oltre che a livello nazionale, anche alle realtà delle Regioni per la valutazione d’implementazione delle politiche ispirate al perseguimento degli obiettivi sull’alcol del Piano nazionale di prevenzione al quale i Piani regionali s’ispirano.

 

Il sistema è stato già testato al livello nazionale dall’Osservatorio nazionale alcol, Centro Oms per la promozione della salute e la ricerca sull’alcol dell’Iss in continuità reale e come attività complementare, contemporanea e integrativa delle attività cardine di monitoraggio alcol correlato nel solco dei progetti e delle attività che dal 2007 l’Ona e il ministero della Salute condividono e che in tempi recenti si sono concentrati sull’attività di riferimento Sistimal, azione centrale del ministero della Salute, e sul Sisma, (inserito tra le sorveglianze formali trasferite all’Iss dal Dpcm del 2017).

 

L’obiettivo generale delle attività svolte di porre a regime un sistema necessariamente dinamico, flessibile, costante e formalizzato di monitoraggio epidemiologico d’indicatori coerenti con le mutevoli esigenze di valutazione periodica e reporting indispensabili alla programmazione socio-sanitaria ha anche garantito, rinnovandole, le basi comuni di dati e informazioni che alimentano la Statistica Derivata “Monitoraggio dell’Impatto del consumo di Alcol sulla salute in Italia in supporto all’implementazione del Piano nazionale alcol e salute (Mia-Pnas)” prevista nel Programma statistico nazionale Psn 2014-2016 e attualmente rinnovata per il triennio 2017-2020.

 

Le attività così delineate e i sistemi Sisma e Sistimal supportati dal progetto Ccm “Supporto a Sistimal” hanno nei fatti consentito di raggiungere una rinnovata massa critica di valore aggiunto per una serie d’informazioni eleggibili per la richiesta raccolta, elaborazione, valutazione e trasmissione dei dati richiesti a livello internazionale per la valutazione e il monitoraggio periodico delle azioni e delle politiche sanitarie ottemperanti alle strategie comunitarie del Piano di Azione Europeo sull’Alcol 2012-2020, della Strategia Globale sull’alcol, dei sistemi di monitoraggio Eisah e Gisah (Global Information System on Alcohol and Health), e della banca dati Oecd.

 

Risorse utili

Data di creazione della pagina: 15 maggio 2019

Autori: Emanuele Scafato, Claudia Gandin, Silvia Ghirini - Osservatorio nazionale alcol , Centro Coll. Oms Ricerca Alcol, Iss