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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Il sistema di sorveglianza OKkio alla Salute: i principali risultati della seconda raccolta dati

Paola Nardone, Anna Lamberti, Giovanni Baglio, Marta Buoncristiano, Angela Spinelli e il Gruppo OKkio alla SALUTE 2010*

Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma

 

Contrastare l’eccesso di peso corporeo rappresenta una delle sfide di sanità pubblica prioritarie per la Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dove la prevalenza dell’obesità è triplicata negli ultimi due decenni ed ha ormai raggiunto proporzioni epidemiche (1). L’andamento dell’obesità è particolarmente allarmante nei bambini e negli adolescenti. Dai dati della fine degli anni ’90-inizio 2000, infatti, la prevalenza di sovrappeso/obesità nella popolazione infantile europea è stimata pari al 20% e, di questi, circa un terzo risulta obeso (2).

 

Per di più, i bambini in sovrappeso o obesi hanno un rischio maggiore di insorgenza di gravi patologie in età adulta (diabete mellito tipo II, ipertensione arteriosa, malattie cardio e cerebro-vascolari, dismetabolismi, cancro della mammella e del colon-retto, ecc.) (3).

 

Alla luce di queste evidenze, l’Italia, così come gli altri Paesi europei, ha avvertito la necessità di monitorare con attenzione la situazione nutrizionale dei bambini.

 

Nel 2007, infatti, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, nell'ambito del programma europeo “Guadagnare Salute”, ha promosso e finanziato l’iniziativa “OKkio alla SALUTE - Promozione della salute e della crescita sana dei bambini della scuola primaria” con lo scopo di definire e implementare un sistema di sorveglianza nazionale sullo stato nutrizionale dei bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni.

 

OKkio alla SALUTE, coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e in collaborazione con le regioni e le ASL, ha una periodicità biennale e prevede l’acquisizione di informazioni su parametri antropometrici, abitudini alimentari, attività fisica ed eventuali iniziative scolastiche favorenti la sana nutrizione nei bambini in età scolare.

 

La sorveglianza viene condotta nelle classi terze primarie, con bambini intorno agli 8-9 anni, selezionate mediante campionamento a “grappolo” (4). La raccolta delle informazioni è effettuata attraverso questionari opportunamente predisposti dal CNESPS: uno destinato ai bambini, uno ai genitori, uno al dirigente scolastico e uno agli insegnanti, oltre a una scheda antropometrica in cui viene indicato il peso e l’altezza dei bambini misurati dagli operatori delle ASL appositamente formati e dotati di strumenti identici in tutto il territorio nazionale. Per stimare la prevalenza di sovrappeso e obesità viene calcolato l’indice di massa corporea e per la definizione di sovrappeso e obesità si utilizzano i valori soglia desunti da Cole e raccomandati dall’International Obesity Task Force (5).

 

Il questionario destinato ai bambini comprende domande che raccolgono informazioni su: attività fisica, comportamenti sedentari (utilizzo di TV e videogiochi) e gli alimenti consumati a colazione e merenda nelle ultime 24 ore. Quello rivolto ai genitori, invece, presenta gli stessi argomenti ma riferiti ad un periodo di tempo più ampio. Il questionario destinato al dirigente scolastico raccoglie informazioni sull’ambiente scolastico e sulla presenza di eventuali iniziative di promozione della salute intraprese dalla scuola.

 

Alla prima rilevazione, condotta nel 2008, hanno aderito tutte le regioni, a eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e della Asl di Milano (unica Asl che ha partecipato per la Lombardia) che hanno svolto la raccolta nel 2009, a causa di un ritardo nell’avvio delle attività. Il successo dell’iniziativa si è ripetuto nella seconda rilevazione del 2010 con la partecipazione di tutte le regioni italiane. Nel 2010 sono state raccolte informazioni su un totale di 42.155 alunni della terza classe primaria (con solo un 3% di rifiuti) e il 95% dei genitori coinvolti ha compilato il questionario, fornendo informazioni sugli stili di vita dei propri figli e sulla propria percezione del problema. I risultati del 2010 non si discostano molto da quelli ottenuti nella raccolta 2008-09 (6). Nel 2010, il 23% dei bambini di 8 e 9 anni è risultato in sovrappeso e l’11% in condizioni di obesità. Rispetto alla prima rilevazione, rimane stabile il sovrappeso e si riduce leggermente, sebbene in maniera non statisticamente significativa, la prevalenza dei bambini obesi (12% nel 2008-09). Si riconferma una spiccata variabilità interregionale, con percentuali tendenzialmente più basse nell’Italia settentrionale e più alte nel Sud (Figura).

 

 

Sebbene ancora persistano nei bambini abitudini alimentari scorrette e predisponenti all’aumento di peso, i risultati dell’ultima rilevazione palesano un leggero miglioramento rispetto alla precedente. Il 9% dei bambini, infatti, salta la prima colazione, mentre nel 2008-09 tale valore era dell’11% e il 68% consuma una merenda di metà mattina troppo abbondante, percentuale notevolmente inferiore rispetto a quella della prima raccolta (82%).

 

Il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non mangiano quotidianamente frutta e/o verdura, consumo che rimane stabile tra le due rilevazioni. Al contrario, aumenta la fruizione di bevande zuccherate e/o gassate, passando dal 41% al 48%.

 

Nonostante nel 2010 si notino dei miglioramenti, anche i dati sull’attività fisica sono poco confortanti: il 22% dei bambini pratica sport per non più di un’ora a settimana (25% nel 2008-09) e il 18% non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’indagine (26% nel 2008- 09). La percentuale di bambini che ha la TV in camera passa dal 48% della prima raccolta al 46% dell’ultima, il 38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 3 o più ore al giorno e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

 

I genitori, confermando quanto emerso nel 2008-09, non sempre hanno una percezione corretta dello stato ponderale del proprio figlio: tra le madri di bambini in sovrappeso od obesi, il 36% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. Inoltre, solo il 43% delle madri di figli fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga un’attività motoria insufficiente.

 

L’ultima rilevazione ha raccolto informazioni preziose anche sull’ambiente scolastico; infatti, dati provenienti da 2.226 plessi di scuole primarie evidenziano che solo il 68% delle scuole possiede una mensa; il 38% prevede la distribuzione per la merenda di metà mattina di alimenti salutari (frutta, yogurt, ecc.); il 35% delle classi svolge meno di due ore di attività motoria a settimana. Solamente 1 scuola su 3 ha avviato iniziative favorenti alimentazione sana e attività motoria con il coinvolgimento dei genitori.

 

Poiché tra gli obiettivi del sistema di sorveglianza rientra a pieno titolo anche la diffusione dei risultati a tutte le persone coinvolte e a coloro che devono decidere di intraprendere eventuali interventi, nel 2009-10 il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’ISS e le regioni hanno elaborato e distribuito alcuni materiali di comunicazione e informazione rivolti a specifici target: bambini, genitori, insegnanti e scuole che hanno partecipato a OKkio alla SALUTE, oltreché pediatri. Tutti i materiali sono stati ideati in collaborazione con il progetto “PinC - Programma nazionale di informazione e comunicazione a sostegno degli obiettivi di Guadagnare Salute” coordinato sempre dal CNESPS dell’ISS (7).

 

OKkio alla SALUTE ha permesso di avere informazioni sulla preoccupante diffusione del sovrappeso e dell’obesità nei bambini della terza classe primaria, a costi limitati e in poco tempo. Con la prossima rilevazione, che avverrà nella primavera del 2012, sarà possibile una prima valutazione dell’andamento temporale del fenomeno e si potrà studiare con accuratezza le differenze registrate nel corso delle rilevazioni.

 

Per di più, il coinvolgimento nell’iniziativa del mondo della scuola, della famiglia, degli operatori della salute e dell’intera comunità, ha favorito la programmazione di efficaci azioni di sanità pubblica. La letteratura scientifica, infatti, sottolinea sempre più chiaramente che gli interventi coronati da successo sono quelli integrati, multicomponenti e che hanno durata pluriennale.

 

Per i prossimi anni è necessario e auspicabile l’impegno dei singoli governi nazionali, affinché promuovano politiche globali per migliorare la salute, investendo non solo strettamente sul settore della sanità, ma anche sul miglioramento in generale dell’ambiente di vita, con il potenziamento dei trasporti pubblici, la costruzione di parchi, di aree verdi, di piste ciclabili e la realizzazione di strutture polivalenti in cui praticare sport (8-10).

 

Riferimenti bibliografici

1. Branca F, Nikogosian H, Lobstein T. La sfida dell’obesità nella Regione europea dell’OMS e le strategie di risposta. Compendio. Geneva: WHO; 2007. Traduzione italiana curata dal Ministero della Salute e dalla Società Italiana di Nutrizione Umana.

2. Lobstein T, Frelut ML. Prevalence of overweight among children in Europe. Obes Rev 2003;4(4):195-200.

3. Flegal KM, Graubard BI, Williamson DF, et al. Excess deaths associated with underweigth, overweight, and obesity. JAMA 2005;293(15):1861-7.

4. Spinelli A, Lamberti A, Baglio G, Andreozzi S, Galeone D. (Ed.). OKkio alla salute: sistema di sorveglianza su alimentazione e attività fisica nei bambini della scuola primaria. Risultati 2008. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2009 (Rapporti ISTISAN 09/24).

5. Cole JT, Bellizzi MC, Flegal KM, et al. Establishing a standard definition for child overweight and obesity worldwide: international survey. BMJ 2000;320:1240-5.

6. Spinelli A, Lamberti A, Buoncristiano M, et al. Eccesso ponderale nei bambini. Epidemiol Prev 2011;35:82-3.

7. guadagnare-salute

8. Gortmaker SL, Swinburn BA, Levy D, et al. Changing the future of obesity: science, policy, and action. Lancet 2011;378(9793):838-47.

9. Swinburn BA, Sacks G, Hall KD, et al. The global obesity pandemic: shaped by global drivers and local environments. Lancet 2011;378(9793):804-14.

10. Waters E, de Silva-Sanigorski A, Hall BJ, et al. Interventions for preventing obesity in children. Cochrane Database Syst Rev 2011;12:CD0018711.

 

(*) Gruppo OKkio alla SALUTE 2010: A. Spinelli, A. Lamberti, G. Baglio, P. Nardone, M. Bucciarelli, S. Andreozzi, M. Pediconi, S. Rubimarca (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità); D. Galeone, M.T. Menzano, M.T. Scotti (Ministero della Salute); M.T. Silani, S. Teti (Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio); L. Censi, D. D’Addesa (INRAN); A. Ciglia, M. Di Giacomo (Abruzzo); G. Ammirati, G. Cauzillo, G. Sorrentino (Basilicata); C. Azzarito, M. La Rocca (Calabria); R. Pizzuti, G. Mazzarella (Campania); P. Angelini, E. Di Martino, M. Fridel (Emilia-Romagna); C. Carletti, A. Cattaneo (Friuli-Venezia Giulia); G. Cairella, E. Castronuovo (Lazio); F. Pascali, S. Schiaffino (Liguria); A.R. Silvestri (ASL Milano, Lombardia); E. Benedetti, S. De Introna, G. Giostra (Marche); T. Manfredi Selvaggi, O. Valentini, C. Di Nucci (Molise); M. Caputo, P. Ferrari (Piemonte); S. Anelli, G. Rosa, E. Viesti (Puglia); S. Meloni, R. Masala, M.L. Senis (Sardegna); A. Cernigliaro, S. Rizzo (Sicilia); M. Giacchi, G. Lazzeri, V. Pilato (Toscana); M. Cristofori, M. Brinchi, M.D. Giaimo (Umbria); A.M. Covarino, G. D’Alessandro (Valle d’Aosta); R. Galesso (Veneto); A. Fanolla, L. Lucchin, S. Weiss (PA Bolzano); S. Piffer (PA Trento).