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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Prescrizione farmaceutica in Umbria – anno 2018

Nel 2018, in Umbria, la spesa farmaceutica totale è stata pari a 427 milioni di euro, di cui l’86,5% rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il 13,5% a carico del cittadino. La spesa convenzionata di classe A, a carico del SSN, risulta in linea con il 2017, mentre è in aumento la spesa ospedaliera (+14,5%). È quanto emerge dal rapporto ISTISAN 20/11 “Prescrizione farmaceutica in Umbria. Analisi dei dati relativi al 2018”, pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) a settembre 2020. Nel documento sono riportate le principali caratteristiche della prescrizione territoriale e ospedaliera in Umbria durante il 2018 attraverso un’analisi della variabilità prescrittiva a livello di Azienda USL (Unità Sanitaria Locale) e di distretto. Viene, inoltre, valutato l’uso dei farmaci equivalenti/biosimilari, dell’erogazione ospedaliera, e condotto un approfondimento nella popolazione over 65ennee. Sono state infine analizzate le 21 categorie terapeutiche a maggior prescrizione.

 

Dai dati emerge che l’Umbria registra un consumo, in termini di dosi definite giornaliere (DDD) per 1000 abitanti die, superiore alla media nazionale (1098 vs 979), va comunque ricordato che la popolazione regionale è più anziana di quella italiana e gli assistiti over 65 rappresentano il 25% del totale (in Italia il 23%). I maggiori livelli di prescrizione riguardano la popolazione assistibile con più di 65 anni, in particolare un assistibile sopra gli 85 anni ha un consumo 13 volte superiore a quello di uno di età compresa fra i 40 e 44 anni. La popolazione pediatrica fino a 14 anni assorbe invece solo il 2,0% della spesa e lo 0,5% delle dosi prescritte.

 

Anche nel 2018 i farmaci cardiovascolari sono la categoria con il maggior livello di prescrizione. A livello territoriale, l’ossigeno da solo rappresenta l’8,3% della spesa regionale con un aumento del 500% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto si colloca il pantoprazolo. Nel complesso le prime trenta sostanze rappresentano circa il 39% della spesa. Anche nel 2018 si evidenzia un marcato aumento di nuovi anticoagulanti orali. Il ramipril (farmaco utilizzato per la terapia antipertensiva) è la molecola a maggior prescrizione.

 

Per quanto riguarda il rapporto uomini/donne si conferma per quest’ultime un maggior utilizzo di antidepressivi, di FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei), di farmaci per l’osteoporosi e di inibitori di pompa. Nel 2018 i farmaci equivalenti rappresentano in Umbria circa il 47% della spesa. È inoltre stabile l’incremento dell’uso di farmaci biosimilari.

 

Il rapporto rientra nell’ambito della collaborazione scientifica, attiva da oltre vent’anni, tra ISS e Regione Umbria. Grazie alla disponibilità dei flussi informativi sanitari regionali è stato possibile, in questi anni, condurre studi di farmacoepidemiologia per rispondere a diversi quesiti sulla sicurezza dei farmaci che hanno sostenuto decisioni regolatorie a livello nazionale. Inoltre, in virtù dei modelli di analisi messi a punto per il monitoraggio delle prescrizioni farmaceutiche, è stato possibile sostenere iniziative locali di formazione e informazione rivolte agli operatori sanitari attraverso la predisposizione di rapporti per medico e a livello regionale.

 

Risorse utili

Consulta e scarica il documento completo: Rapporto ISTISAN 20/11 “Prescrizione farmaceutica in Umbria Analisi dei dati relativi al 2018” (pdf 2,3 Mb).

 

Data di creazione della pagina: 17 settembre 2020

Testo scritto da: Roberto Da Cas e Ilaria Ippoliti - Centro nazionale per la ricerca e la valutazione preclinica e clinica dei farmaci, ISS.