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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Rapporto nazionale sull'uso dei farmaci in Italia

Un aforisma citato frequentemente da coloro che si occupano della valutazione della qualità degli interventi sanitari è: “Un dato diventa un’informazione quando è capace di modificare la probabilità delle decisioni”.

 

Nell’aforisma è evidente il riferimento alla necessità di un processo in grado di trasformare una grezza raccolta di dati in un insieme di indicatori i quali, nel confrontare un fenomeno nel tempo, tra realtà diverse o rispetto a obiettivi da raggiungere, fanno emergere possibili problemi all’interno di un processo assistenziale.

 

Il rapporto OsMed si è sempre ispirato a questa filosofia di lavoro proponendosi come uno strumento di studio nel quale sono definiti diversi percorsi di lettura per la valutazione di specifici problemi clinici e assistenziali legati all’uso dei farmaci. Non dunque una semplice collezione di tabelle e figure che fotografa le dimensioni di un fenomeno ma una struttura organizzata la cui principale finalità è identificare possibili aree di miglioramento della pratica. Ciò è reso possibile da una riconciliazione dei numerosi flussi di dati utilizzati, ognuno dei quali rappresenta una parte del fenomeno “uso dei farmaci”, in un insieme di indicatori che consentono una valutazione di sintesi e che possono aiutare ad orientare le decisioni. La multiprofessionalità e la rappresentatività istituzionale dell’esteso gruppo di lavoro che nel corso degli ultimi dieci anni ha curato la produzione del rapporto sono naturalmente le caratteristiche essenziali per garantire la validità e la trasparenza dei risultati di questa operazione.

 

La realizzazione periodica del Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia è un’operazione importante in quanto individua dinamicamente le opportunità di miglioramento, ma perché sia effettivamente incisiva dovrebbe essere accompagnata da iniziative di formazione e di aggiornamento di tutti gli operatori per le quali il rapporto si propone come un possibile strumento. Ed è sempre più il ruolo che in futuro è chiamato ad assolvere il rapporto, a sostegno delle attività che le Regioni vorranno adottare nel campo della promozione della appropriatezza degli interventi medici.

 

L’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed), istituito con la Legge finanziaria 448 del 23 dicembre 1998, ha come finalità principali:

  • sviluppare e validare i meccanismi di raccolta, analisi ed interpretazione dei dati di uso dei farmaci in Italia
  • descrivere i cambiamenti nell’uso dei farmaci
  • correlare problemi di sanità pubblica e uso di farmaci o categorie terapeutiche
  • favorire la diffusione dell’informazione sull’uso dei farmaci
  • confrontare il consumo dei farmaci in Italia con quello di altri Paesi
  • contribuire alle iniziative per promuovere un migliore uso dei farmaci
  • chiarire il profilo beneficio-rischio dei farmaci mettendo in collegamento le informazioni sulle reazioni avverse con quelle sui livelli d’uso dei farmaci nella popolazione.

Referenti dell’Osservatorio sono le istituzioni centrali (ministero della Salute, ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia italiana del farmaco, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Istituto superiore di sanità), regionali (assessorati alla Sanità, Agenzie sanitarie regionali) e la Conferenza Stato-Regioni.

 

I rapporti OsMed

L’uso degli antibiotici in Italia - 2021

Rapporto annuale pubblicato ad aprile 2023 e realizzato dall’OsMed (Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali) dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Il documento, dedicato agli antibiotici a uso umano, consente di monitorare l’andamento dei consumi e della spesa in Italia e al contempo di identificare le aree di potenziale inappropriatezza d’uso. Scarica il documento completo “L’uso degli antibiotici in Italia - Rapporto Nazionale anno 2021” (pdf 10 Mb) e leggi l’approfondimento a cura dei ricercatori ISS.

 

L'uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia (Anno 2021)

Rapporto presentato a luglio 2022 e realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Consulta anche il documento completo.

 

L'uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia (Anno 2019)

Rapporto presentato il 13 ottobre 2021 e realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) con il coordinamento dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). ll documento analizza le caratteristiche della prescrizione nella popolazione ultra 65enne, con un approfondimento specifico nelle fasce di età più avanzate (pazienti ultranovantenni) e l’uso concomitante di farmaci nei pazienti in trattamento per alcune patologie (diabete, demenza, BPCO, parkinsonismo). Per approfondire consulta il documento completo sul sito dell’AIFA e leggi il Primo Piano sul sito ISS.

 

Monitoraggio sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19. Analisi per Regione e aggiornamento 28 febbraio 2021

Aggiornamento al primo bimestre 2021 dei dati di monitoraggio sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19, pubblicati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a marzo 2021 insieme al dettaglio regionale delle informazioni. Consulta i dati online sul sito dell’AIFA e leggi l’approfondimento a cura di Roberto Da Cas (ISS).

 

L’uso degli antibiotici in Italia - Rapporto Nazionale anno 2019

Rapporto Nazionale OsMed (Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali) sull’uso degli antibiotici nel nostro Paese durante il 2019, pubblicato nel dicembre 2020 dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Leggi l’approfondimento a cura di Roberto Da Cas (Centro nazionale per la ricerca e la valutazione preclinica e clinica dei farmaci, ISS) e scarica il documento completo “L’uso degli antibiotici in Italia - Rapporto Nazionale anno 2019” (pdf 5,66 Mb).

 

L’uso dei farmaci in gravidanza. Rapporto Nazionale 2020

A settembre 2020 l’AIFA ha presentato il primo Rapporto OsMed riguardante l'assunzione di farmaci nei nove mesi prima, durante e dopo la gravidanza. Il Rapporto è stato realizzato attraverso l'integrazione di banche dati sanitarie regionali con un approccio multi-database e l’adozione di un modello comune dei dati. Le informazioni raccolte sono state vagliate da un network inter-istituzionale, interregionale e multidisciplinare al quale partecipa anche l’ISS. L’analisi del profilo prescrittivo delle donne in gravidanza ha consentito di mettere in evidenza le differenze esistenti fra Regioni e tra sottogruppi di popolazioni e di identificare eventuali pratiche prescrittive inappropriate in età fertile, in gravidanza e nei primi nove mesi dopo il parto. Leggi l’approfondimento a cura di Serena Donati, Paola D’Aloja e Roberto Da Cas (ISS) e consulta il documento completo “Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci in gravidanza. Rapporto Nazionale 2020”.

 

L’uso dei farmaci in Italia: il rapporto AIFA 2019

Nel 2019 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 30,8 miliardi di euro, di cui il 76,4% a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). In particolare, si segnala un aumento sia della spesa pubblica (+5,3%) che di quella privata (+7,2%). È quanto emerge dal rapporto “L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale Anno 2019” pubblicato dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ad agosto 2020. Il documento, basato sui dati afferenti all’OsMed (Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali), ricostruisce sia a livello territoriale che ospedaliero l’assistenza farmaceutica sostenuta dal SSN e dai cittadini. Consulta il documento completo “L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale Anno 2019” (pdf 8,9 Mb) e leggi l’approfondimento a cura di Roberto Da Cas - Centro nazionale per la ricerca e la valutazione preclinica e clinica dei farmaci, ISS.

 

Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19 Anno 2020

A luglio 2020 l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha pubblicato un Rapporto OsMed (Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali) che analizza l’uso dei farmaci, sia a livello ospedaliero che territoriale, nel corso dell’epidemia di COVID-19. Per approfondire consulta il documento completo “Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19 Anno 2020” e leggi il commento di Roberto Da Cas (Centro nazionale per la ricerca e la valutazione preclinica e clinica dei farmaci, ISS).

 

L’uso degli antibiotici in Italia. Rapporto nazionale. Anno 2018” (pdf 5,4 Mb)

Il consumo di antibiotici in Italia, pari a 21,4 DDD/1000 ab die, è superiore alla media europea. Si è in presenza di una notevole variabilità regionale con valori più elevati al Sud e nelle Isole e inferiori al Nord. Sono alcuni dei dati presentati nel secondo Rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia” che presenta i dati sul consumo e la spesa per questi farmaci nel nostro Paese nel 2018. Dal documento emerge che le differenze regionali riguardano sia la quantità di farmaci sia la tipologia degli antibiotici utilizzati. Nel periodo 2016-2018 l’erogazione di antibiotici in ambito ospedaliero aumenta in maniera difforme tra le diverse aree geografiche. Si registrano consumi molto elevati nelle sottopopolazioni, come ad esempio donne o over 65, in cui il loro uso è spesso inappropriato o dove vi è un profilo di rischio associato. In particolare diminuiscono i consumi di fluorochinoloni, mentre crescono specie al Nord quelli dei carbapenemi. L’associazione amoxicillina/acido clavulanico è l’antibiotico più utilizzato sia in ambito territoriale che ospedaliero e, in particolare nella popolazione pediatrica, questa associazione non è indicata tra i farmaci di prima scelta in molte linee guida. Nei mesi freddi, durante i picchi di sindromi influenzali, vi è un chiaro aumento del consumo di antibiotici. Le attività di monitoraggio condotte nell’ambito della Medicina generale o della Pediatria di libera scelta, possono sostenere iniziative di formazione e informazione con l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza prescrittiva degli antibiotici e di conseguenza ridurre l’antibiotico-resistenza.

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2017 (pdf 17,5 Mb)

In Italia, nel 2017 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è in aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente e ha raggiunto 29,8 miliardi di euro, per il 75,0% rimborsati dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). In media, per ogni cittadino, la spesa per farmaci è ammontata a circa 492 euro. È invece diminuita (-1,4% rispetto all’anno precedente) la spesa territoriale, sia pubblica che privata, che è stata pari a 21,7 miliardi di euro. I farmaci antineoplastici e immunomodulatori rappresentano la prima categoria in termini di spesa farmaceutica pubblica (5064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell’apparato cardiovascolare (3548 milioni di euro) che si mantengono invece al primo posto in termini di consumo (484,2 DDD/1000 ab die), seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (183,0 DDD/1000 ab die) e dai farmaci del sangue e degli organi emopoietici (125,4 DDD/1000 ab die). I farmaci con maggiore impatto sulla spesa convenzionata sono le statine, tra quelli per il sistema cardiovascolare, gli inibitori della pompa protonica, tra quelli dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo, gli antiepilettici tra quelli del sistema nervoso centrale. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto Osmed 2017, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a luglio 2018. Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Aifa e scarica il documento completo “L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2017”(pdf 17,5 Mb).

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2016 (pdf 3,9 Mb)

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2015 (pdf 25,7 Mb)

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2014 (pdf 26 Mb)

In Italia, nel 2014 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 26,6 miliardi di euro, di cui il 75,0% rimborsato dal Ssn. In media, per ogni cittadino, la spesa per farmaci è ammontata a circa 438 euro. A livello territoriale la spesa omplessiva, sia pubblica che privata, è rimasta stabile rispetto all’anno precedente ed è stata pari a 20 miliardi di euro. I farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto, sia in termini di spesa pubblica e privata (4.087 milioni di euro), sia in termini di consumo (536 DDD/1000 ab die). Per la prima volta, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori si collocano al secondo posto in graduatoria tra le categorie terapeutiche a maggiore impatto di spesa complessiva (3.934 milioni di euro) e al primo posto per spesa pubblica. Altre categorie terapeutiche di rilievo per la spesa sono i farmaci per l’apparato gastrointestinale e metabolismo (3.771 milioni di euro) e quelli per il sistema nervoso centrale (3.228 milioni di euro). Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto Osmed 2014, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a luglio 2015. Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Aifa e scarica il documento completo “L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2014” (pdf 26 Mb).

 

Uso dei farmaci in Italia: rapporto OsMed gennaio-settembre 2014 (pdf 2,3 Mb)

Nei primi nove mesi del 2014 la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a circa 20 miliardi di euro, di cui il 75,6% è stato rimborsato dal Sistema sanitario nazionale (Ssn). La spesa farmaceutica territoriale pubblica (8.769 milioni di euro) ha fatto osservare una riduzione dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la spesa privata (circa 5 miliardi di euro) è rimasta stabile. Continua ad aumentare la spesa ospedaliera che oramai ha superato i 2 miliardi di euro. Le compartecipazioni a carico del cittadino (ticket per confezione e differenza rispetto al prezzo di riferimento dei farmaci equivalenti) hanno raggiunto il 13,6% del totale della spesa convenzionata. Ogni cittadino ha utilizzato, in media, 23 confezioni di medicinali, in particolare di farmaci cardiovascolari e gastrointestinali; per quanto riguarda la spesa pubblica al primo posto, con quasi 3 miliardi di euro, si collocano i farmaci antineoplastici. A livello territoriale ogni mille abitanti sono state consumate in media 1035 dosi di farmaci, i più alti livelli sono stati osservati nel Lazio (1184 DDD), Calabria (1179 DDD) e Puglia (1158 DDD), mentre la Provincia Autonoma di Bolzano (764 DDD), la Liguria (884 DDD) e il Veneto (946 DDD) sono le Regioni con il consumo più basso. Questi sono alcuni dei dati pubblicati nel rapporto sull’uso dei farmaci in Italia a cura dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali.

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2013 (pdf 14,8 Mb)

Nel 2013 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 26,1 miliardi di euro, di cui il 75,4% rimborsato dal SSn. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è ammontata a circa 436 euro. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, sia pubblica che privata, è in aumento rispetto all’anno precedente dell’1,7%; una crescita superiore si evidenzia per la spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (+6,2%). Con oltre 4 miliardi di euro, la categoria di farmaci maggiormente utilizzata riguarda il sistema cardiovascolare, seguita da quelli per l’apparato gastrointestinale e gli antineoplastici (3,6 miliardi di euro) e da quelli per il sistema nervoso centrale (3,3 miliardi di euro). Una fotografia sulla salute degli italiani che emerge dalla lettura del rapporto pubblicato a luglio 2014. Il documento contiene inoltre sezioni dedicate alla regolamentazione dell’assistenza farmaceutica in Italia, agli strumenti di governo dell’appropriatezza prescrittiva, alle nuove analisi sull’appropriatezza d’uso e sulle evidenze epidemiologiche e una sezione sui dati relativi alle reazioni avverse ai farmaci registrate dalla Rete nazionale di farmacovigilanza. Per maggiori informazioni consulta i siti del ministero della Salute, dell’Aifa e scarica il documento completo (pdf 14,8 Mb).

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2012 (pdf 14,8 Mb)

Nel 2012 il mercato farmaceutico totale è stato pari a 25,5 miliardi di euro, di cui il 76% rimborsato dal Servizio sanitario nazionale (Ssn), con una spesa media per ogni cittadino di 430 euro. Mediamente la spesa farmaceutica complessiva (pubblica e privata) è diminuita del 5,6% rispetto al 2011. Con oltre 4 miliardi di euro, la categoria di farmaci maggiormente utilizzata riguarda il sistema cardiovascolare, seguita da quelli per l’apparato gastrointestinale e metabolico (3.434.000 di euro), dai farmaci antineoplastici (3.323.000 di euro) e da quelli per il sistema nervoso centrale (3.310.000 di euro). Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2012” pubblicato a settembre 2013. Il documento contiene inoltre sezioni dedicate alla regolamentazione dell’assistenza farmaceutica in Italia, agli strumenti di governo dell’appropriatezza prescrittiva, alle nuove analisi sull’appropriatezza d’uso e sulle evidenze epidemiologiche e una sezione sui dati relativi alle reazioni avverse ai farmaci registrate dalla Rete nazionale di farmacovigilanza. Per maggiori informazioni consulta i siti del ministero della Salute, dell’Aifa.

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2011 (pdf 3,3 Mb)

Nel 2011 il mercato farmaceutico totale è stato pari a 26,3 miliardi di euro, di cui i tre quarti rimborsati dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). La spesa media per ogni cittadino è stata di 434 euro e, con oltre 5 miliardi di euro, la categoria di farmaci maggiormente utilizzata riguarda il sistema cardiovascolare, seguita da quelli per il sistema nervoso centrale (13% della spesa), dai farmaci gastrointestinali (12,9%) e dagli antineoplastici (12,1%). Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2011” presentato durante il convegno “Analisi della prescrizione farmaceutica in Italia” (Roma, 5 luglio 2012) presso l’Istituto superiore di sanità. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è diminuita rispetto al 2010 dell’1,6% mentre la riduzione di quella a carico del Ssn è stata del 4,6%. Il consumo farmaceutico territoriale di classe A-SSN è aumentata dello 0,7% rispetto all’anno precedente: ogni mille abitanti sono state prescritte 963 dosi di farmaco al giorno, nel 2000 erano 580. Per maggiori informazioni leggi anche il Primo Piano sul sito dell'Iss e i dati sull’uso dei farmaci in Italia.

 

Uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2011 (pdf 474 kb)

Nei primi nove mesi del 2011 la spesa farmaceutica complessiva a carico del Ssn per i farmaci di classe A è stata di oltre 9300 milioni di euro (154,6 euro pro capite): una riduzione del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ogni mille abitanti sono state prescritte 965,4 dosi rispetto alle 954,2 dell’anno precedente. I farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresentano la principale categoria terapeutica sia in termini di dosi (47% del totale) che di spesa pro capite (36% del totale), seguiti da quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (15% del totale sia per i consumi sia per la spesa). Quest’ultima categoria è anche quella che ha fatto registrare l’aumento più elevato nella prescrizione rispetto al 2010 (+3,2%). I farmaci equivalenti rappresentano oramai circa il 32% della spesa farmaceutica e il 55% delle DDD (Dosi Definite Die). Il livello di spesa pubblica varia tra i circa 112 euro della Provincia autonoma di Bolzano e i circa 196 euro della Sicilia. Nei primi 8 mesi del 2011 la spesa per i farmaci erogati dalle strutture pubbliche è stata pari a 78,9 euro pro capite con un incremento dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel complesso sono state consumate 161,8 DDD/1000 abitanti die, in crescita rispetto al 32,8% del 2010. Questi alcuni dei risultati contenuti nel nuovo rapporto OsMed sull’uso dei farmaci in Italia nel periodo gennaio-settembre 2011 presentato nel corso del XX Seminario Nazionale “La valutazione dell’uso e della sicurezza dei farmaci: esperienze in Italia” che si è svolto nei giorni scorsi presso l’Iss. Per maggiori informazioni leggi il Primo Piano sul sito dell’Iss.

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2010 (pdf 3,7 Mb)

Nel 2010 il mercato farmaceutico totale è stato di oltre 26 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsato dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). Secondo i dati presentati nel rapporto “L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2010”, in media, per ogni cittadino italiano la spesa per farmaci è stata di 434 euro. I farmaci del sistema cardiovascolare, come negli anni precedenti, sono i più utilizzati con una spesa di oltre 5 miliardi di euro, e con una copertura da parte del Ssn che supera il 93%. I farmaci dermatologici (88% della spesa), del sistema genito-urinario e ormoni sessuali (57%) e quelli dell’apparato muscolo-scheletrico (52%) sono invece le categorie maggiormente a carico dei cittadini. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stabile rispetto all’anno precedente (-0,1%), mentre quella a carico del Ssn cresce dello 0,4%. L’analisi della prescrizione farmaceutica nella popolazione conferma che l’età è il principale fattore predittivo dell’uso dei farmaci: la spesa media di un assistibile ultra 75enne è di circa 13 volte maggiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni. La prescrizione di farmaci equivalenti, che all’inizio dell’anno 2002 rappresentava il 13% delle DDD/1000 abitanti (Defined Daily Dose o Dose Definita Die), costituisce nel 2010 oltre metà delle dosi, con una certa omogeneità tra le Regioni. I primi venti principi attivi equivalenti superano il 50% della spesa e delle DDD. Per maggiori informazioni leggi il Primo Piano sul sito dell’Iss e scarica le presentazioni del convegno “Analisi della prescrizione farmaceutica in Italia” (Roma, 7 luglio 2011).

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2010 (pdf 750 kb)

Nei primi nove mesi del 2010, la spesa farmaceutica complessiva a carico del Ssn per i farmaci di classe A è stata di oltre 9700 milioni di euro: un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tutti gli indicatori di consumo (ricette, confezioni e dosi) evidenziano un incremento rispettivamente del 3,3%, 3,1% e 3,8%. La spesa privata (farmaci per automedicazione, farmaci di fascia C con ricetta, farmaci di fascia A acquistati privatamente) è rimasta sostanzialmente stabile (+0,1%), in ragione di una crescita del 4,8% della spesa privata per farmaci di classe A e del 13,2% di quella di classe C e a fronte di una diminuzione del 22,6% della spesa per i farmaci per automedicazione. Il livello di spesa pubblica varia tra i circa 113 euro della Provincia autonoma di Bolzano e i circa 202 euro della Calabria. I farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresentano la principale categoria terapeutica sia in termini di dosi definite giornaliere (DDD) per 1000 abitanti al giorno (47% del totale) sia in termini di spesa pro capite (36%). Seguono quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo con rispettivamente il 14% e il 16%. I farmaci equivalenti rappresentano oramai il 30% della spesa farmaceutica e il 50% delle DDD, nel corso del 2010 hanno perso la copertura brevettuale importanti molecole come il losartan, clopidogrel e nebivololo.

 

L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2009 (pdf 3,1 Mb)

Nel 2009, il mercato farmaceutico totale è stato di oltre 25 miliardi di euro, di cui il 75% a carico del Servizio sanitario nazionale. Secondo il rapporto “L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2009”, i farmaci del sistema cardiovascolare, come nel 2008, sono i più utilizzati, con una spesa di oltre 5 miliardi di euro, e con una copertura da parte del Ssn di circa il 94%, mentre quelli dermatologici rappresentano la categoria maggiormente a carico dei cittadini. I farmaci del sistema cardiovascolare uniti agli antineoplastici costituiscono un terzo della spesa pubblica. È in preoccupante aumento il consumo di antibiotici, per il quale nello scorso anno l’Italia ha raggiunto il primato europeo, sorpassando la Francia. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è in leggera crescita rispetto all’anno precedente (+1,4%), mentre quella a carico del Ssn diminuisce dell’1,7%, con un’elevata variabilità regionale per alcune classi di farmaci. I farmaci equivalenti rappresentano nel 2009 quasi la metà del consumo territoriale e circa il 28% della spesa. La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche, pari a 6,2 miliardi di euro, rappresenta circa un quarto della spesa complessiva. Per maggiori informazioni consulta le presentazioni del convegno “Analisi della prescrizione farmaceutica in Italia” (Roma, 8 luglio 2010).

 

Uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2009 (pdf 538 kb)

Nei primi nove mesi del 2009, la spesa farmaceutica complessiva a carico del Ssn per i farmaci di classe A è stata di oltre 9650 milioni di euro: un aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Tutti gli indicatori di consumo (ricette, confezioni, dosi) mostrano un incremento rispettivamente del 3%, 2,5% e 3%. La spesa privata (farmaci per automedicazione, farmaci di fascia C con ricetta, farmaci di fascia A acquistati privatamente) è cresciuta di circa il 3%, in ragione di una sensibile crescita della spesa privata per farmaci di classe A (+14,3%) e di classe C (+2,4%). Il livello di spesa pubblica varia tra 111 euro della Provincia autonoma di Bolzano e 209 euro della Calabria. I farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresentano la principale categoria terapeutica sia in termini di dosi definite giornaliere (DDD) per 1000 abitanti al giorno (48% del totale) sia in termini di spesa pro capite (37%). Seguono poi quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo con rispettivamente il 13% e il 15. I farmaci equivalenti rappresentano oramai il 27% della spesa farmaceutica e il 46% delle DDD, nel corso del 2009 hanno perso la copertura brevettuale importanti molecole come il pantoprazolo e la venlafaxina.

 

L’uso dei farmaci antibiotici – Analisi del consumo territoriale nelle Regioni italiane (pdf 1,9 Mb)

L’uso totale di farmaci antibiotici in Italia nel 2008 ha presentato un valore pari a 28,3 DDD/1000 ab die. La variabilità regionale è molto ampia e mostra comportamenti estremamente disomogenei con un gradiente crescente di consumi dal Nord verso il Sud: le due Province autonome di Trento e Bolzano e dieci Regioni localizzate al Centro-Nord della penisola hanno presentato, infatti, consumi totali di farmaci antibiotici sistemici inferiori alla media nazionale, mentre le rimanenti nove Regioni situate nel Centro-Sud della penisola hanno tutte registrato valori superiori alla media nazionale. Il valore minimo di consumo totale è pari a 16,1 DDD/1000 ab die nella P.A. di Bolzano, seguito dalla Regione Friuli Venezia Giulia con 18,8 DDD/1000 ab die. Le regioni Campania, Calabria e Sicilia hanno presentato, invece, valori rispettivi di 39,9, 35,0 e 34,9 DDD/1000 ab die, ossia valori di consumo totale più che doppi rispetto ai valori delle regioni con consumi più bassi.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2008 (pdf 3,4 Mb)

Nel 2008 il mercato farmaceutico totale è stato di circa 24,4 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsato dal Ssn. I farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono i farmaci più utilizzati (con una copertura di spesa da parte del Ssn di quasi il 93%), quelli dermatologici (per l’88% della spesa) la categoria maggiormente a carico dei cittadini. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stabile rispetto all’anno precedente, mentre diminuisce dell’1% la spesa a carico del Ssn. La prescrizione di farmaci equivalenti, in continuo aumento, costituisce nel 2008 il 43% delle dosi. Alti sono i livelli di esposizione nei bambini e negli anziani: circa 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione (prevalentemente di antibiotici e antiasmatici). La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso strutture pubbliche, pari a 5,6 miliardi di euro, rappresenta circa un quarto della spesa complessiva. La variabilità regionale della quota di spesa è compresa tra il 17% della Calabria e il 31% della Provincia Autonoma di Bolzano.

 

Uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2008 (pdf 2,2 Mb)

Nel primi 9 mesi del 2008, tutti gli indicatori di consumo (ricette, confezioni e dosi) evidenziano un marcato incremento: rispettivamente, +6%, +5,3% e +6,4%. La spesa farmaceutica complessiva a carico del Ssn rimane però sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, grazie a provvedimenti di contenimento dei prezzi, calati del 7,2%. L’acquisto di farmaci da parte dei cittadini è cresciuto del 1,2%, in ragione di un aumento della spesa privata per farmaci di classe A (+13,2% rispetto al 2007), mentre la spesa per automedicazione si riduce del 3,2%. Il livello di spesa pubblica varia tra i 112 euro della Provincia autonoma di Bolzano e i 209 euro della Calabria. I farmaci del sistema cardiovascolare si confermano i più prescritti anche nel 2008, rappresentando circa il 36% della spesa e il 49% delle dosi. Aumenti nella prescrizione si osservano per i farmaci gastrointestinali (+11,1%), del sistema nervoso centrale (+6,2%) e degli antimicrobici (+5,6%). Sale anche la prescrizione dei farmaci equivalenti, che rappresentano oltre il 40% dei consumi e un quarto della spesa. Per maggiori informazioni leggi il Primo Piano dedicato sul sito dell’Iss.

 

L’Uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2007 (pdf 2,7 Mb)

Oltre 30 miliardi di dosi. Questo il consumo complessivo di farmaci in Italia nel 2007, il 70% dei quali a carico del Servizio sanitario nazionale. Sono alcuni dati presentati dall’Agenzia italiana del farmaco nel rapporto OsMed 2007. I farmaci del sistema cardiovascolare rappresentano in assoluto la categoria più utilizzata, seguita dai quelli gastrointestinali e del sistema nervoso centrale. Rispetto al 2006, la spesa territoriale complessiva è diminuita del 2,6%, con una contrazione del 5,4% della spesa pubblica. In aumento le prescrizioni di farmaci equivalenti: se all’inizio del 2002 i generici rappresentavano solo il 13% del consumo totale, nel 2007 hanno coperto circa un terzo delle dosi. A livello regionale la Sicilia è la Regione con il valore più elevato di spesa pubblica per farmaci di classe A, con 272,3 euro pro capite, mentre il valore più basso si osserva nella Provincia autonoma di Bolzano (151,6 euro).

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2007 (pdf 336 kb)

Nei primi 9 mesi del 2007 la spesa pubblica lorda di classe A è diminuita del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2006. Le dosi prescritte sono state circa 880 ogni mille abitanti con un aumento del 2,6%. La spesa a carico dei cittadini aumenta del 4,3% a causa di una consistente crescita della spesa privata per farmaci di classe A (+28% rispetto al 2006). Tutte le Regioni hanno registrato una diminuzione della spesa pubblica di classe A, con una variabilità che va dal -2,2% del Piemonte al -15,1% del Lazio. Sono questi alcuni dei dati riportati nel rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) relativo a gennaio-settembre 2007.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2006 (pdf 2,2 Mb)

Oltre 23 miliardi di euro: è la spesa farmaceutica totale del 2006 secondo l’ultimo rapporto OsMed sull’uso dei farmaci in Italia, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Di questa spesa, che comprende la prescrizione territoriale e quella erogata attraverso le strutture sanitarie (inclusa la distribuzione diretta), il 75% è a carico del Servizio sanitario nazionale. A incidere notevolmente sono i farmaci del sistema cardiovascolare, che da soli rappresentano circa un quarto della spesa, seguiti dai farmaci gastrointestinali e del sistema nervoso centrale. A livello regionale, la quota più elevata di spesa per farmaci erogati attraverso le strutture sanitarie è stata registrata nella Provincia autonoma di Bolzano e in Basilicata (26% del totale), viceversa Calabria e Sicilia sono quelle con il livello più basso (11% e 14% rispettivamente).

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2006 (pdf 1 Mb)

È on line il rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) sull’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2006. La spesa farmaceutica pubblica lorda è aumentata del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2005. Le dosi prescritte sono salite del 7,2%. Il totale della spesa (pubblica e privata) rimane stabile (+0,4%). In tutte le Regioni, tranne Bolzano, si è riscontrato un aumento della spesa pro capite pubblica e di quella totale. I farmaci più prescritti sono quelli per il sistema cardiovascolare.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2005 (pdf 1,5 Mb)

È stato pubblicato il rapporto nazionale dell'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali (OsMed) sull'uso dei farmaci in Italia nel 2005. Le prescrizioni sono aumentate del 39% rispetto al 2000, sette persone su dieci hanno ricevuto almeno una prescrizione nel corso dello scorso anno, i farmaci del sistema cardiovascolare quelli più prescritti. In aumento la spesa: +1,4% rispetto al 2004. Sul sito dell’Aifa, leggi la sintesi dei principali risultati (pdf 28 kb). Roberto Raschetti (Cnesps) propone un commento, con un’analisi sull’appropriatezza della prescrizione farmaceutica e la qualità dell’assistenza.

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2005 (pdf 463 kb)

Nei primi nove mesi del 2005 la spesa pubblica lorda è diminuita del 1,8% rispetto allo stesso periodo del 2004, mentre quella privata ha registrato un incremento del 7,6%, con un aumento dell’acquisto privato di farmaci del Servizio Sanitario Nazionale del 40,5%. Nel complesso la spesa farmaceutica è cresciuta del 1%.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2004 (pdf 2 Mb)

Nel 2004, le dosi di farmaco prescritte a carico del Ssn sono state 784 ogni mille abitanti con un aumento del 35% rispetto al 2000e , nel complesso, ogni abitante ha ricevuto in media 28 confezioni di farmaci, di cui 16 a carico del Sdn e 12 acquistate privatamente. La sostanza di maggior utilizzo, in termini di dosi, è risultata essere l’acido acetilsalicilico utilizzato come antiaggregante piastrinico. Anche l’amlodipina, il ramipril e la nitroglicerina, sostanze indicate nella terapia antiipertensiva, fanno registrare consumi superiori alle 20 Ddd (dosi definite die) ogni mille abitanti. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, ha raggiunto, nel 2004, i 19.185 milioni di euro con un aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente, con una diversa tendenza tra pubblica (+9%) e privata (-2,6%).

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2004 (pdf 512 kb)

L’analisi dei consumi farmaceutici territoriali dei primi nove mesi del 2004 evidenzia un aumento del 6% della spesa (pubblica e privata) relativa ai farmaci erogati attraverso le farmacie aperte al pubblico. Inoltre, contrariamente al 2003, la spesa lorda convenzionata ha ripreso a crescere (+10,2% nel 2004 e -3,5% nel 2003) e quella privata è diminuita ( -2,6% nel 2004 e +15,9% nel 2003). Si tratta di un fenomeno dovuto principalmente dall’aumento delle quantità prescritte (+9,8%). I farmaci del sistema cardiovascolare si mantengono al primo posto nella prescrizione convenzionata e costituiscono il 35,0% della spesa e il 48,1% delle Ddd.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2003 (pdf 583 kb)

La spesa lorda pubblica del 2003 è diminuita del 2,3% rispetto all’anno precedente con una flessione più marcata per la spesa netta a carico del Ssn (-5,4%), soprattutto a causa dei provvedimenti regionali sulla compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini. In generale, il consumo di farmaci a carico del Ssn è stato di circa 720 Ddd ogni mille abitanti al giorno, con un aumento del 24% nell’arco del quadriennio 2000-2003. Quasi la metà dell’uso si concentra nei farmaci per l’apparato cardiovascolare, per il quale ben 11 principi attivi sono tra i trenta più prescritti a carico del Ssn.

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2003 (pdf 12 Mb)

Nei primi nove mesi del 2003 la spesa territoriale totale (pubblica e privata) ha registrato andamento simile a quella dei primi nove mesi del 2002 con un aumento del 2%. Per la prima volta dal 1995 la spesa pubblica lorda ha registrato una diminuzione (-3,5%). Al contrario, la spesa privata è aumentata del 15,9% (nel corrispondente periodo del 2002 si era registra diminuzione dell’1%).

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2002 (pdf 2,2 Mb)

Nel 2002 la spesa farmaceutica lorda ha raggiunto 12.644 milioni di euro (218 euro pro-capite), con un incremento del 4% rispetto al 2001: rispetto agli anni precedenti, tuttavia, c’è stato un contenimento dell’aumento della spesa. Questi i dati principali del nuovo rapporto OsMed, appena pubblicato dal Ministero della Salute. Leggi il commento di Pietro Panei e Roberto Raschetti sull’andamento delle prescrizioni dei farmaci in Italia.

 

L’uso dei farmaci in Italia: rapporto nazionale gennaio-settembre 2002 (pdf 640 kb)

La spesa farmaceutica lorda dei primi 9 mesi del 2002 ha raggiunto 9514 milioni di euro, con un incremento del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2001. La spesa a carico del Ssn è stata pari a 8870 milioni di euro con un incremento del 2%.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2001 (pdf 2,5 Mb)

La spesa farmaceutica territoriale complessiva (pubblica e privata, compresa la fascia C e i farmaci da automedicazione) è stata di 17.288 milioni di euro. Il Ssn ha speso 12.146 milioni di euro, pari al 71% del totale con un incremento della spesa lorda del 21% e della spesa netta del 33% rispetto al 2000. I farmaci più consumati sono quelli cardiovascolari, tuttavia i farmaci muscolo scheletrici, del sistema respiratorio e del sistema nervoso hanno registrato le maggiori variazioni a carico del Ssn, rappresentando circa il 45% dell’incremento della spesa farmaceutica rimborsabile.

 

L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale 2000 (pdf 950 kb)

Nel 2000, la spesa farmaceutica lorda a carico del Ssn è stata di oltre 19 mila miliardi di lire, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente e una spesa lorda pubblica pro capite di 337.082 lire. Il Ssn ha coperto il 65% della spesa farmaceutica lorda territoriale. È presente una notevole variabilità tra le Regioni per tipologia prescrittiva, spesa e sostanze. In generale i farmaci più prescritti sono quelli per i problemi cardiovascolari.

 

Data di ultimo aggiornamento: 6 aprile 2023