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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Aspetti epidemiologici

In Europa

Descrivere i trend e le principali caratteristiche epidemiologiche delle cinque infezioni sessualmente trasmesse (Ist) (infezione da Chlamydia trachomatis, gonorrea, sifilide, sifilide congenita e linfogranuloma venereo), monitorate nell’ambito della sorveglianza europea: è l’obiettivo del documento “Sexually transmitted infections in Europe 2013” (pdf 4,2 Mb) pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) a settembre 2015. Dal 2009, l’Ecdc coordina la sorveglianza delle Ist in 30 Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo (Ue/See).

 

I dati sulle Ist

L’infezione da Chlamydia trachomatis si conferma ancora come la Ist più frequentemente segnalata in Europa. Nel 2013, 384.555 casi di infezione da Chlamydia trachomatis sono stati segnalati in 26 Paesi appartenenti all’Unione europea (Ue) e allo Spazio economico europeo (See), pari a un tasso di incidenza di 182 casi per 100.000 abitanti. L’infezione da Chlamydia trachomatis colpisce di più le donne rispetto agli uomini, con un tasso di incidenza, nel 2013, di 207 casi per 100.000 donne, rispetto ai 153 casi per 100.000 uomini. Oltre due terzi (67%) di tutti i casi di Chlamydia trachomatis sono stati segnalati nei giovani tra i 15 e i 24 anni e l’88% è stato trasmesso attraverso rapporti eterosessuali. La distribuzione per età dei casi è significativamente influenzata dai test di diagnosi utilizzati e dal programma di screening attivato nel Regno Unito, che, nel 2013, ha segnalato il 61% di tutti i casi di infezione da Chlamydia trachomatis e che si rivolge specificatamente ai giovani.

 

La gonorrea è la seconda Ist più segnalata in Europa, con 52.995 casi riportati nel 2013 da 28 Stati dell’Ue/See (non sono disponibili i dati di Germania, Italia e Liechtenstein), pari a un tasso d’incidenza di 16,3 casi per 100.000 abitanti. La gonorrea colpisce di più gli uomini rispetto alle donne, con un tasso di incidenza, nel 2013, triplo rispetto a quello delle donne (28,9 casi su 100.000 uomini vs 9,7 casi su 100.000 donne). Quasi la metà di tutti i casi di gonorrea (43%) sono stati segnalati in maschi che fanno sesso con maschi (Msm) e il 39% in giovani di età compresa tra i 15 e i 24.

 

Nel 2013, sono stati segnalati 22.237 casi di sifilide da parte di 29 Stati dell’Ue/See (non sono disponibili i dati di Italia e Liechtenstein), pari a un tasso di incidenza di 5,4 casi per 100.000 abitanti. La sifilide colpisce di più gli uomini rispetto alle donne, con un tasso di incidenza, nel 2013, cinque volte superiore rispetto alle donne (8,4 casi per 100.000 uomini vs 1,6 casi per 100.000 donne). Solo il 14% di tutti i casi di sifilide sono stati segnalati in giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, mentre la maggior parte dei casi è stata segnalata al di sopra dei 25 anni, e oltre la metà (58%) in Msm.

 

Per ciò che riguarda la sifilide congenita, nel 2013, sono stati segnalati 64 casi da 9 Paesi dell’Ue/See (13 Stati non hanno segnalato casi). La maggior parte dei casi è stata segnalata dalla Bulgaria e dalla Polonia.

 

Nel 2013, sono stati segnalati 1.043 casi di linfogranuloma venereo (Lgv) da parte di 10 Stati dell’Ue/See. Il numero dei casi è aumentato del 22% rispetto al 2013, soprattutto a causa dell’aumento dei casi registrati da Belgio, Francia e Regno Unito. Nel 2013, tra i 338 casi di Lgv di cui si conosce la modalità di trasmissione, la maggior parte sono stati segnalati in Msm; tra i casi di Lgv di cui si conosce il sierostato Hiv, l’81% è Hiv positivo.

 

Così come i sistemi di sorveglianza delle Ist variano nei singoli Paesi e spesso non sono a copertura nazionale, anche i test di diagnosi e i programmi di screening sono molto eterogenei. Questo può giustificare i diversi trend temporali di alcune Ist.

 

In queste pagine di EpiCentro vengono presentate le informazioni relative alle Ist, escludendo l’infezione da Hiv, per la quale è disponibile un’ampia sezione dedicata.

Data di creazione della pagina: 1 ottobre 2015

Revisione a cura del: Centro operativo Aids (Coa) – Iss