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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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14/10/2021 - Medicina di genere e COVID-19: l’aggiornamento di ottobre 2021

Il 5 ottobre è stata presentata l’edizione aggiornata del documento “Medicina di Genere e COVID-19”, elaborata dal tavolo sulla Medicina di Genere presieduto dal ministero della Salute che vede coinvolti gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Il volume raccoglie tutte le evidenze scientifiche riportate dai numerosi studi pubblicati durante la pandemia, esamina come il genere influenzi l’infezione da SARS-CoV-2 dal punto di vista epidemiologico, biologico, prognostico e terapeutico e analizza l’associazione tra patologia e genere in condizioni di fragilità e comorbidità. Il tavolo sulla Medicina di Genere opera con la piena consapevolezza che l’approccio genere-specifico sia una strategia imprescindibile per arrivare alla personalizzazione delle cure e per promuovere la “centralità del paziente” nel rispetto delle differenze di genere. Per maggiori informazioni scarica il documento completo sul sito del ministero della Salute.

 

7/10/2021 - Medicina di Genere: la newsletter di ottobre

Il numero di ottobre della newsletter dedicata alla MdG si apre sulla condizione delle donne afghane dopo l’insediamento dei talebani. Segue un editoriale dedicato alle differenze di genere nei trapianti. Tra gli argomenti della sezione “COVID e MdG” la differente mortalità per genere tra i grandi anziani. Tra le altre notizie: lo stato dell’arte e i programmi della Regione Friuli Venezia Giulia nelle azioni connesse all’applicazione e diffusione della Medicina di Genere; le differenze di genere nella malattia di Parkinson e l’effetto dei probiotici nel trattamento della prostatite batterica cronica. La newsletter un prodotto di comunicazione ideato e sviluppato dal Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’ISS in collaborazione con il Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG) e il Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere. Leggi la newsletter completa (pdf 1.8 Mb), l'archivio sul sito del Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere e consulta la pagina dedicata su EpiCentro.

 

15/7/2021 - Medicina di Genere: la newsletter di luglio 2021

Il numero di luglio della newsletter dedicata alla MdG si apre con un editoriale sulle differenze di genere in pediatria. Tra gli argomenti della sezione “COVID e MdG” il Long Covid e l’impatto di genere sulla campagna vaccinale degli operatori sanitari. Tra le altre notizie: l’impegno della Regione Sicilia nelle azioni connesse all’applicazione e diffusione della Medicina di Genere; il resoconto del webinar “Gender Differences In COVID-19 Pandemic Around The World”; la qualità di vita in pazienti con malattia di Crohn e l’effetto del vaccino anti-HPV nonavalente sull'infezione negli uomini. Leggi la newsletter completa.

 

8/7/2021 - Biblioteca multimediale di genere

Il Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG) ha fondato, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Puglia, la prima biblioteca multimediale su salute e medicina di genere in Italia, per la promozione di documenti scientifici e divulgativi specifici. Si tratta di uno strumento in grado di consentire un aggiornamento costante e continuo, capace di garantire la possibilità di immediata consultazione e accessibilità sia a esperti che per “non addetti ai lavori”. Leggi di più nell’approfondimento dedicato.

 

17/6/2021 - Medicina di genere: online la nuova sezione

EpiCentro inaugura una nuova sezione dedicata alla medicina di genere (MdG) definita dall’OMS come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica, infatti, l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici, nonché negli stili di vita e nella risposta ai nutrienti. In Italia, Il Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell’ISS, con il Centro studi nazionale su salute e medicina di genere e il Gruppo italiano salute e genere (GISeG), ha creato la Rete italiana per la medicina di genere con l’obiettivo di sviluppare la ricerca scientifica, di promuovere la formazione di medici e operatori sanitari e l’informazione della popolazione. La sezione verrà implementata nelle prossime settimane e nel tempo dando conto delle principali attività italiane e internazionali su tema. Consulta le pagine dedicate alle informazioni generali sulla MdG: Cosa è, Chi se ne occupa in Italia, Il contesto internazionale.

 

10/6/2021 - GISeG-Consorzio Sud

Il Gruppo “GISeG-consorzio sud”, costituito in data 21 aprile 2021, ha come obiettivo proporre, nella programmazione sanitaria, progetti che prevedano la definizione di percorsi di appropriatezza ed equità per affrontare le sfide legate al superamento delle disuguaglianze di genere. Questi programmi saranno sviluppati in collaborazione con istituzioni, enti e società scientifiche di tutte le Regioni italiane. Per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata.

 

11/2/2021 - Long COVID: una nuova sfida per la medicina di genere?

Alcune persone che hanno avuto una forma di malattia COVID-19 da severa a moderata o lieve possono soffrire di sintomi variabili e debilitanti per molti mesi dopo l'infezione iniziale. Una situazione che, seppur priva di definizione esatta, viene chiamata “Long COVID” e sembra interessare sia adulti che bambini. I pochi dati attualmente a disposizione su queste sindromi sembrano indicare una maggiore incidenza tra la popolazione femminile. Leggi di più nell’approfondimento dedicato.

 

22/10/2020 - Medicina di genere e territorio: il ruolo dei referenti regionali

Quali sono le attività relative alla medicina di genere svolte sul territorio e il loro stato di avanzamento? Che ruolo hanno i referenti regionali per la medicina di genere nel rafforzare la consapevolezza dell’importanza di considerare le possibili differenze di genere nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura delle malattie? Se ne è parlato in un incontro all’ISS prima dell’inizio della pandemia di COVID-19 dopo la quale è emerso sempre più chiaramente come le differenze di genere non solo giochino un ruolo importante nella progressione e letalità della malattia, ma, probabilmente, anche nella risposta alle terapie, nelle ripercussioni psicosociali e nella salute dei caregiver. Leggi l’approfondimento a cura dei Referenti Regionali per la medicina di genere.

 

25/4/2020 - Differenze di genere in COVID-19: l’importanza dei dati disaggregati per sesso

Se si vuole approfondire l'argomento delle differenze di sesso nel contesto della pandemia da COVID-19, bisogna considerare che l'immagine che si può dipingere è destinata ad essere incompleta, poiché non tutti i Paesi hanno raccolto e riportano i propri dati disaggregati per sesso e genere. Tuttavia, conoscere le reali differenze di sesso e genere in termini di incidenza e letalità rappresenta il primo passo per investigare i meccanismi biologici e/o sociali alla base di queste differenze al fine di identificare strategie preventive e bersagli terapeutici specifici per uomini e donne. Leggi l’analisi della situazione in Italia e nel mondo (aggiornamento al 25 aprile 2020) proposta da Matteo Marconi (Centro di riferimento per la Medicina di Genere, ISS) e consulta il nuovo focus dedicato a Differenze di genere in COVID-19.

 

14/4/2020 - Differenze di genere in COVID-19: possibili meccanismi

Le evidenze raccolte fino ad oggi evidenziano esplicitamente che esistono differenze importanti nell’insorgenza, nelle manifestazioni cliniche, nelle risposte ai trattamenti e negli esiti di malattie comuni a uomini e donne. E questo sembra emergere anche nel contesto della pandemia da COVID-19. Le statistiche rilevate nel mondo, infatti, parlano chiaro: l’infezione da SARS-CoV-2 produce effetti diversi negli uomini e nelle donne. Per spiegare questo fenomeno sono state avanzate alcune ipotesi generali tra cui una maggiore tendenza degli uomini al tabagismo, una più spiccata abitudine delle donne a dedicare uno spazio significativo della propria quotidianità all’igiene personale, una risposta immunitaria, sia innata che adattativa, più pronta ed efficace nelle donne che negli uomini. Bisogna però evidenziare anche le differenze che intercorrono tra donne e uomini quando si comincia ad entrare nei meccanismi alla base dell’infezione. Differenze che possono essere sia di tipo ormonale che genetico. Leggi l’approfondimento a cura di Maria Cristina Gagliardi, Elena Ortona, Anna Ruggieri (Centro di riferimento per la Medicina di Genere, ISS).

 

18/7/2019 - Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere

Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nonché nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici. Tutto questo indica quanto sia importante tenere conto delle differenze “sesso e/o genere dipendenti” per tutti, a tutte le età. L’Oms introduce infatti proprio il concetto di “medicina di genere” definendolo come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. A questo proposito, in Italia, il 13 giugno 2019, il Ministro della Salute ha approvato formalmente il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale firmando il decreto attuativo relativo alla Legge 3/2018. Sebbene l’interesse per la medicina di genere si stia diffondendo in tutto il mondo, con l’approvazione di questa legge l’Italia è stata il primo Paese in Europa a formalizzare l’inserimento del concetto di “genere” in medicina, indispensabile a garantire ad ogni persona la cura migliore, rispettando le differenze e arrivando a una effettiva “personalizzazione delle terapie”. Leggi l’approfondimento a cura dei ricercatori ISS.