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Malattie batteriche invasive: disponibili i dati definitivi della sorveglianza per il 2011

Fortunato Paolo D'Ancona - reparto Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps–Iss)

 

27 settembre 2012 - Le malattie batteriche invasive sono, tuttora, tra le malattie prevenibili con vaccinazione che destano maggiore preoccupazione per il loro quadro clinico severo. Sebbene causate da agenti patogeni diversi, il quadro sintomatologico è aspecifico e si considerano quindi un unico gruppo di malattie. Identificare l'agente patogeno specifico è tuttavia importantissimo sia per una terapia mirata per il singolo paziente sia per monitorare correttamente l’efficacia delle strategie vaccinali attualmente in atto in Italia. Per questo motivo dal 2007 è in atto una sorveglianza combinata delle meningiti, delle sepsi e delle altre infezioni di siti sterili per i tre agenti patogeni maggiormente frequenti: Streptococcus pneumonie (pneumococco), Neisseria meningitidis (meningococco), Haemophilus influenzae.

 

Nel rapporto Mbi vengono pubblicati i dati sulle malattie batteriche invasive a partire dal 2007 e aggiornati quadrimestralmente.

 

I dati storici, relativi alle sole meningiti sono invece stati resi disponibili sul Rapporto delle meningiti batteriche 1994-2006 (pdf 1,3 Mb) e sul nuovo rapporto Istisan 12/25 “La sorveglianza delle meningiti e delle altre malattie batteriche invasive in Italia. Rapporto 2005-2009” (pdf 1,2 Mb).

 

Analizzando i dati più recenti, in generale si è assistito a una diminuzione di questa patologie e in particolare di quelle prevenibili con uno dei vaccini pediatrici attualmente previsti dal Piano di prevenzione vaccinale 2012-2014, ovvero il vaccino 13 valente contro lo pneumococco, il vaccino anti meningococco C e quello anti Haemophilus influenzae di gruppo B. Purtroppo in Italia non sono disponibili i dati nazionali di copertura vaccinale aggiornati per questi vaccini ed è difficile descrivere con precisione la relazione tra la diffusione di queste patologie e la copertura vaccinale.

 

Tuttavia è possibile notare che, rispetto al 2010, per lo pneumococco è sensibilmente diminuito il numero assoluto delle infezioni segnalate, in particolare per le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Il minor numero di casi segnalati da Campania , Sicilia, Lazio e Puglia è probabilmente da attribuire a una sottonotifica. Per lo pneumococco l’informazione della distribuzione del sierotipo è fondamentale per poter segnalare l’eventuale aumento di sierotipi non presenti nel vaccino attualmente utilizzato. Dai dati si evidenzia che, nel 2011, il numero degli isolati per i quali è disponibile il sierotipo è stato di 182 casi, pari al 26% di tutti gli isolati. Nel 2010 si evidenzia una diminuzione di alcuni sierotipi presenti nel vaccino 13valente e non nel 7valente (ad esempio 7F, 3, 1) attribuibile a una minore circolazione di questi sierotipi. Va ricordato che le differenze regionali di coperture vaccinali e le attitudini di alcune Regioni a inviare gli isolati per la sierotipizzazione o i risultati di queste possono influenzare la rappresentatività di questi dati. È prioritario quindi ottenere una maggiore rappresentatività dei risultati di sierotipizzazione.

 

Il numero assoluto delle infezioni invasive da Neisseria meningitidis (meningococco) rimane stabile. In Campania, Lazio e Sicilia, è stato riportato un leggero aumento di casi notificati di sepsi meningococcica. In Puglia, il basso numero di segnalazioni suggerisce la possibilità di una sottonotifica. Rispetto agli anni precedenti si nota una diminuzione dei casi in Sardegna (dai 10 del 2010 ai 2 del 2011) e un aumento in Veneto (dai 10 del 2010 ai 22 del 2011). Si nota inoltre una diminuzione dei casi nella fascia d’età 0-5 anni e un aumento tra gli adolescenti. Dai dati per fascia di età e sierogruppo si evince una diminuzione, dal 2010, del numero delle segnalazioni di malattie invasive da meningococco di sierogruppo C al di sotto dei 10 anni e nella fascia di età che include adolescenti e giovani adulti.

 

Il numero dei casi di Haemophilus influenzae rimane limitato, ma sostanzialmente stabile. La diminuzione dei casi osservata nel 2011 rispetto a quanto riportato nell’anno precedente (2010) è dovuta a un minore numero di segnalazioni in due grandi Regioni, Lombardia e Piemonte, e riguarda tutte le fasce di età. Tuttavia, si tratta probabilmente di normali fluttuazioni nei sierotipi non vaccinali, poiché il dato del 2011 è comparabile a quello riportato nel 2009 e nel 2008. Riguardo ai sierotipi, si nota la costante predominanza dei ceppi non capsulati in tutti gli anni oggetto di questo report. Al contrario, i casi dovuti al sierotipo b (prevenibili mediante vaccinazione) si mantengono rari.

 

In previsione della prossima disponibilità del vaccino contro il meningococco B e della recente approvazione del vaccino 13 valente per l’adulto, è necessario rafforzare la sorveglianza di laboratorio per ottenere informazioni dettagliate utili per la sanità pubblica e la definizione delle strategie vaccinali.

 

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