Indagine nazionale 2019: l’importanza di continuare a lavorare
Nel nostro Paese, grazie al sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE, nato nel 2007 e ad oggi giunto alla sua VI raccolta dati (2008/9, 2010, 2012, 2014, 2016, 2019), è possibile conoscere la dimensione del sovrappeso e dell’obesità e degli stili di vita associati nei bambini della scuola primaria e costruire dei trend che permettono di valutare indirettamente l’impatto delle politiche sanitarie e scolastiche intraprese nel corso degli anni.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’obesità rappresenta attualmente uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo. È una vera e propria epidemia globale che si è diffusa in molti Paesi e che può causare, in assenza di un’azione immediata e costante, problemi sanitari gravi nei prossimi anni. Infatti, l’obesità ha un impatto negativo sullo stato di salute generale della popolazione sia in età giovanile (dislipidemia, ipertensione, problemi ortopedici, steatosi epatica, ecc. sia in età adulta (progressivo aumento dei pazienti affetti da diabete e altre patologie croniche, ecc). Diversi studi hanno evidenziato che l’obesità aumenta anche il rischio di complicanze e morte in persone affette da COVID-19 e quindi giocare un ruolo anche negli sviluppi delle patologie infettive.
Inoltre l’obesità è associata a disuguaglianze socio-economiche, riguardando in maggior misura le classi sociali più svantaggiate, particolarmente vulnerabili alle influenze dell’ambiente e tendenti a stili di vita meno salutari. Infine ha un’influenza sull’andamento dei costi sanitari diretti (costi dell’assistenza sanitaria) e indiretti (riduzione della produttività e del reddito per invalidità, assenze dal lavoro, pensionamenti).
Particolarmente preoccupante è l’andamento dell’obesità nei bambini e nei giovani. Vari studi hanno evidenziato il suo aumento negli anni in molte parti del mondo.
La sorveglianza nazionale e l’indagine 2019
Alla realizzazione di OKkio alla SALUTE lavora una Rete di professionisti: dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ai funzionari del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione, agli esperti del settore che partecipano al Comitato Tecnico, a più di 1000 professionisti sanitari e 2000 professionisti della scuola.
I risultati 2019, su un campione di più di 50.000 bambini della III classe della scuola primaria e altrettanti genitori, insieme a informazioni fornite da insegnati e dirigenti scolastici, sono stati presentati durante il webinar “Stili di vita e obesità nei bambini: i dati italiani di OKkio alla SALUTE e il confronto con l’Europa” (Roma, 10 novembre 2020), evidenziando l’ampia diffusione del fenomeno (quasi 1 bambino su 3 in sovrappeso o obeso) e di stili di vita non salutari.
L’Italia con i dati di questa sorveglianza partecipa da sempre all’iniziativa della Regione europea dell’OMS: European Childhood Obesity Surveillance Initiative - COSI insieme a più di 35 Paesi europei. L’esperienza maturata in più di 10 anni di coordinamento di questo importante strumento conoscitivo per il Paese, ha fatto sì che il Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS sia diventato Centro di riferimento OMS sull’Obesità infantile.
In futuro?
È importante che i dati raccolti dall’attività di sorveglianza siano la base per la definizione di iniziative e strategie volte al miglioramento degli indicatori negativi e alla promozione di stili di vita sani al fine di migliorare la salute dei bambini di oggi e degli adulti di domani.
Per approfondire consulta:
- Scarica il Rapporto Istisan 22/27 “Obesità e stili di vita dei bambini: OKkio alla Salute 2019” (pdf 1,4 Mb)
- L’approfondimento di EpiCentro dedicato ai dati della rilevazione del 2019
- Il webinar di presentazione, 10 novembre 2020