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OKkio alla SALUTE: i risultati dell’indagine 2023 in Abruzzo

Nel 2023 in Abruzzo hanno partecipato alla VII raccolta dati della sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE il 100% delle scuole e il 100% delle classi sui 73 plessi scolastici e sulle 79 classi campionati. Circa l’8,4% dei genitori ha rifiutato la misurazione dei propri figli. Questo valore è risultato superiore a quello nazionale (circa 5%). Questo dato suggerisce che la comunicazione tra ASL, scuola e genitori dovrà essere migliorata in occasione della prossima rilevazione.

 

La proporzione di maschi e di femmine nel campione è simile (M: 52,6%, F: 47,4%), con una leggera prevalenza per il sesso maschile. Al momento della rilevazione, la grande maggioranza dei bambini che ha partecipato allo studio aveva fra 8 e 9 anni, con una media di 8 anni e 9 mesi di vita.

 

Lo stato ponderale

Il quadro che emerge mette in evidenza che nel 2023 in Abruzzo il 4,2% dei bambini risulta in condizioni di obesità grave, il 9,7% è obeso, il 21,6% sovrappeso, il 63,3% normopeso e l’1,3% sottopeso. Rispetto agli anni precedenti si osserva una riduzione della prevalenza dei bambini in sovrappeso, contestualmente a un aumento progressivo della prevalenza di bambini obesi passando dall’11,6% del 2019 al 13,9 del 2023. La prevalenza di obesità è simile tra i bambini di 8 e 9 anni e tra maschi e femmine.

 

I bambini che frequentano scuole in centri con <10.000 abitanti tendono a essere più obesi. Inoltre, quando almeno uno dei due genitori è in sovrappeso il 21,5% dei bambini risulta in sovrappeso e il 12% obeso, mentre quando almeno un genitore è obeso il 26,4% dei bambini è in sovrappeso e il 30,7% obeso. Il rischio di obesità diminuisce con il crescere della scolarità della madre. La percentuale di bambini sovrappeso-obesi aumenta al diminuire delle ore di sonno.

 

Dal 2016, nel questionario rivolto ai genitori, sono state inserite alcune domande sul tipo di parto, la settimana gestazionale, il peso alla nascita e il tipo di allattamento. L’indagine mostra che sia il tipo di parto sia l’allattamento non sono associati con lo stato ponderale del bambino.

 

In questa settima rilevazione non si sono riscontrati particolari cambiamenti. Permane, in ogni caso, il problema dell’eccesso di peso nella popolazione infantile, è quindi necessario mantenere una sorveglianza continua del fenomeno nella popolazione infantile dell’Abruzzo.

 

Abitudini alimentari

Da quanto riportato dai bambini in merito alla colazione effettuata il giorno della rilevazione, il 54,7% di loro fa una colazione qualitativamente adeguata. Il 9,7% non fa colazione (più nelle bambine rispetto ai bambini, 10,2% vs 9,1%) e il 35,6% non la fa qualitativamente adeguata. La prevalenza del non fare colazione è più alta nei bambini di madri con titolo di studio più basso.

 

Inoltre, solo una piccola parte dei bambini (15,5%) consuma una merenda adeguata di metà mattina. La maggior parte dei bambini (84,4%) la fa inadeguata e lo 0,1% non la fa per niente. Non sono emerse differenze per sesso del bambino e livello di istruzione della madre. 

 

Per quanto riguarda il consumo d frutta e verdura, i genitori riferiscono che solo l’17,4% dei bambini consuma la frutta 2-3 volte al giorno e il 21,8% una volta al giorno. Il 9,1% dei bambini mangia frutta meno di una volta a settimana o mai. Non sono emerse differenze per sesso del bambino e per livello di istruzione della madre. I genitori riferiscono che il 6,9% dei bambini consuma verdura 2-3 volte al giorno e il 13% una sola volta al giorno. Il 21,1% dei bambini consuma verdura meno di una volta a settimana o mai. Il 34,4% dei bambini consuma almeno due volte al giorno frutta e/o verdura. Non sono emerse differenze per sesso del bambino, mentre si riscontrano per livello di istruzione della madre.

 

Inoltre, il 37,1% dei bambini non consuma mai legumi o meno di una volta a settimana, mentre il consumo di snack salati e dolci “più volte al giorno, tutti i giorni” è rispettivamente dello 0,6% e del 4,6%. L’assunzione di bevande zuccherate quasi tutti i giorni interessa il 9% dei bambini. La prevalenza di consumo di bibite confezionate contenenti zucchero una volta al giorno tutti i giorni diminuisce con il crescere della scolarità della madre. 

 

Dai dati emersi nella VII raccolta, risulta che nel 2023 è aumentata la percentuale di bambini che non fanno una colazione adeguata e non assumono una merenda adeguata a metà mattina. Questo rischio per i bambini può essere limitato grazie alla modifica delle abitudini familiari e tramite il sostegno della scuola ai bambini e alle loro famiglie. 

 

Attività fisica e sedentarietà

Dall’indagine 2023 emerge che il 23,3% dei bambini risulta non attivo il giorno antecedente all’indagine. Solo il 23,2% tuttavia ha partecipato a un’attività motoria curricolare a scuola nel giorno precedente. Le femmine non attive (22,7%) sono in percentuale minore dei maschi (23,8%). La percentuale maggiore di bambini non attivi vive in aree geografiche con 10.000-50.000 abitanti (26,6%).

 

Il 54,2% del totale dei bambini ha giocato all’aperto il pomeriggio antecedente all’indagine. I maschi giocano all’aperto più delle femmine. Il 46,8% dei bambini ha fatto attività sportiva strutturata il pomeriggio antecedente all’indagine. I maschi fanno sport più delle femmine. Inoltre, secondo i genitori, circa 5 bambini su 10 (48,2%) fanno almeno un’ora di attività per 2 giorni la settimana, il 18,2% neanche un giorno e solo il 2,3% da 5 a 7 giorni. I maschi fanno attività sportiva strutturata più giorni delle femmine. Nei centri con abitanti superiori ai 50.000 risulta più elevata la percentuale dei bambini che praticano attività sportiva strutturata.

 

Per quanto concerne il tempo dedicato ai giochi di movimento, circa 2 bambini su 10 (23,8%) fanno almeno un’ora di attività per 2 giorni la settimana, l’8,9% neanche un giorno e solo il 27,5% da 5 a 7 giorni. I maschi fanno giochi di movimento più spesso delle femmine. Nei centri a minore densità abitativa i bambini praticano più giochi di movimento, rispetto ai centri con maggior densità abitativa.

 

Il 13,5% dei bambini, nella mattina dell’indagine, ha riferito di essersi recato a scuola a piedi o in bicicletta/monopattino/pattini, mentre l’85,4% ha utilizzato un mezzo di trasporto pubblico o privato. Non si rilevano differenze significative per sesso e fra le diverse tipologie di zona abitativa. 

 

I dati raccolti hanno evidenziato che i bambini della Regione Abruzzo fanno poca attività fisica, in particolare risulta diminuita la percentuale di bambini che si recano a scuola a piedi o in bicicletta.

 

Nei giorni di scuola i genitori riferiscono che il 52,7% dei bambini guarda la TV o usa videogiochi/tablet/cellulare da 0 a due 2 ore al giorno, mentre il 39,4% è esposto quotidianamente alla TV o ai videogiochi/tablet/cellulare da 3 a 4 ore e il 7,8% per almeno 5 ore al giorno. Valori più alti si riscontrano nel fine settimana, con il 46,7% dei bambini che passa almeno 5 ore davanti a uno schermo. L’esposizione a più di 2 ore di TV o videogiochi/tablet/cellulare è più frequente tra i maschi (48,9% vs 44,7%) e diminuisce con l’aumento del livello di istruzione della madre. Complessivamente il 45,4% dei bambini ha un televisore nella propria camera. L’esposizione a più di 2 ore di TV al giorno non è in relazione alla presenza della TV in camera.

 

Rispetto alle precedenti rilevazioni non si segnalano significative differenze. 

 

Altri dati

Ulteriori argomenti indagati hanno riguardato la percezione materna dello stato di salute dei propri figli (stato ponderale, quantità di cibo assunta e attività fisica praticata), le iniziative scolastiche che possono favorire la promozione degli stili di vita salutari e le infrastrutture disponibili.

 

Riguardo alla percezione materna dello stato di salute dei propri figli, emerge che il 60% delle madri di bambini sovrappeso e l’11,7% delle madri di bambini obesi ritiene che il proprio bambino sia normopeso o sottopeso; solo il 21,9% delle madri di bambini sovrappeso e il 52,3% di bambini obesi ritiene che il proprio bambino mangi troppo. Il 55,3% delle madri di bambini non attivi ritiene che il proprio figlio svolga attività fisica adeguata e il 4,6% molta attività fisica.

 

Nella Regione Abruzzo il 60,3% delle scuole campionate ha una mensa scolastica funzionante. Le scuole che distribuiscono ai bambini frutta o latte o yogurt, nel corso della giornata, sono il 37,3%, prevalentemente a metà mattina. Per quantto riguarda il numero di ore a settimana di educazione fisica, nel 56,3% delle classi delle scuole dell’Abruzzo si svolgono normalmente almeno 2 ore di educazione fisica a settimana, mentre sono poche le classi in cui si fa meno di un’ora a settimana (0,7%). 

 

Inoltre, l’81,9% delle scuole campionate prevede l’educazione alimentare curriculare e il 98,6% delle scuole ha cominciato a realizzare almeno un’attività motoria.

 

Le iniziative di promozione di sane abitudini alimentari e di attività motoria nei bambini coinvolgono attivamente la famiglia rispettivamente nel 23,9% e nel 26,1% delle scuole campionate.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 19 settembre 2024

Testo scritto da: Gruppo di coordinamento nazionale OKkio alla SALUTE (ISS)