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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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OKkio alla SALUTE: i risultati dell’indagine 2023 in Toscana

OKkio alla SALUTE descrive la diversità geografica e il mutamento nel corso degli anni di stato ponderale, abitudini alimentari, attività fisica e sedentarietà oltre che del contesto famigliare e scolastico dei bambini e delle bambine della III classe primaria. Tale indagine è in sintonia con le linee guida tracciate dal programma governativo "Guadagnare salute", dal Piano Nazionale della Prevenzione e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dal 2008 ad oggi hanno avuto luogo in Italia sette raccolte dati a livello nazionale e ogni volta hanno coinvolto oltre 40.000 famiglie e 2000 scuole. In Toscana nel 2023 hanno partecipato all’indagine il 100% delle scuole e il 100% delle classi sugli 84 plessi scolastici e sulle 87 classi rispettivamente campionate.

 

Stato ponderale

In questa VII rilevazione si sono riscontrati lievi cambiamenti nella prevalenza di bambini sovrappeso in calo rispetto alle precedenti raccolte dati, mentre è stabile nei bambini obesi. Dal confronto con i dati nazionali la Toscana presenta valori di sovrappeso e di obesità leggermente inferiori. Permane, in ogni caso, il problema dell’eccesso di peso nella popolazione infantile. In particolare, tra i bambini della Regione l’1,3% risulta in condizioni di obesità grave, il 5,7% risulta obeso, il 17% sovrappeso, il 74,2% normopeso e l’1,8% sottopeso. Complessivamente il 24% dei bambini presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso sia obesità. Si sottolinea come la presenza di un genitore in sovrappeso-obeso in famiglia prevalga nei casi di sovrappeso e obesità infantile. Riguardo alla percezione dei genitori, il 53% delle madri di bambini in sovrappeso e il 12,1% delle madri di bambini obesi ritengono che il proprio bambino sia normopeso o sottopeso. Inoltre, la percentuale di bambini in eccesso ponderale aumenta al diminuire delle ore di sonno. Infine, il tipo di parto risulta associato in maniera significativa con lo stato ponderale del bambino, mentre non si riscontra un’associazione con l’allattamento al seno.

 

Abitudini alimentari

Nella Regione Toscana, con l’ultima rilevazione, si conferma la grande diffusione fra i bambini di abitudini alimentari che non favoriscono una crescita armonica e sono fortemente predisponenti all’aumento di peso. Infatti, solo il 58,4% dei bambini fa una colazione qualitativamente adeguata, il 32,6% non la fa qualitativamente adeguata e il 9% non la fa proprio. Inoltre, solo il 36,2% consuma una merenda adeguata di metà mattina, mentre il 63,3% la fa inadeguata. Per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura, solo il 22,7% e il 14,6% dei bambini le consuma 2-3 volte al giorno rispettivamente. Il 51,6% delle famiglie ha inserito nella dieta quotidiana la frutta come spuntino e il 66% ha aumentato il consumo di verdura e ortaggi. Risulta una maggior prevalenza di bambini che non fanno colazione e consumano meno frequentemente frutta e verdura nelle famiglie in cui il titolo di studio della madre è più basso. Tra le abitudini alimentari sbagliate è stato rilevato che il 6,5% dei bambini assume bibite zuccherate quasi tutti i giorni, mentre il consumo di snack salati e dolci “più volte al giorno, tutti i giorni” è rispettivamente dello 0,8% e del 4,9%. Infine, il 42,5% dei bambini non consuma mai legumi o meno di una volta a settimana.

 

Attività fisica e sedentarietà

In Toscana i dati dell’indagine 2023 hanno evidenziato che i bambini fanno poca attività fisica. In particolare, nel giorno antecedente all’indagine, il 12,1% dei bambini risulta non attivo, in percentuale maggiore fra chi vive in centri non metropolitani con più di 50.000 abitanti, e solo il 16,6% ha partecipato a un’attività motoria curricolare a scuola. Secondo quanto dichiarato dai genitori, circa 4 bambini su 10 (43,1%) fanno almeno un’ora di attività sportiva strutturata per 2 giorni la settimana, il 15,1% neanche un giorno e solo il 2,6% da 5 a 7 giorni. I maschi fanno attività sportiva strutturata più giorni delle femmine. Inoltre, circa 2 bambini su 10 (22,2%) fanno giochi di movimento all’aperto per 2 giorni la settimana, il 7% neanche un giorno e solo il 32,2% da 5 a 7 giorni. Il 24,9% dei bambini, nella mattina dell’indagine, ha riferito di essersi recato a scuola a piedi o in bicicletta/monopattino/pattini. Per quanto riguarda l’andare a scuola a piedi o in bicicletta si evidenzia una differenza statisticamente significativa per le diverse tipologie di zona abitativa. All’interno del gruppo di bambini non attivi, il 69,1% delle madri ritiene che il proprio figlio svolga sufficiente attività fisica e il 6,4% molta attività fisica. Relativamente alle attività sedentarie i genitori riferiscono che nei giorni di scuola il 59,1% dei bambini guarda la TV o usa videogiochi/tablet/cellulare meno di 2 ore al giorno, mentre il 35,3% è esposto quotidianamente alla TV o ai videogiochi/tablet/cellulare per 3-4 ore e il 5,6% per almeno 5 ore, con valori leggermente più alti nel fine settimana. L’esposizione a più di 2 ore di TV o videogiochi/tablet/cellulare è più frequente tra i maschi (43,2% vs 38,8%). Infine, il 38,2% dei bambini ha un televisore nella propria camera.

 

Ambiente scolastico

La scuola gioca un ruolo fondamentale nel migliorare lo stato ponderale dei bambini. Le mense possono avere una ricaduta diretta nell’offrire ai bambini dei pasti equilibrati. In Toscana il 92,9% delle scuole campionate ha una mensa scolastica funzionante. Nelle scuole dotate di una mensa il 78,2% di esse sono aperte almeno 5 giorni alla settimana. Nel 2023 il 16,5% delle classi ha partecipato alla distribuzione di frutta, verdura o yogurt come spuntino, il 10,6% delle classi ha ricevuto materiale informativo e il 3,5% ha organizzato incontri con esperti esterni alla scuola. I distributori automatici di alimenti sono presenti nel 28,6% delle scuole e il 2,4% è accessibile sia agli adulti sia ai bambini.

Complessivamente nel 62,1% delle classi delle scuole si svolgono normalmente almeno 2 ore di educazione fisica a settimana. Infine, tra le scuole campionate l’84,5% ha inserito l’educazione alimentare nell’attività curriculare e il 96,4% ha cominciato a realizzare almeno un’attività motoria.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 9 gennaio 2025

Revisione a cura di: Paola Nardone, Silvia Ciardullo e Silvia Andreozzi - Gruppo di coordinamento nazionale OKkio alla SALUTE (ISS)