OKkio alla SALUTE: i risultati dell’indagine 2023 nella Provincia autonoma di Trento
OKkio alla SALUTE descrive la diversità geografica e il mutamento nel corso degli anni di stato ponderale, abitudini alimentari, attività fisica e sedentarietà oltre che del contesto famigliare e scolastico dei bambini e delle bambine della III classe primaria. Tale indagine è in sintonia con le linee guida tracciate dal programma governativo "Guadagnare salute", dal Piano Nazionale della Prevenzione e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dal 2008 ad oggi hanno avuto luogo in Italia sette raccolte dati a livello nazionale e ogni volta hanno coinvolto oltre 40.000 famiglie e 2000 scuole. Nella Provincia autonoma (PA) di Trento nel 2023 hanno partecipato all’indagine il 100% delle scuole e delle classi sui 44 plessi scolastici e sulle 48 classi rispettivamente campionate. I bambini e le bambine della PA di Trento, anche nell’indagine 2023, confermano di assumere comportamenti e abitudini salutari in un numero proporzionalmente maggiore rispetto alla media nazionale.
Stato ponderale
Nella VII rilevazione risulta che l’83% dei bambini trentini è normopeso (dato nazionale: 71%), con un trend temporale in aumento grazie alla diminuzione di bambini in sovrappeso che scendono al 13% (dato nazionale: 19%). Resta però stabile nel tempo la percentuale di bambini con obesità, pari al 4% (dato nazionale: 10%), l’1% dei quali è in condizioni di obesità grave. Complessivamente il 17% dei bambini presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso sia obesità (dato nazionale: 28,8%). Non si osservano differenze legate a età, genere, condizioni economiche della famiglia e zona abitativa, mentre il rischio di obesità diminuisce con il crescere della scolarità della madre e aumenta nei figli di donne straniere. Dalla rilevazione emerge anche come la presenza di un genitore in sovrappeso-obeso in famiglia prevalga nei casi di sovrappeso e obesità infantile. Riguardo alla percezione dei genitori, il 45% e il 19% dei genitori di bambini sovrappeso e obesi rispettivamente ritiene che il proprio bambino sia normopeso. Inoltre, nella PA di Trento solo il 3% dei bambini dorme meno di 9 ore eall’aumentare delle ore di sonno la percentuale di bambini sovrappeso o obesi diminuisce, passando dal 28% di chi dorme meno di 9 ore al 15% di chi ne dorme almeno 10. Infine, né il tipo di parto né l’allattamento al seno sono associati con lo stato ponderale del bambino.
Abitudini alimentari
Nella PA di Trento solo il 59% dei bambini fa una colazione qualitativamente adeguata (dato nazionale: 52%), il 34% non la fa qualitativamente adeguata e il 7% non la fa proprio. Inoltre, il72% (dato nazionale: 37%) consuma una merenda adeguata di metà mattina, mentre il 26% la fa inadeguata e il 2% non la fa per niente. A differenza di quello che accade per la colazione, l’adeguatezza della merenda non dipende dal titolo di studio della madre. È evidente l’impatto della distribuzione in classe di cibo salutare a conferma di come gli interventi nella scuola finalizzati alla modifica dei comportamenti dei bambini e delle loro famiglie possano agire sulla riduzione delle disuguaglianze sociali. Per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura, l’88% dei bambini le consuma tutti i giorni, tuttavia solo il 10% consuma le 5 porzioni giornaliere raccomandate (dato nazionale: 5%). In entrambi i casi, non si osservano differenze per genere dei bambini ma per titolo di studio della madre, infatti al crescere del livello di istruzione delle madri cresce il consumo di frutta e verdura dei figli. I bambini che mangiano legumi più volte a settimana sono il 62%. Tra i comportamenti salutari più frequentemente adottati nella PA di Trento il 71% delle famiglie ha aumentato il consumo di verdura e ortaggi e il 56% ha inserito nella dieta quotidiana la frutta come spuntino. Tra le abitudini alimentari sbagliate è stato rilevato che l’8% dei bambini consuma bibite zuccherate e snack salati quasi tutti i giorni, mentre il consumo di dolci “più volte al giorno, tutti i giorni” è del 4%. Con l’eccezione del consumo di dolci, le abitudini alimentari risultano associate al titolo di studio della madre, infatti al crescere del titolo di studio sono più diffuse abitudini salutari. Il trend temporale dei comportamenti alimentari evidenzia un miglioramento nel consumo di una merenda adeguata di metà mattina e nel consumo di bibite zuccherate, ma un peggioramento nell’assunzione di una colazione adeguata e nel consumo di frutta e verdura.
Attività fisica e sedentarietà
Nella PA di Trento i dati dell’indagine 2023 mostrano che anche la pratica dell’attività fisica risulta più diffusa rispetto alla media nazionale. In particolare, nel giorno antecedente all’indagine, il 90% dei bambini risulta attivo (dato nazionale: 81%) ma solo il 21% ha partecipato a un’attività motoria curricolare a scuola. Non risultano differenze legate alle condizioni socio-economiche della famiglia e alla zona abitativa rispetto al livello di attività. Secondo quanto dichiarato dai genitori, il 69% dei bambini pratica almeno un’ora di attività sportiva strutturata per 2 giorni a settimana, i maschi per più giorni delle femmine, mentre un terzo dei bambini (34%) fa giochi di movimento all’aperto almeno un’ora per 5-7 giorni a settimana, il 9% solamente per 1 giorno a settimana e il 4% neanche un giorno. Maschi e femmine fanno giochi di movimento con la stessa frequenza. Il 40% dei bambini, nella mattina dell’indagine, ha riferito di essersi recato a scuola a piedi o in bicicletta/monopattino/pattini (dato nazionale: 27%), mentre il 60% ha utilizzato un mezzo di trasporto pubblico o privato. Non emergono differenze né per sesso né per zona abitativa. Relativamente alle attività sedentarie i genitori riferiscono che nei giorni di scuola il 27% dei bambini guarda la TV o usa videogiochi/tablet/cellulare per più di 2 ore al giorno (dato nazionale: 45%) e il 3% per almeno 5 ore, con valori notevolmente più alti nel fine settimana (78% e 38% rispettivamente). L’esposizione a più di 2 ore di TV o videogiochi/tablet/cellulare non è associata al genere, mentre è più frequente tra i figli di donne straniere e aumenta al crescere delle difficoltà economiche e tra i bambini che hanno una TV in camera (10 vs 5%), mentre diminuisce con l’aumento del livello di istruzione della madre. Infine, il 19% dei bambini ha un televisore nella propria camera (dato nazionale: 42%). I comportamenti sia attivi sia sedentari dei bambini trentini non mostrano variazioni nel tempo.
Ambiente scolastico
La scuola gioca un ruolo fondamentale nel migliorare lo stato ponderale dei bambini. Le mense possono avere una ricaduta diretta nell’offrire ai bambini dei pasti equilibrati. Nella PA di Trento il 100% delle scuole campionate ha una mensa scolastica funzionante e il 68% di esse sono aperte almeno 5 giorni alla settimana. Nel 2023 il 21% delle classi ha partecipato alla distribuzione come spuntino, il 15% delle classi ha organizzato incontri con esperti esterni alla scuola e il 4% ha ricevuto materiale informativo. I distributori automatici di alimenti sono presenti nel 52% delle scuole e sono accessibili esclusivamente agli adulti. Complessivamente nel 58% delle classi delle scuole trentine si svolgono normalmente almeno 2 ore di educazione fisica a settimana. Infine, tra le scuole campionate l’86% ha inserito l’educazione alimentare nell’attività curriculare e il 98% partecipa a iniziative di promozione dell’attività motoria.
- il documento completo “OKkio alla Salute - Risultati dell'indagine 2023 – Provincia autonoma di Trento” (pdf 2 Mb)
- la scheda “OKkio alla SALUTE: risultati dell’indagine 2023 in provincia di Trento” (pdf 450 Kb).