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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2014-2015

(17 dicembre 2015) Nuove conferme per lo screening mammografico

Il 20 ottobre 2015, Jama Internal Medicine ha pubblicato le nuove lineeguida della American Cancer Society sullo screening per il tumore della mammella. Il documento rappresenta un cambiamento significativo e si avvia a sciogliere molti dei nodi della controversia sullo screening mammografico, ponendo allo stesso tempo le basi per nuovi sviluppi e approfondimenti che richiedono una nuova stagione di ricerca e pratica. Il sito dell’Osservatorio nazionale screening (Ons) dedica al tema due approfondimenti a cura di Marco Zappa (Ons) ed Eugenio Paci (già Istituto scientifico per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze).

 

(30 luglio 2015) On line l’XI Rapporto annuale Ons

L’undicesimo Rapporto annuale, realizzato dall’Osservatorio nazionale screening in collaborazione con le società scientifiche Gisma, Giscor e Gisci, presenta i risultati dei programmi screening organizzato nel periodo 2011-2012. Dal documento emerge che dei 20 milioni di inviti spediti circa la metà ha aderito (con un incremento rispetto al passato). All’incremento di inviti e partecipazione si contrappone tuttavia la persistenza differenze regionali. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 2 Mb).

 

(4 giugno 2015) Efficacia dello screening mammografico: nuove conferme dallo Iarc

Sulla base di 20 studi di coorte e 20 studi caso-controllo condotti in Paesi ad alto reddito (in Europa, Nord America e Australia), il gruppo di lavoro dell’International Agency for Research on Cancer (Iarc) ha concluso che lo screening mammografico ha un impatto favorevole sulla mortalità delle donne dai 50 ai 74 anni. Il lavoro di revisione tiene conto dei risultati sulle pratiche di screening e delle novità dello scenario in termini di nuove tecnologie per la diagnosi e di progressi nel trattamento anche della malattia avanzata ed è in pubblicazione sul New England Journal of Medicine e andrà a costituire il XV Iarc Handbook of Cancer Prevention. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.

 

(23 aprile 2015) Dalla Lombardia la traduzione del position paper Oms sullo screening mammografico

La Regione Lombardia ha tradotto in italiano (pdf 356 kb) l’executive summary e le raccomandazioni del documento "Who position paper on mammography screening", il documento dell’Oms sull’efficacia dello screening nella riduzione della mortalità da tumore al seno. Oltre a favorire la diffusione della conoscenza dei contenuti dell’executive summary delle raccomandazioni, l’obiettivo della traduzione è facilitare una condivisione delle conoscenze tra gli operatori sanitari che si occupano di screening, soprattutto chi lavora a diretto contatto con l’utenza. Per maggiori informazioni leggi anche il commento di Nereo Segnan (Cpo Piemonte) sul sito dell’Osservatorio nazionale screening.

 

(23 aprile 2015) Gli screening oncologici in Lombardia: i dati 2013

In Lombardia, nel 2013, 1.128.669 di residenti di età compresa tra i 50 e i 69 anni hanno ricevuto la lettera di invito per lo screening colorettale, con un tasso di adesione del 53%. Analogamente al programma per lo screening mammografico, attivo per le donne tra i 50 e i 69 anni, sono state invitate 558.238 residenti, con un tasso di adesione del 68%. Infine, per la prevenzione del carcinoma alla cervice uterina, la Regione è presente sia con la vaccinazione (offerta attiva per le 12enni) sia con lo screening. In merito alla copertura vaccinale si registra che, per la coorte 2000, è stata pari al 75% (2 dosi di vaccino). In merito alla prevenzione secondaria in 4 Asl è stato utilizzato il pap test e in una il test Hpv Dna mentre, nelle altre 9 Asl, sono presenti programmi di prevenzione della popolazione fragile. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 1,3 Mb).

 

(16 aprile 2014) Dal Ministero un vademecum sugli screening oncologici

Per facilitare l’accesso ai programmi di screening al seno, al colon-retto e alla cervice uterina, il ministero della Salute ha realizzato il vademecumScreening per la prevenzione dei tumori, la vita è più rosa” che, in 10 slide, fornisce indicazioni generali sul funzionamento dei programmi (es come comportarsi dopo la ricezione della lettera di invito e in caso di referto dubbio o positivo), sull’accesso agli screening per le donne straniere e sui principali dati dei programmi, forniti dall’Osservatorio nazionale screening. Per maggiori informazioni visita anche il sito dell’Ons.

 

(5 marzo 2015) Interpretazione e sintesi dei trial clinici: il caso degli screening oncologici

Nonostante una sempre maggiore condivisione dei principi dell’evidence based medicine da parte della comunità scientifica e di quella dei clinici continuano a emergere controversie sull’interpretazione e la sintesi di importanti trial. Nell’articolo “Trial clinici: esperti di contenuto o di metodo?” Paolo Giorgi Rossi (Ausl di Reggio Emilia) affronta il problema esaminando i casi degli screening oncologici su cui lavora da anni. In particolare, analizza la decennale controversia sullo screening mammografico e quella, meno accesa, sullo screening con Hpv per il cancro della cervice uterina. Per maggiori informazioni leggi l’articolo completo su Scienza in Rete.

 

(12 febbraio 2015) XIII Convegno annuale Osservatorio nazionale screening

Sono on line i materiali del convegno annuale dell’Ons e del workshop “Quale governance per i programmi di screening”, (Perugia, 27 e 28 gennaio 2015). Durante l'evento è stato presentato anche il rapporto breve 2014 (pdf 12 Mb) da cui emerge che i numeri assoluti sono sempre più imponenti: considerando anche le attività di screening mammografico eseguite sulle donne sotto i 50 e sopra i 70 anni, nel corso del 2013 gli inviti effettuati per i tre programmi superano gli 11 milioni (esattamente 11.137.502). Così suddivisi: 3.693.165 per lo screening cervicale, 4.402.036 per lo screening colorettale e 3.042.301 per lo screening mammografico. Più di 5 milioni e duecentomila persone (5.258.585) hanno eseguito il test proposto a seguito dell’invito (1.940.996 per lo screening colorettale, 1.784.177 per lo screening mammografico e 1.533.412 per lo screening cervicale). Per maggiori informazioni visita il sito Ons.

 

(4 settembre 2014) Cancro alla mammella: la survey della Commissione europea

Una panoramica sull'organizzazione del complesso ed eterogeneo percorso legato ai diversi aspetti del cancro della mammella in Europa (organizzazione dei servizi, programmi di screening, sicurezza dei pazienti, controllo di qualità, ecc): è ciò che offre il documento “Report of a European survey on the organisation of breast cancer care services”, pubblicato recentemente dalla Public Health Policy Support Unit della Commissione europea (Ce). Il documento rappresenta una risorsa utile per chi si occupa di sanità pubblica a livello nazionale e internazionale, riportando i dati riferiti volontariamente da 25 Paesi europei (su 30 Stati contattati). Il report evidenza una chiara disomogeneità all’interno dell’Europa per quanto riguarda i sistemi sanitari e i modelli di controllo della qualità per il cancro alla mammella e sottolinea l’incoraggiamento della Commissione a sviluppare un modello unico, flessibile e evidence-based di controllo della qualità. Per maggiori informazioni visita il sito della Commissione Europea alla voce “Cancer Policy Support” e scarica il documento completo.

 

(15 maggio 2014) Screening in Piemonte: i dati 2012

In Piemonte, nel 2012, il programma regionale per gli screening “Prevenzione serena” ha inviato 215.689 inviti per la mammografia (74% della popolazione bersaglio), 363.703 inviti per lo screening cervicale (su una popolazione bersaglio di 1.206.933 donne) e 44.946 inviti per lo screening cervicale (88,8% della popolazione bersaglio considerata nei soli distretti attivi). È quanto emerge dal rapporto “Prevenzione Serena. Risultati, ricerca, qualità. Report annuale 2013” (pdf 803 kb), pubblicato a maggio 2014 dal Centro di riferimento per l'Epidemiologia e la prevenzione oncologica (Cpo) in Piemonte. Nel 2012, l’adesione allo screening mammografico ha superato lo standard accettabile attestandosi su valori superiori al 60% e avvicinandosi molto allo standard desiderabile (l’adesione risulta aumentata nei dipartimenti di Torino e Rivoli, mentre è diminuita per quasi tutti gli altri dipartimenti, tranne per il dipartimento di Ivrea dove rimane stabile). L’adesione allo screening cervicale si è attestata complessivamente intorno al 50% con un lieve calo nel 2012 (l’adesione risulta diminuita o stabile per quasi tutti i dipartimenti, con l’eccezione di quelli di Torino e Rivoli, dove si rileva un aumento, rispettivamente, del 2,2% e del 7%). Infine, solo il 35% della popolazione invitata allo screening colorettale ha aderito (dato al di sotto dello standard accettabile Giscor).

 

(6 febbraio 2014) XII Convegno annuale Osservatorio nazionale screening

On line, sul sito dell’Osservatorio nazionale screening, il Rapporto breve 2013 (pdf 750 kb) e le presentazioni dei relatori intervenuti al XII convegno annuale dell'Osservatorio nazionale screening, che si è svolto a Bologna il 31 gennaio, e al workshop “European estimates of the mammography screening balance sheet of benefits and harms: challenges for communication and research” (Bologna, 30 gennaio). Per maggiori informazioni visita il sito Ons.