English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi 2012

Si stima che un terzo della popolazione mondiale sia infettato da Mycobacterium tuberculosis: questo dato, rilanciato in occasione della Giornata mondiale contro la tubercolosi, organizzata dal Stop Tb partnership, riflette la necessità di aumentare gli sforzi verso questa malattia.

 

La Giornata, celebrata in tutto il mondo il 24 marzo di ogni anno, è stata istituita per ricordare il lavoro di Robert Koch, lo scienziato che nel 1882 ha scoperto il microrganismo responsabile di questa malattia. Quest’anno la Giornata  ha come slogan  “Stop Tb in my lifetime”, motto che richiama la possibilità di lanciare un messaggio contro la malattia da parte dell’intera popolazione.

 

L’idea di coinvolgere la popolazione attraverso la personalizzazione dei materiali della campagna risponde all’esigenza di aumentare l’interesse verso questa patologia, migliorarne le conoscenze e aumentare la consapevolezza sugli sforzi necessari per ridurne la prevalenza e mortalità.

 

Dall’Oms tre nuovi documenti

Una diagnosi precoce di tubercolosi e l’avvio tempestivo delle cure sono due fattori in grado di limitare la diffusione della malattia. Purtroppo, in molti casi la diagnosi di Tbc viene fatta in ritardo e questo aumenta il rischio di trasmettere la malattia ad altri e di avere un decorso grave. Esistono diversi approcci per migliorare la tempestività della diagnosi di tubercolosi. Nel documento “Early detection of tubercolosis. An overview of approaches, guidelines and tools”, pubblicato a marzo 2012, l’Oms fornisce una panoramica delle azioni e degli strumenti disponibili per migliorare l’identificazione precoce dei casi, pone le basi per valutare le barriere esistenti, e aiuta ad identificare le azioni appropriate da mettere in atto. Il documento mette inoltre in evidenza le aree che necessitano di ulteriori studi e linee guida.

 

Un altro documento diffuso dall’Oms è “Who policy on collaborative Tb/Hiv activities: guidelines for national programmes and other stakeholders” in cui viene proposta una nuova strategia in grado di coordinare efficacemente gli interventi pubblici rivolti alla riduzione dei decessi causati dalla concomitante presenza di Tb e HIV e su cui è disponibile una riflessione a cura di Antonietta Filia (Cnesps, Iss), Barbara Suligoi e Laura Camoni (Coa, Iss).

 

In occasione della Giornata, l’Oms punta l’attenzione anche sul problema della tubercolosi infantile pubblicando il rapporto “No more crying, no more dying: towards zero TB deaths in children” (pdf 549 kb). La Tb è una malattia prevenibile e curabile ma sono almeno mezzo milione i nuovi casi diagnosticati tra i bambini ogni anno e circa 200 i bambini che ogni giorno nel mondo muoiono a causa della malattia. La Tb spesso non viene diagnosticata nei bimbi al di sotto dei 15 anni di età. Nel documento vengono evidenziate le azioni chiave da mettere in atto per migliorare la diagnosi e prevenire i decessi per Tb nei bambini.

 

In Italia

In occasione della Giornata 2012, il ministero della Salute ha rilanciato i dati di incidenza nel nostro Paese, stimati intorno ai 7 casi di malattia ogni 100.000 abitanti. Di questi, la maggior parte è concentrata in alcuni gruppi a maggiore rischio di contrarre l’infezione, come i soggetti di nazionalità straniera di età compresa tra i 25 e i 34 anni e i soggetti italiani ultra 65enni. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sta inoltre ultimando i lavori sul documento “Controllo della tubercolosi: obiettivi di salute, standard e indicatori 2011-2013”, che ha, tra gli obiettivi prioritari, il miglioramento del sistema nazionale di sorveglianza della tubercolosi e l’attivazione di un programma informativo-educativo rivolto agli operatori sanitari.

 

In Europa

In occasione del World Tb day 2012, il quarto rapporto congiunto Ecdc/Oms Europa “Tuberculosis surveillance and monitoring in Europe 2012” presenta i dati aggiornati sull’epidemiologia della malattia nel nostro continente. Dal documento emerge che mentre l’incidenza delle notifiche di Tb continua a diminuire in Europa, si registrano situazioni epidemiologiche diverse all’interno della Regione. Nel 2010 sono stati segnalati 309.648 nuovi casi (incidenza 34/100.000) la maggior parte di cui nei 18 Paesi ad alta incidenza. I tassi di notifica variano tra gli Stati membri della Regione da 2,8/100.000 a 123/100.000. Sono preoccupanti i dati che riguardano la diffusione della tubercolosi multi-resistente (Mdr Tb) e i casi di Tb in età pediatrica. Rispetto alle prevenzione delle forme resistenti tra i Paesi dell’Ue/Eea, leggi anche il documento “Management of contacts of Mdr Tb and Xdr Tb patients”.

 

Anche se molti Paesi dell’Ue hanno una bassa incidenza di Tb è necessario continuare gli sforzi per eliminare la malattia. Per il World Tb day 2012, l’Ecdc focalizza l’attenzione sulla prevenzione alla Tb nelle grandi città, dove l’incidenza può superare di diverse volte quella riscontrata nelle aree rurali, per la maggiore concentrazione nelle grandi città di alcune popolazioni vulnerabili (come gli utilizzatori di droghe iniettabili, i senza tetto e i migranti). A questo proposito sono previsti quattro eventi in altrettante città europee, Barcellona, Rotterdam, Londra e Milano, dove il 23 marzo 2012 è in programma il convegno “La Tb nelle aree metropolitane”.

 

L’iniziativa dell’Ecdc “Urban Tb control”, realizzata dal gruppo di lavoro “Metropolitan Tb control in Europe” si propone di facilitare lo scambio di conoscenze ed esperienze sui programmi di controllo delle tubercolosi all’interno delle grandi città, attraverso la diffusione dei dati  epidemiologici sulla malattia, una migliore conoscenza delle buone pratiche e la promozione dell’utilizzo di strumenti e interventi innovativi in grado di migliorarne il controllo.

 

Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento della pagina: 21 marzo 2019

Data di creazione della pagina: 22 marzo 2012

Autore: Antonietta Filia - reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss