24 marzo 2009: World TB Day
Un terzo della popolazione mondiale è affetta da tubercolosi. La malattia è epidemica nella maggior parte dei Paesi del mondo e ogni anno uccide diversi milioni di persone. Anche se a livello globale nel 2007 il tasso d’incidenza della tubercolosi si è stabilizzato, non è ancora stato possibile determinare una diminuzione significativa della sua diffusione. Le minacce per la salute pubblica rimangono altissime, soprattutto per le forme batteriche farmaco-resistenti. Africa e Asia sono i Continenti più colpiti, ma nessuna regione del mondo può considerarsi al sicuro dalla malattia.
Una battaglia globale
Il World Tb Day è un’occasione per richiamare l’attenzione del mondo sul tema della tubercolosi e, in particolare, per il 2009 si concentrerà sulle storie delle persone affette dalla malattia: donne, uomini e bambini che sono sotto trattamento, infermieri, dottori, ricercatori e chiunque abbia partecipato alla lotta contro la Tb. La Giornata mondiale contro la tubercolosi si celebra ogni anno il 24 marzo e ricorda il giorno in cui, nel 1882, Robert Koch individuò il patogeno responsabile della malattia, il Mycobacterium tuberculosis. Fin da allora, la scoperta del batterio ha rappresentato il primo passo verso la diagnosi e la cura delle infezioni, ma ancora oggi la tubercolosi è una delle prime cause di morte a livello globale.
Per il 2009, la giornata verrà celebrata dal 23 al 25 marzo a Rio de Janeiro, ed è qui che i partner di Stop Tb, l’associazione che dal 1998 è impegnata nella lotta alla tubercolosi con l’obiettivo di dimezzare la prevalenza della malattia entro il 2015, si riuniranno nell’annuale forum per trovare strategie più efficaci nella lotta alla malattia.
Gli obiettivi specifici sono:
- mettere a punto un piano comune
- esaminare l’andamento del piano mondiale di Stop Tb e rafforzare gli impegni per raggiungere l’obiettivo prefissato per il 2015
- mettere in contatto i partner
- introdurre nuovi soci nella partnership.
I nuovi documenti
In occasione della Giornata mondiale 2009, sono stati presentati due nuovi importanti documenti:
- il 2009 Global TB Control Report
- il rapporto congiunto Oms Europa-Ecdc sulla sorveglianza della tubercolosi
Leggi anche l’editoriale di Eurosurveillance (pdf 26 kb).
La situazione in Italia
In Italia, ogni anno si registrano poco meno di 5 mila casi di tubercolosi e la malattia continua a rappresentare un problema per la sanità pubblica, in particolare per la gestione clinica delle forme farmaco-resistenti e delle co-infezioni da Tb e Hiv. Ormai più del 40% dei casi segnalati si verifica in soggetti stranieri residenti in Italia e poco meno di 100 bambini sotto i 5 anni contraggono la malattia conclamata. Inoltre, circa l’1% dei pazienti mai trattati e circa il 30% di quelli trattati presenta forme di farmaco-resistenza ai due principali farmaci di prima linea, ma sono stati riportati anche casi di resistenza estesa a farmaci di prima e seconda linea.
Sono circa il 7%, invece, i pazienti malati di Tb che presentano infezioni da Hiv, con conseguenze negative sia per la diagnosi, sia per il trattamento. A causa delle interazioni farmacologiche, al sovrapporsi delle tossicità e alla sindrome da immuno-ricostituzione la contemporaneità delle terapie è infatti molto problematica.
Le iniziative italiane
Per approfondire il tema della tubercolosi nei suoi aspetti epidemiologici, diagnostici e terapeutici, in occasione della giornata mondiale contro la Tb, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani ha organizzato presso la sua sede di Roma il workshop internazionale “Attualità e prospettive future”, un incontro destinato in particolare ai medici direttamente coinvolti nella gestione della malattia.
La situazione nel mondo
Anche se curabile, la tubercolosi uccide ogni anno circa 2 milioni di persone in tutto il mondo e, nei Paesi con un’alta diffusione del virus Hiv, le infezioni da Tb sono più che triplicate negli ultimi 15 anni. I dati emergono dalla Dichiarazione di Rio, il documento pubblicato nel forum di Stop Tb che richiama l’attenzione sugli aspetti più critici della malattia.
La maggior parte dei programmi di intervento prevede che i malati vengano ricoverati e che, solo allora, la malattia venga diagnosticata. Ciò implica un ritardo sulla diagnosi e quindi maggiore diffusione dell'infezione. Inoltre, l’esame dello sputo è efficace solo del 45-65% dei casi, causando un ulteriore rallentamento nella diagnosi.
La situazione è ancora più preoccupante se si pensa che l’esame per l’individuazione del batterio nello sputo è inefficace in alcune categorie di pazienti, le persone affette da tubercolosi extrapolmonare e i sieropositivi. Non ultimo, la tubercolosi estensivamente farmaco-resistente richieda tecniche di diagnosi e di trattamento ancora più sofisticate. Nel 2007, solo l’1% dei casi di tubercolosi multiresistente (multidrug-resistant, Mdr) sono stati trattati secondo gli standard indicati dall’Oms.
Nonostante gli sforzi, le risorse e gli impegni presi per la lotta alla tubercolosi rimangono insufficienti. I dati più recenti affermano che sia i 3 miliardi di dollari investiti nei programmi per la Tb nel 2009, sia le risorse destinata alla ricerca (483 milioni di dollari nel 2007) sono assolutamente insufficienti. I finanziamenti non bastano per realizzare gli obiettivi fissati per il 2015 ed è assolutamente necessario che i governi e le organizzazioni internazionali investano in nuove tecniche di diagnosi e trattamento.
Risorse utili
- il 2009 Global TB Control Report
- il rapporto congiunto Oms Europa-Ecdc sulla sorveglianza della tubercolosi
- l’editoriale di Eurosurveillance (pdf 26 kb)
- il sito dell'iniziativa Stop Tb
- le pagine del World Tb day
- il programma dell’Oms contro la tubercolosi