English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Alcohol Prevention Day 2019



Si stima che, nel 2017, circa 35  milioni di italiani e italiane hanno consumato bevande alcoliche e tra questi circa 12 milioni l’ha fatto su base quotidiana; 5,5 milioni eccedono le linee guida di consumo e 8,6 milioni lo fanno secondo modalità a rischio per la salute.

 

Le analisi effettuate dall’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), elaborando i dati Istat 2017, acquisiti e trasmessi dal ministro della Salute nella Relazione annuale al Parlamento e presentati in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2019 (Apd), sottolineano anche che il 14,8% degli uomini e il 5,9% delle donne di età superiore a 11 anni hanno ecceduto abitualmente nel consumare bevande alcoliche per un totale di circa 5 milioni e 600 mila persone. La percentuale più elevata per entrambi i sessi, si rileva tra gli adolescenti di 16-17 anni e tra gli anziani ultra 65enni. Riguardo al binge drinking (il consumo eccessivo episodico), la prevalenza dei consumatori che hanno dichiarato di aver consumato 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta negli ultimi 12 mesi è pari a 11,5% tra gli uomini e 3,4% tra le donne e identifica 4 milioni di binge drinker di età superiore a 11 anni, con una frequenza che cambia a seconda del genere e della classe di età. Le percentuali di questo tipo di consumatore, infatti, aumentano nell’adolescenza e raggiungono i valori massimi tra i 18-24enni per poi diminuire nuovamente nelle età più anziane. Inoltre, la percentuale di binge drinker di sesso maschile è statisticamente superiore al sesso femminile in ogni classe di età ad eccezione dei minorenni, fascia di popolazione per la quale la percentuale dovrebbe essere zero a causa del divieto per legge della vendita e somministrazione di bevande alcoliche.

 

I dati, pubblicati all’interno del rapporto Istisan 19/5 “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio Nazionale Alcol sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute. Rapporto 2019” sono stati presentati il 15 maggio 2019 in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2019 (Apd).

 

Il convegno, giunto alla diciottesima edizione, è stato sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto e promosso in stretta collaborazione con la Società italiana di alcologia (Sia), l’Associazione italiana club alcologici territoriali (Aicat) e Eurocare.

 

PER APPROFONDIRE DATI E MATERIALE DEL CONVEGNO CONSULTA:

 

 

In occasione della Giornata l’Osservatorio nazionale alcol ha anche presentato una serie di documenti e materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale:

 

PER APPROFONDIRE CONSULTA:

 

Policy in Action

Il rapporto “Policy in action. Uno strumento per misurare l’implementazione delle politiche sull’alcol”, pubblicato nel 2017 dall’Oms Europa e tradotto in italiano nel 2018 dall’Ona-Iss, descrive la costruzione di 10 “indicatori compositi” dell’European Alcohol Action Plan (Eaap) e presenta una valutazione della performance degli Stati membri nella Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per quanto concerne l’implementazione delle 10 aree di azione. Gli indicatori compositi misurano non solo la presenza di politiche sull’alcol, ma anche la loro rigorosità ed esaustività. Leggi:

Fact sheet: il consumo rischioso di alcol negli anziani

Il consumo rischioso di alcol negli anziani è un problema reale che va affrontato con urgenza per oltre 2.700.000 ultra 65enni. Gli anziani sono considerati uno dei target più sensibili della popolazione ai rischi causati dal consumo di alcol. Con l’avanzare dell’età, infatti, si diventa più suscettibili agli effetti del consumo di alcol in un periodo della vita in cui è più elevata la presenza di una o più malattie, e più frequente l’uso di farmaci incompatibili con il consumo di alcolici. Leggi: le “Fact Sheet sul consumo rischioso di alcol negli anziani” (pdf 776 kb).

 

Fact sheet: la mortalità causata dall’alcol in Italia

I decessi “totalmente alcol-attribuibili” sono quelle morti, in accordo con la Classificazione internazionale delle malattie (International Classification of Disease - ICD10), causate da patologie totalmente determinate dal consumo di alcol. In Italia, la stima della mortalità parzialmente alcol-attribuibile pari a 17 mila decessi anni causati dall’alcol, oggetto di elaborazione quinquennale da parte dell’Ona-Iss sulla base di una metodologia internazionale in continua evoluzione, risulta sostanzialmente confermata dai 14.080 elaborati per il 2016 in collaborazione con l’Oms riferita alle tre principali cause di decesso alcol-correlato: cancro (7852 morti), cirrosi epatica (5209), incidenti stradali alcol-correlati (1019). Leggi: le “La mortalità causata dall’alcol in Italia. Analisi delle tendenze di una causa evitabile di mortalità prematura, disabilità e malattie croniche” (pdf 883 kb).

 

 

Per l’Alcohol Prevention Day 2019, l’Ona rinnova l’offerta della già ampia serie di materiali utili per la prevenzione alcologica dedicata a minori, adolescenti, donne in attesa di un figlio, famiglie, decisori e programmatori politici e sanitari. Tutti i materiali prodotti per la comunicazione sono di libero dominio ed è possibile richiedere l’autorizzazione per la ristampa in forma autonoma (o su siti web dedicati extraistituzionali) al seguente indirizzo e-mail: alcol@iss.it.

 

Tutti i materiali prodotti per la comunicazione sono di libero dominio ed è possibile richiedere l’autorizzazione per la ristampa in forma autonoma al Centro Servizi Documentazione Alcol.

 

Consulta i materiali:

 

Data di creazione della pagina: 15 maggio 2019

Revisione a cura di: Osservatorio nazionale alcol, Centro Coll. Oms Ricerca Alcol, Iss