Alcohol Prevention Day 2016
14 aprile 2016 - Nel 2014 il 63% degli italiani con più di 11 anni di età (pari a 34 milioni e 319 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con una prevalenza maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%). In calo il numero dei consumatori giornalieri (22,7% nel 2013; 22,1% nel 2014) mentre continua ad aumentare il consumo di alcol occasionale e al di fuori dei pasti “binge drinking” (25,8% nel 2013; 26,9% nel 2014).
I dati Istat – elaborati dall’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e dal WHO CC Research on Alcohol, presentati nell’annuale Relazione al Parlamento e rilanciati in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2016 (Apd) – forniscono un quadro di base per capire l’importanza e la necessità di azioni di prevenzione alcologica incentrate, in particolare, sul monitoraggio dei comportamenti di consumo a rischio (spesso causa di incidenti e violenze). L’Apd, organizzato dall’Ona, è sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto in stretta collaborazione con la Società italiana di alcologia (Sia), l’Associazione italiana dei club degli alcolisti in trattamento (Aicat) ed Eurocare. Rappresenta inoltre un’occasione di presentazione e confronto delle più rilevanti informazioni relative alle azioni di salute pubblica, al monitoraggio epidemiologico (nazionale, europeo e internazionale) e alle attività istituzionali, scientifiche, di ricerca e relative alle policy.
Inoltre, proprio per monitorare il consumo a rischio nella popolazione italiana, l’Osservatorio nazionale alcol dell’Iss, tenendo conto anche delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), della Società italiana di alcologia (Sia), e dei nuovi Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti (Larn) ha costruito un indicatore di sintesi, coerente e aggiornato. L’indicatore esprime adeguatamente la combinazione dei due principali comportamenti a rischio: il consumo abituale, quotidiano eccedentario, e il binge drinking. La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata attraverso l’indicatore di sintesi, è stata nel 2014 del 22,7% per gli uomini e dell’8,2% per le donne (età superiore a 11 anni). Questi dati mostrano un leggero calo rispetto all’anno precedente quando si registrava una prevalenza rispettivamente del 23,4% per gli uomini e dell’8,8% delle donne. Inoltre, l’analisi per classi di età mostra che le fasce di popolazione più a rischio, per entrambi i generi, sono quella dei 16-17enni e quella degli uomini così detti “giovani anziani”, cioè i 65-74enni.
- Per approfondire consulta:
- il documento completo “Relazione sugli interventi realizzati nel 2015 in materia di alcol e problemi correlati” (pdf 3,6 Mb), trasmessa al Parlamento l'11 marzo 2016
- il rapporto Istisan 16/4 “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio Nazionale Alcol-Cnesps sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute. Rapporto 2016” (pdf 2,2 Mb)
- la pagina di EpiCentro dedicata alle presentazioni dei relatori intervenuti all’Alcohol Prevention Day 2016
- il Primo Piano sul sito dell’Iss.
FOCUS ON
Consumo dannoso e alcoldipendenza in Italia: contrastare le rilevanti disuguaglianze d’intervento e il debito formativo nel Servizio sanitario nazionale (Ssn)
Secondo le stime dell’Ona, solo il 10% dei 720.000 consumatori che bevono quantità dannose di alcol è identificato e avviato ai servizi alcologici del Ssn. Il 90% dei consumatori dannosi, in necessità di trattamento, resta sommerso, non è intercettato, non fa ricorso ai servizi di diagnosi, cura e riabilitazione e non riceve alcuna forma di trattamento in grado di arrestare progressione del danno, prevenzione delle complicanze e evoluzione verso forme più complesse di dipendenza. Grave il debito formativo professionale sull’identificazione precoce e l’intervento breve da anni richiamato dai Piani nazionali di prevenzione e non ancora integrato nella pratica clinica quotidiana corrente.
- Per approfondire consulta:
- le fact sheet “Consumo dannoso e alcoldipendenza in Italia” (pdf 333 kb)
- il rapporto Istisan 16/5 “Identificazione precoce e intervento breve nel trattamento dei disordini alcol-correlati: raccomandazioni e linee guida del progetto europeo Bistairs” (pdf 624 kb).
Alcoldipendenza: 73.000 alcolisti in carico ai servizi nel 2014
Aumenta il ricorso ai servizi di alcologia e di assistenza territoriali ma in maniera disomogenea edestremamente variabile sul territorio nazionale anche in funzione della prevalenza di personale non interamente dedicato. Ciò si riflette anche in differenze sostanziali nella modalità di trattamento che non è orientato da linee guida di riferimento e ancora non confortata da una valutazione di efficacia del trattamento.
- Per approfondire consulta le fact sheet: “Alcoldipendenza” (pdf 429 kb).
Un decalogo europeo per le linee guida sul consumo di alcol
Linee guida europee basate su definizioni comuni di “consumo a più basso rischio”, calorie in etichetta, massima cautela e tutela per i minori, “warning messages” sul rischio di cancro causato dall’alcol, comunicazione e prevenzione basate sull’evidenza scientifica: sono le linee di consenso raggiunte dalla Joint Action europea RARHA (Reducing Alcohol Related HArm).
- Per approfondire consulta le fact sheet: “Linee guida della Joint Action Europea RARHA” (pdf 637 kb).
Alcol e giovani: a scuola di prevenzione con l’Osservatorio nazionale Alcol dell’Iss
Migliaia di ragazzi raggiunti in tutta Italia dalla Campagna “Non perderti in un bicchiere!” che l’Ona ha realizzato con il ministero della Salute e l’agenzia di stampa Dire-Diregiovani, grazie a un formato comunicativo accattivante e apprezzato da studenti e docenti. Cinquanta “video-pillole” per la prevenzione e informative sull’alcol con 800.000 contatti sulle pagine web dedicate hanno trovato ampia diffusione sui social media che si sono confermati il migliore canale per garantire adesione da parte dei giovani.
- Per approfondire consulta:
LE DISUGUAGLIANZE DI SALUTE
Negli ultimi decenni, gli indicatori generali della salute della popolazione sono migliorati in tutta Europa, ma il miglioramento non si è verificato ovunque, o per tutti, in maniera uniforme. Le disuguaglianze di salute si estendono in varie realtà sociali, riflettendo le diverse condizioni di vita delle persone. Nell’ambito di Health 2020, il nuovo quadro di riferimento per la politica sanitaria in Europa, l’Oms ha pubblicato una serie di policy brief, contributi o documenti strategici che descrivono azioni concrete per affrontare le disuguaglianze di salute, soprattutto in relazione alle sfide prioritarie in sanità pubblica che l'Europa deve affrontare. Tra le varie tematiche anche l’alcol o stato di salute negli istituti di pena.
Per facilitare il lavoro di operatori e decisori, il WHO CC Research on Alcohol dell’Osservatorio nazionale alcol (Cnesps-Iss) ha tradotto due contributi che possono aiutare a focalizzare il dibattito ma soprattutto il policy making ispirato a valutazioni di merito. Strumenti di consultazione e orientamento che mirano a fornire un supporto ai decisori politici europei per migliorare la progettazione e l’attuazione di politiche volte a ridurre le disuguaglianze nel danno alcol-correlato sia nella popolazione generale che in quella molto meno considerata del sistema giudiziario penale per le opportunità d’intervento che sono poste nelle disponibilità della collettività.
Per approfondire consulta:
- il libretto “Alcol e disuguaglianze. Guida per affrontare le disuguaglianze nel danno alcol-correlato” (pdf 675 kb) (Alcohol and inequities. Guidance for addressing inequities in alcohol-related harm)
- il libretto “Problemi di alcol nel sistema giudiziario penale: un’opportunità d’intervento” (pdf 1,3 Mb) (Alcohol problems in the criminal justice system: an opportunity for intervention)
IN AGENDA
Prevenire i rischi legati al consumo di alcol tra i giovani è responsabilità di tutti, e lo sport e l’attività fisica, proposti come alternative salutari al consumo di bevande alcoliche, possono contribuire a incrementare la consapevolezza comune. È il semplice messaggio sociale alla base dell’Alcohol Prevention Race 2016 - Roma “Appia Run”, la corsa che si svolge il 17 aprile 2016 alle Terme di Caracalla.
- Per approfondire consulta l’informativa sull’“Alcohol Prevention Race 2016” (pdf 527 kb)
MATERIALI DIVULGATIVI
In occasione dell’Alcohol Prevention Day 2016, il Centro nazionale alcol del Cnesps-Iss rinnova l’offerta della già ampia serie di materiali utili per la prevenzione alcologica dedicata a minori, adolescenti, donne in attesa di un figlio, famiglie, decisori e programmatori politici e sanitari. Tutti i materiali prodotti per la comunicazione sono di libero dominio ed è possibile richiedere l’autorizzazione per la ristampa in forma autonoma (o su siti web dedicati extraistituzionali) al seguente indirizzo e-mail: alcol@iss.it
Tutti i materiali prodotti per la comunicazione sono di libero dominio ed è possibile richiedere l’autorizzazione per la ristampa in forma autonoma al Centro Servizi Documentazione Alcol.
Scarica i materiali per la comunicazione aggiornati:
- libretto “Alcol e disuguaglianze” (pdf 675 kb)
- libretto “Problemi di alcol nel sistema giudiziario penale” (pdf 1,3 Mb)
- locandina “Alcol e gravidanza” (pdf 365 kb)
- locandina “Alcol sai cosa bevi” (pdf 640 kb)
- locandina “L'alcol può farti del male” (pdf 776 kb)
- pieghevole 3 ante “- alcol + salute” (pdf 2,2 Mb)
- pieghevole 3 ante “Alcol e anziani” (pdf 2,2 Mb)
- pieghevole 3 ante “Alcol e gravidanza” (pdf 10 Mb)
- pieghevole 3 ante “Alcol sai cosa bevi” (pdf 642 kb)
- pieghevole 3 ante “Decalogo per i genitori” (pdf 3,6 Mb)
- pieghevole 3 ante “Donna e alcol” (pdf 4,8 Mb)
- pieghevole 3 ante “L'alcol può farti del male” (pdf 3,5 Mb)
- pieghevole 3 ante “Ragazze e alcol” (pdf 1,9 Mb)
- pieghevole 3 ante “Se guidi non bere” (pdf 14,8 Mb)
- pieghevole 4 ante “Alcol qualche dritta” (pdf 1,7 Mb)
- poster fronte retro “Tabella per la stima delle quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico legale per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro” (pdf 64 kb)
- scheda “Audit-C: Alcohol Use Disorders Identification Test” (pdf 273 kb).