English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Consumo di alcol nel 2021: i dati della Relazione al Parlamento 2022



Il 26 giugno 2023 il Ministro della Salute ha trasmesso al Parlamento la relazione annuale sul consumo di bevande alcoliche nel nostro Paese, prevista dalla Legge quadro nazionale sull’alcol n.125/2001, art. 8, che dispone che il Ministro della Salute trasmetta al Parlamento una relazione annuale sugli interventi realizzati ai sensi dell’art. 9 comma 2 della legge medesima.

 

La relazione è finalizzata a portare a conoscenza del Parlamento la situazione aggiornata sul consumo di alcol in Italia con l’obiettivo di individuare misure di contrasto atte a prevenire i rischi associati al consumo di alcol nella popolazione.

 

Il documento è composto da 3 parti: la prima illustra il quadro epidemiologico correlato al consumo di bevande alcoliche nel nostro Paese, la mortalità alcol-correlata, gli accessi al Pronto Soccorso e le dimissioni ospedaliere con diagnosi totalmente alcol-attribuibile, i servizi per l’alcoldipendenza e la spesa farmaceutica, le associazioni di auto-mutuo aiuto, gli incidenti stradali e le violazioni del Codice della Strada; la seconda riassume gli interventi e le iniziative di contrasto intraprese dal Ministero della Salute nell’anno 2022; la terza presenta infine i progetti finanziati con i fondi previsti dalla Legge 125/2001 (art. 3, comma 4) assegnati alle Regioni e PPAA individuate dalla Commissione Salute.

 

I dati epidemiologici sul monitoraggio dei consumi e sui modelli di consumo alcol-correlato sono elaborati dall’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che presenta annualmente i dati aggiornati in occasione dell’Alcohol Prevention Day (APD), evento organizzato in collaborazione con il Ministero della Salute e che accompagna la pubblicazione della relazione al Parlamento. L’ultimo aggiornamento epidemiologico a cui fa riferimento la relazione è quello presentato all’APD 2023 lo scorso 19 aprile relativo ai dati 2021, l’anno successivo alla pandemia di COVID-19.

 

La relazione al Parlamento, come sottolineato nella presentazione del Ministro della Salute, utilizzando diverse tipologie di dati provenienti da fonti statistiche formali istituzionali, descrive il fenomeno correlato al consumo di alcol nella popolazione italiana. Nel 2021 sono 7,7 milioni gli italiani di età superiore a 11 anni (il 20% degli uomini e l’8,7% delle donne) che hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio; 3 milioni e mezzo hanno bevuto per ubriacarsi e 750.000 sono consumatori dannosi (cioè coloro che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute a livello fisico o mentale). Alcuni dei valori riportati sono diminuiti nel 2021 tornando ai livelli pre-pandemici ma comunque troppo elevati in quanto i decrementi registrati (quasi sempre per gli uomini e non per le donne) sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo scenario presentato è, come ogni anno, quello dell’ONA dell’ISS, che ha rielaborato e presentato i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) in occasione dell’ultima edizione dell’APD.

 

Più nel dettaglio, tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani (circa 1.370.000 nella fascia di età 11-25 anni, di cui 620.000 minorenni), le donne (circa 2,5 milioni, in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni) e gli anziani (2,6 milioni, di cui 1 su 3 anziani e quasi 1 su 10 anziane over 65enni sono a rischio: eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto).

 

A preoccupare sono anche i 3,5 milioni di binge drinker (cioè coloro che bevono per ubriacarsi), soprattutto maschi (di cui 83.000 minorenni). Anche qui si registra una diminuzione rispetto al 2020 ma non per le donne che sono stabili, senza alcun calo dei consumi che conducono all’intossicazione nelle donne. Infine, i consumatori dannosi di bevande alcoliche sono 750.000, anche qui in diminuzione rispetto al 2020 ma, ancora una volta, a decrescere sono gli uomini e non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che ha condotto a quota 300.000 le consumatrici con danni alcol-correlati. Dei 750.000 consumatori dannosi, con Disturbo da Uso di Alcol (DUA) in necessità di trattamento, solo l’8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con costante e preoccupante decrescita.

 

Analoga situazione negli ospedali: nel 2021, 35.307 sono gli accessi ai Pronto Soccorso (PS), di cui il 10% circa richiesto da minori, in particolare di sesso femminile, in proporzione doppia rispetto ai coetanei maschi, e 45.270 le dimissioni ospedaliere alcol-correlate, con un incremento rispetto all’anno precedente del 20,2% e del 4,2% rispettivamente.

 

In considerazione dei dati 2021 sul monitoraggio alcol-correlato e dell’andamento temporale e alla luce delle imminenti scadenze degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, l’ONA dell’ISS ha pubblicato alcune riflessioni sulle implicazioni di salute pubblica, al fine di delineare una road map di riduzione dell’impatto dell’alcol sulla salute della popolazione italiana. Emerge, infatti, la necessità di una prevenzione nazionale alcol-correlata il più efficace possibile e in grado di intercettare precocemente il maggior numero di consumatori a rischio, a sostegno anche degli obiettivi delle strategie europee e globali. Per ulteriori dettagli sulle implicazioni di salute pubblica, si rimanda al paragrafo contenuto nel rapporto ISTISAN 23/3.

 

Il ruolo dell’ISS

L’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha il ruolo di guida formale del monitoraggio epidemiologico legato all’attuazione del SISMA (Sistema Monitoraggio Alcol) ai sensi del DPCM 03/03/2017 e partecipa alle politiche internazionali. Il monitoraggio alcol-correlato in Italia consente di stimare entità e tendenza del consumo “rischioso” in cui si annida il bacino dei potenziali nuovi utenti in carico ai centri e servizi di alcologia. Ciò è possibile attraverso il progetto SISMA, finanziato dal Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle Malattie (CCM) del Ministero della Salute. Gli indicatori utilizzati dal SISMA, costruiti e validati dall’ONA (WHO Collaborative Centre of Research on Alcohol dal 2001), producono quindi i flussi informativi di dettaglio nazionale e regionale.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 27 luglio 2023

Testo scritto da: Emanuele Scafato, Claudia Gandin, Silvia Ghirini - Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) - Centro Nazionale Dipendenze e Doping - ISS