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Istituto Superiore di Sanità
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Consumo di alcol e disuguaglianze socioeconomiche: in che modo un approccio basato sulla promozione della salute più essere d’aiuto

  

Primo di una serie di documenti OMS (chiamati snapshot series) dedicati alle politiche e alle abitudini di consumo relative alle bevande alcoliche, riassume i lavori svolti nel corso del webinar tematico dal titolo Addressing alcohol consumption and socioeconomic inequalities: how a health promotion approach can help che si è svolto il 4 Giugno 2021.

 

Una sintesi

I rischi per la salute associati al consumo di alcol dipendono in gran parte dal volume e dal modello di consumo di alcol e seguono una relazione dose-risposta. La relazione tra consumo di alcol e mortalità è influenzata da fattori di vulnerabilità sociali e individuali tra cui l'età, il sesso e lo stato socioeconomico.

 

Il consumo di alcol è responsabile del 5% del carico globale di malattie, sebbene questo non sia equamente distribuito tra i vari gruppi socioeconomici. Numerose evidenze scientifiche suggeriscono che per tutti gli aspetti che riguardano la salute c’è un gradiente socioeconomico, ovvero che la salute migliora progressivamente con l'aumentare della posizione socioeconomica delle persone. Le differenze socioeconomiche sono alla base delle disuguaglianze sanitarie, sia a livello internazionale, tra gli Stati dell’Unione europea, che all’interno di ciascuno Paese.

 

Lo stato socioeconomico è stato infatti ripetutamente associato a un elevato rischio di mortalità. Per quanto riguarda il consumo di alcol, le disuguaglianze in termini di morbilità e mortalità sono particolarmente marcate. Nel complesso, le ricerche scientifiche indicano che gli individui con un basso stato socioeconomico sono più vulnerabili agli effetti dannosi dell’alcol.

 

Una serie di azioni politiche attuate a livello europeo, nazionale e regionale si sono dimostrate efficaci nel ridurre il consumo di alcol e i danni attribuibili all'alcol. Sia i "best buys" dell'OMS che l'intervento SAFER (acronimo creato per evidenziare i 5 interventi più efficienti in termini di costi per ridurre i danni alcol-correlati) includono politiche sui prezzi e sulla tassazione, la limitazione della disponibilità di alcol e la limitazione del marketing e della pubblicità degli alcolici: interventi efficaci anche in termini di rapporto costi-benefici. Tuttavia, solo alcune di queste politiche sono state valutate esaminando specificamente il loro impatto su diversi gruppi socioeconomici.

 

Laddove l’alcol è più disponibile (in termini di facilità d’acquisto, di densità di punti vendita), si hanno più incidenti stradali, ricoveri ospedalieri, suicidi, disordini alcol-correlati, abusi minorili, violenze, maggior consumo di alcol tra i minori e infezioni sessualmente trasmesse. Allo stesso tempo, vi sono evidenze che indicano che le politiche di controllo sull'alcol, ad esempio l’introduzione del prezzo minimo per unità dell’alcol, possono svolgere un ruolo importante nella riduzione delle diseguaglianze socioeconomiche soprattutto quando tali misure di controllo sull’alcol sono combinate a politiche in grado di migliorare le condizioni di vita in generale.

 

L’istantanea fornisce quindi degli esempi di implementazione di politiche/pratiche che in alcuni casi hanno preso spunto dalle esperienze acquisite rispetto ad altri prodotti non salutari, come il tabacco e gli alimenti.

 

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Data di pubblicazione della pagina: 20 ottobre 2022

Testo scritto da: Claudia Gandin, Emanuele Scafato - Osservatorio Nazionale Alcol, Centro Nazionale Dipendenze e Doping - ISS